Territorio
Coldiretti Puglia: Giornata Nazionale dell'Olio Extravergine
A Bari, in Piazza del Ferrarese, molitura in diretta d'olive italiane
Puglia - giovedì 1 dicembre 2016
13.20
Anche quest'anno la Coldiretti Puglia ha organizzato a Bari, in Piazza del Ferrarese, della Giornata Nazionale dell'Olio Extravergine. Sono stati allestiti gazebo enogastronomici e quelli dei vari organismi di controllo che sorvegliano la qualità e la provenienza dell'olio che finisce sulle nostre tavole (NAS, Corpo Forestale dello Stato, ICQRF…). Sempre nella medesima Piazza del Ferrarese è avvenuta la molitura in diretta delle olive fatta da un frantoio mobile che ha prodotto olio extravergine da assaggiare immediatamente con il pane di Altamura DOP.
Coldiretti fa presente ai consumatori di porre attenzione a quei prodotti che costano meno di 7 o 8 euro al litro perché tale prezzi non coprirebbero neanche i costi di produzione per un vero olio extravergine d'oliva nato da olive italiane. Infatti gli oli di importazione spesse volte vengono mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. Sotto accusa è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009.
"L'annata di scarica è stata ulteriormente compromessa dalle calamità - spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - che hanno più che dimezzato la raccolta delle olive e causato un - 50-60% di olio extravergine. Vanno spiegate ai consumatori le ragioni per cui quest'anno l'olio pugliese costa di più e vanno allertati circa il rischio di frodi e contraffazioni. Nel corso dell'ultimo decennio le importazioni complessive di oli di oliva in Puglia sono cresciute rapidamente, nonostante la Puglia sia la regione più olivicola d'Europa. Gli oli stranieri vengono importati principalmente da Spagna, Grecia e Tunisia, acquistati a prezzi più bassi rispetto al prodotto regionale e utilizzati dagli imbottigliatori per 'costruire' blend con oli regionali. L'aumento costante del consumo di olio di oliva che nel mondo ha fatto un balzo del 50 per cento negli ultimi 20 anni apre grandi opportunità che il Made in Italy deve saper cogliere e per farlo deve puntare sull'identità, sulla legalità e sulla trasparenza per recuperare credibilità anche all'estero".
"Va applicata senza se e senza ma la 'legge salva-olio' - incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - la n. 9 del 2013 ed è necessaria l'accelerazione dell'iter del disegno di legge che reca le "nuove norme in materia di reati agroalimentari", elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell'osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare. a supporto dell'attività degli organismi di controllo che hanno uno strumento in più per contrastare frodi e sofisticazioni. Dall'introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento, al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all'estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull'origine, dall'introduzione di sanzioni aggiuntive come l'interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle misure previste dal provvedimento".
Fa sapere Coldiretti: "Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità deve essere profumato all'esame olfattivo deve ricordare l'erba tagliata, sentori vegetali e all'esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all'esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la nostra salute."
Coldiretti fa presente ai consumatori di porre attenzione a quei prodotti che costano meno di 7 o 8 euro al litro perché tale prezzi non coprirebbero neanche i costi di produzione per un vero olio extravergine d'oliva nato da olive italiane. Infatti gli oli di importazione spesse volte vengono mescolati con quelli nazionali per acquisire, con le immagini in etichetta e sotto la copertura di marchi storici, una parvenza di italianità da sfruttare sui mercati nazionali ed esteri. Sotto accusa è la mancanza di trasparenza nonostante sia obbligatorio indicarla per legge in etichetta dal primo luglio 2009, in base al Regolamento comunitario n.182 del 6 marzo 2009.
"L'annata di scarica è stata ulteriormente compromessa dalle calamità - spiega il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele - che hanno più che dimezzato la raccolta delle olive e causato un - 50-60% di olio extravergine. Vanno spiegate ai consumatori le ragioni per cui quest'anno l'olio pugliese costa di più e vanno allertati circa il rischio di frodi e contraffazioni. Nel corso dell'ultimo decennio le importazioni complessive di oli di oliva in Puglia sono cresciute rapidamente, nonostante la Puglia sia la regione più olivicola d'Europa. Gli oli stranieri vengono importati principalmente da Spagna, Grecia e Tunisia, acquistati a prezzi più bassi rispetto al prodotto regionale e utilizzati dagli imbottigliatori per 'costruire' blend con oli regionali. L'aumento costante del consumo di olio di oliva che nel mondo ha fatto un balzo del 50 per cento negli ultimi 20 anni apre grandi opportunità che il Made in Italy deve saper cogliere e per farlo deve puntare sull'identità, sulla legalità e sulla trasparenza per recuperare credibilità anche all'estero".
"Va applicata senza se e senza ma la 'legge salva-olio' - incalza il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti - la n. 9 del 2013 ed è necessaria l'accelerazione dell'iter del disegno di legge che reca le "nuove norme in materia di reati agroalimentari", elaborato dalla commissione presieduta da Gian Carlo Caselli, magistrato e presidente del comitato scientifico dell'osservatorio sulla criminalità nell'agricoltura e sul sistema agroalimentare. a supporto dell'attività degli organismi di controllo che hanno uno strumento in più per contrastare frodi e sofisticazioni. Dall'introduzione in etichetta del termine minimo di conservazione di 18 mesi dalla data di imbottigliamento, al riconoscimento di nuovi parametri e metodi di controllo qualitativo, dalle sanzioni in caso di scorretta presentazione degli oli di oliva nei pubblici esercizi all'estensione del reato di contraffazione di indicazioni geografiche a chi fornisce in etichetta informazioni non veritiere sull'origine, dall'introduzione di sanzioni aggiuntive come l'interdizione da attività pubblicitarie per spot ingannevoli, al rafforzamento dei metodi investigativi con le intercettazioni, fino al diritto di accesso ai dati sulle importazioni aziendali, sono solo alcune delle misure previste dal provvedimento".
Fa sapere Coldiretti: "Un olio extravergine di oliva (EVO) di qualità deve essere profumato all'esame olfattivo deve ricordare l'erba tagliata, sentori vegetali e all'esame gustativo deve presentarsi con sentori di amaro e piccante, gli oli di bassa qualità invece puzzano di aceto o di rancido e all'esame gustativo sono grassi e untuosi. Riconoscere gli oli EVO di qualità significa acquistare oli ricchi di sostanze polifenoliche antiossidanti fondamentali per la nostra salute."