Club per l’UNESCO Cerignola, uguaglianza di genere e la lotta al femminicidio
Su un'idea della socia Albina Cirsone,il Club per l’UNESCO Cerignola ha voluto manifestare l'attenzione verso il tema mediante una eposizione, in Via Masaniello
Cerignola - giovedì 26 novembre 2020
18.05
Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il Club UNESCO di Cerignola pone l'attenzione al tema con un' esposizione in Via Masaniello, ideata dalla prof.ssa Albina Cirsone, ed un video pubblicato a mezzo social sulla pagina facebook del club.
"L'uguaglianza di genere e la lotta al femminicidio rappresentano una delle priorità globali dell'UNESCO per cui, su scala mondiale, concorre al raggiungimento dell'Obiettivo n.5 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile: "Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze" scrive a mezzo social Rosaria Digregorio per presentare il video.
"Il Club per l'Unesco di Cerignola, su un'idea della socia Albina Cirsone, ha voluto manifestare l'attenzione verso il tema mediante l'esposizione, in Via Masaniello, di simboli che denunciano i miti, gli stereotipi legati alla donna, che frenano il progresso dell'umanità.
La "panchina" è stata legata con catene affinché ogni passante possa inserirvi un lucchetto o possa attaccare un biglietto che esprima una forma di amore personale, parole contraria alla violenza, per la donna, per l'arte, per la città!"
"L'uguaglianza di genere e la lotta al femminicidio rappresentano una delle priorità globali dell'UNESCO per cui, su scala mondiale, concorre al raggiungimento dell'Obiettivo n.5 dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile: "Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze" scrive a mezzo social Rosaria Digregorio per presentare il video.
"Il Club per l'Unesco di Cerignola, su un'idea della socia Albina Cirsone, ha voluto manifestare l'attenzione verso il tema mediante l'esposizione, in Via Masaniello, di simboli che denunciano i miti, gli stereotipi legati alla donna, che frenano il progresso dell'umanità.
La "panchina" è stata legata con catene affinché ogni passante possa inserirvi un lucchetto o possa attaccare un biglietto che esprima una forma di amore personale, parole contraria alla violenza, per la donna, per l'arte, per la città!"