Clochard Cerignola: botta e risposta tra Rino Pezzano e la Vice-Sindaca Maria Dibisceglia
Il dibattito politico si fa aspro, ma è importante non perdere di vista la questione
Cerignola - domenica 10 luglio 2022
8.21
E' partito tutto da un post pubblicato ieri sul profilo del consigliere di "Avanti Cerignola", Rino Pezzano, in cui riporta le segnalazioni di numerosi cittadini preoccupati per le condizioni igienico-sanitarie di un anziano clochard che si aggira da mesi per Cerignola. L'uomo staziona sulle panchine del centro cittadino, spesso (come documenta la foto a corredo del post) privo di indumenti o insudiciato dei suoi stessi escrementi.
Il post di Rino Pezzano ha suscitato una marea di commenti, da parte di cittadini ed anche di esponenti politici. Questo il testo integrale che appare sul profilo personale del noto consigliere provinciale e comunale.
"Mi hanno appena girato questa foto, spiegandomi che è da settimane che questo pover'uomo gira per le strade cittadine in queste condizioni. Negli ultimi giorni sosta perennemente sulle panchine presenti nella villa comunale e per il corso cittadino, ossia a due passi dal Palazzo di Città. Possibile che nessuno, deputato a farlo, se ne occupi?
Perché la cooperativa che gestisce il PIS (Pronto Intervento Sociale) non interviene? Un loro intervento servirebbe a tutelare sia la dignità di un essere umano in evidente stato di difficoltà, che quella di un'intera comunità costretta a subire scene vergognose. Davvero senza parole".
Il post però, non è piaciuto a chi ci ha visto dietro una possibile strumentalizzazione politica. Maria Dibisceglia, Vice-Sindaca della Giunta di Cerignola, ha infatti commentato con toni piuttosto aspri e colmi di livore: "Caro consigliere Pezzano, due sono le cose: o i 4 anni in cui hai rivestito la carica di Assessore alle Politiche sociali sei stato a snocciolare olive e non hai capito un tubo di come funzioni il servizio sociale e quali siano i limiti legislativi oltre i quali non può andare, oppure sei un cretino e nulla posso dire in merito.
L'uomo che riprendi in foto, contro ogni norma sulla privacy, non accetta alcun tipo di assistenza! Il PIS, più volte interessato della questione, ha reso prontamente il servizio che poteva offrire. Le assistenti sociali del Comune di Cerignola hanno cercato più volte di contattare il suo tutore, tanto che siamo stati costretti ad informare il giudice tutelare delle sue dimissioni.
Non è possibile un TSO, perché non sussistono i presupposti normativi e sanitari per eseguirlo, e tu lo sai bene. E se non lo sai TACI, perché significa che per quattro anni sei stato a girarti i pollici seduto dietro la tua scrivania. Dato che non penso che tu sia un cretino, questo significa che sei un becero populista… e forse è peggio! Un caro saluto".
Arriva quindi la nota di risposta di Rino Pezzano: "Cara/o Vicesindaca/o (come preferisci, non vorrei ti offenda pure per questo), in tutta sincerità non comprendo tutto questo livore nei miei confronti. Da signore quale sono, invece, soprassiedo sugli insulti, che qualificano chi li utilizza. Detto ciò ed entrando nel merito della questione, non mi sembra di aver parlato di TSO, bensì di attenzione rispetto ad un caso umano da parte di chi percepisce soldi pubblici per occuparsi di disagio.
E questa è una situazione davvero ai limiti della decenza e dell'umanità, denunciata da mesi sui social da svariati concittadini attraverso la stessa foto (e diverse altre, molto più forti), per cui oggi, ipocritamente, ti scandalizzi. Se nei 3 anni e 4 mesi in cui ho ricoperto il ruolo di Assessore alle Politiche Sociali fossi stato a snocciolare olive come tu sostieni, non credo tu siederesti oggi in un luogo che funziona.
Cerca di essere riconoscente verso chi ti ha lasciato la strada spianata e più rispettosa nei confronti di professioniste/i (assistenti sociali ed amministrative/i) che, assieme al sottoscritto, hanno cambiato il volto delle politiche sociali di questa città.
So bene come lavorano e, a differenza tua, a loro sono grato per la dedizione che hanno profuso e dimostrato, soprattutto negli anni in cui tutto era più faticoso, anche perché NOI non siamo stati fortunati come te, e non abbiamo trovato il piatto pronto.
Il populismo non mi appartiene, ho sempre cercato di affrontare e risolvere i problemi. Si chiama pragmatismo. Io non sono mai andato alla ricerca di cunicoli inesistenti pur di non far realizzare un'opera pubblica. Quello sì che era populismo, ma lasciamo perdere anche quel tempo. Da questo punto di vista oggi sarai maturata, presumo e mi auguro.
Pertanto, sul punto io non mollerei e cercherei il più possibile di stimolare la rete del Terzo Settore ad intervenire, PIS in testa naturalmente. Non bisogna fermarsi al primo ostacolo, occorre determinazione e soprattutto cuore. A te il lavoro".
Non è mai piacevole assistere ad un dibattito politico così offensivo e poco rispettoso dell'avversario, anche perché spesso serve solo a distogliere energie e risorse da un obiettivo che dovrebbe essere comune: il bene della città.
Il post di Rino Pezzano ha suscitato una marea di commenti, da parte di cittadini ed anche di esponenti politici. Questo il testo integrale che appare sul profilo personale del noto consigliere provinciale e comunale.
"Mi hanno appena girato questa foto, spiegandomi che è da settimane che questo pover'uomo gira per le strade cittadine in queste condizioni. Negli ultimi giorni sosta perennemente sulle panchine presenti nella villa comunale e per il corso cittadino, ossia a due passi dal Palazzo di Città. Possibile che nessuno, deputato a farlo, se ne occupi?
Perché la cooperativa che gestisce il PIS (Pronto Intervento Sociale) non interviene? Un loro intervento servirebbe a tutelare sia la dignità di un essere umano in evidente stato di difficoltà, che quella di un'intera comunità costretta a subire scene vergognose. Davvero senza parole".
Il post però, non è piaciuto a chi ci ha visto dietro una possibile strumentalizzazione politica. Maria Dibisceglia, Vice-Sindaca della Giunta di Cerignola, ha infatti commentato con toni piuttosto aspri e colmi di livore: "Caro consigliere Pezzano, due sono le cose: o i 4 anni in cui hai rivestito la carica di Assessore alle Politiche sociali sei stato a snocciolare olive e non hai capito un tubo di come funzioni il servizio sociale e quali siano i limiti legislativi oltre i quali non può andare, oppure sei un cretino e nulla posso dire in merito.
L'uomo che riprendi in foto, contro ogni norma sulla privacy, non accetta alcun tipo di assistenza! Il PIS, più volte interessato della questione, ha reso prontamente il servizio che poteva offrire. Le assistenti sociali del Comune di Cerignola hanno cercato più volte di contattare il suo tutore, tanto che siamo stati costretti ad informare il giudice tutelare delle sue dimissioni.
Non è possibile un TSO, perché non sussistono i presupposti normativi e sanitari per eseguirlo, e tu lo sai bene. E se non lo sai TACI, perché significa che per quattro anni sei stato a girarti i pollici seduto dietro la tua scrivania. Dato che non penso che tu sia un cretino, questo significa che sei un becero populista… e forse è peggio! Un caro saluto".
Arriva quindi la nota di risposta di Rino Pezzano: "Cara/o Vicesindaca/o (come preferisci, non vorrei ti offenda pure per questo), in tutta sincerità non comprendo tutto questo livore nei miei confronti. Da signore quale sono, invece, soprassiedo sugli insulti, che qualificano chi li utilizza. Detto ciò ed entrando nel merito della questione, non mi sembra di aver parlato di TSO, bensì di attenzione rispetto ad un caso umano da parte di chi percepisce soldi pubblici per occuparsi di disagio.
E questa è una situazione davvero ai limiti della decenza e dell'umanità, denunciata da mesi sui social da svariati concittadini attraverso la stessa foto (e diverse altre, molto più forti), per cui oggi, ipocritamente, ti scandalizzi. Se nei 3 anni e 4 mesi in cui ho ricoperto il ruolo di Assessore alle Politiche Sociali fossi stato a snocciolare olive come tu sostieni, non credo tu siederesti oggi in un luogo che funziona.
Cerca di essere riconoscente verso chi ti ha lasciato la strada spianata e più rispettosa nei confronti di professioniste/i (assistenti sociali ed amministrative/i) che, assieme al sottoscritto, hanno cambiato il volto delle politiche sociali di questa città.
So bene come lavorano e, a differenza tua, a loro sono grato per la dedizione che hanno profuso e dimostrato, soprattutto negli anni in cui tutto era più faticoso, anche perché NOI non siamo stati fortunati come te, e non abbiamo trovato il piatto pronto.
Il populismo non mi appartiene, ho sempre cercato di affrontare e risolvere i problemi. Si chiama pragmatismo. Io non sono mai andato alla ricerca di cunicoli inesistenti pur di non far realizzare un'opera pubblica. Quello sì che era populismo, ma lasciamo perdere anche quel tempo. Da questo punto di vista oggi sarai maturata, presumo e mi auguro.
Pertanto, sul punto io non mollerei e cercherei il più possibile di stimolare la rete del Terzo Settore ad intervenire, PIS in testa naturalmente. Non bisogna fermarsi al primo ostacolo, occorre determinazione e soprattutto cuore. A te il lavoro".
Non è mai piacevole assistere ad un dibattito politico così offensivo e poco rispettoso dell'avversario, anche perché spesso serve solo a distogliere energie e risorse da un obiettivo che dovrebbe essere comune: il bene della città.