Attualità
Claudio Dinicoli, talento di Cerignola nel ballo, ha illuminato la Notte Fantastica 2023
In tanti hanno assistito alla sua esibizione per strada insieme ad Alessandro Izzi
Cerignola - venerdì 22 dicembre 2023
Volteggi, ruote, balzi all'indietro e passi di break dance tengono gli spettatori con gli occhi puntati per la sorpresa e l'emozione: durante la Notte Fantastica 2023 tenutasi a Cerignola due giovanissimi e talentuosi ballerini, Claudio Dinicoli ed Alessandro Izzi, hanno ipnotizzato i presenti con le loro esibizioni spettacolari.
Con Claudio, 24 anni ed un interessante percorso artistico all'attivo nonostante la giovane età, abbiamo scambiato quattro chiacchiere. Lui si è lasciato piacevolmente andare al racconto di alcune esperienze, perché-come lui stesso ci ha assicurato- il ballo è un vero e proprio "stile di vita".
L'esordio nel ballo è avvenuta prestissimo, all'età di otto anni. "Ho frequentato la scuola Scarpette Rosa, ho partecipato a varie gare e competizioni regionali e nazionali, non solo in Italia, ma anche all'estero.
Sono stato in Canada, in Slovacchia, a Montenegro, in Belgio, a Parigi. Ho poi lavorato come ballerino e acrobata all'interno della compagnia internazionale "Gipsy Raw" di Pasquale Fortunato (mio insegnante sin da piccolo) e Manon Mafrici. Con questa compagnia ho girato tutta la Francia facendo vari spettacoli.
Successivamente, ho lavorato come acrobata presso il Villaggio Turistico "Le cale d'Otranto" facendo spettacoli serali all'interno del villaggio, diretti da Alessio Schiavo.
Ho studiato per ottenere i vari diplomi da insegnante, personal trainer, istruttore di Pilates. Poi ho cominciato ad insegnare in varie scuole di ballo (a Termoli, San Ferdinando, Orta Nova, Trinitapoli, Cerignola). Attualmente continuo ad insegnare e frequento l'Università (Facoltà di Scienze Motorie)".
Ciao Claudio, siamo contenti di conoscerti e intervistarti. La prima domanda riguarda i talent show. Cosa pensi al riguardo? Hai già partecipato a qualche selezione in passato?
"Ho partecipato ad un'audizione, ma non mi interessa questo tipo di percorso artistico. A molti sì, interessa, e per loro può rivelarsi una buona opportunità. Ma io ho scelto di non intraprendere quella strada"
Dal tuo curriculum si evince che hai trascorso parecchio tempo in Francia. Puoi raccontarci la tua esperienza otralpe e qual è l'approccio dei "cugini" francesi verso la disciplina di ballo che pratichi?
"Anche se non è stata la mia prima esperienza all'estero, non vi nego che un po' di ansia c'era. Non conoscevo bene la lingua, le abitudini. La prima cosa che ho fatto è stata di imparare bene il francese in modo da potermi muovere con più sicurezza, perché lì non masticano tanto la lingua inglese. In Francia ho conosciuto tanti artisti forti, e questo mi ha spronato parecchio a migliorarmi"
Il ballo è anche uno stile di vita. Quante ore ti alleni e che tipo di accorgimenti adotti quotidianamente per mantenerti in forma?
"Esatto, è proprio uno stile di vita, anche perché se non lo si prende così davvero difficile sopportare ore ed ore di allenamenti e tutto ciò che gira intorno a tale disciplina. Per sei volte alla settimana mi alleno sia al mattino che al pomeriggio (tra mobilità articolare e passi di acrobatica e break dance), e alla sera mi dedico per lo più al potenziamento a corpo libero o con i pesi"
Quanto conta la concentrazione nell'esecuzione degli esercizi, e quali sono gli obiettivi che ti poni costantemente?
"La concentrazione conta tantissimo, perché questa disciplina è parecchio difficile a livello di allenamenti, per cui se si è distratti si rischia pure di farsi male. A me è successo tantissime volte, ma sono i rischi che si è disposti a correre per praticare questo tipo di disciplina. Io uso la regola del 30%: quando sento che non ce la faccio più, mi inganno concentrandomi sul pensiero che in quel momento preciso sto dando solo il 30%, e che quindi posso dare molto di più"
Superare i propri limiti fisici e mentali attraverso il ballo. Ci sono persone anche dotate fisicamente che però non si mettono alla prova e non sanno di poter riuscire in qualcosa. Cosa consiglieresti a chi, per timore o per pigrizia, non si mette in gioco?
"Ce ne sono tante, in giro, di persone che non si mettono alla prova pur essendo portate per questo tipo di disciplina. Io inizialmente ero tutt'altro, non ero assolutamente portato né fisicamente né mentalmente, oserei dire che ero proprio l'opposto. Con il tempo mi sono convinto che avere talento senza disciplina non serve assolutamente a nulla. Anche la motivazione è altalenante, ci sono giorni in cui è forte, altri in cui è del tutto assente. La disciplina e la costanza invece sono importanti per chi vuole svolgere questo tipo di attività. Il mio consiglio è di impegnarsi a dare un tot ma tutti i giorni, la stessa quantità ogni giorno. E' la disciplina che fa la differenza, oltre naturalmente alla capacità di uscire dalla zona confort e mettersi alla prova con cose nuove per spronarsi di più. Io ho scoperto cos'è la disciplina e come applicarla, e questo rappresenta un grande insegnamento che vale per ogni cosa della vita"
La tua danza acrobatica è spettacolare. Qual è stato il complimento più bello che hai ricevuto durante le tue esibizioni?
"I bambini che ti prendono come esempio o modello fanno tanto piacere. Un giorno un bambino mi ha detto: "Maestro, io da grande voglio essere come te". Si riferiva forse al fisico, o all'agilità, ma devo dire che mi ha spiazzato e mi ha reso molto felice"
Qual è la più bella soddisfazione per un allenatore di danza come te che insegna ai bambini o ai ragazzi?
"Di sicuro è vederli crescere, e non solo a livello artistico. Io sono abituato, durante le mie lezioni, a non focalizzarmi solo sul passo di danza, ma cerco di trasmettere a loro come approcciarsi al mondo del ballo, che poi è come la vita in generale. Ed è entusiasmante vederli crescere come persone, nel loro carattere, veder cambiare la loro mentalità e iniziare a dire: "Ci provo", "Ci sono riuscito", bandendo del tutto la frase: "Non ce la faccio".
Claudio è una fucina di idee ed è sempre pronto a mettersi in gioco. Quest'anno ha promosso e realizzato il progetto "Sigma Lifestyle". Si tratta di una vera e propria "palestra virtuale", pensata per chi ha poco tempo per allenarsi, andare in palestra per esigenze di lavoro o familiari.
"Si può scegliere tra varie opzioni di allenamento, come corsi privati online della durata di 30 minuti o 1 ora nella disciplina che si preferisce (Pilates, ginnastica a corpo libero, breakdance, ginnastica dolce, ecc.). Oppure, in alternativa, si può optare per la classica "scheda di allenamento personalizzata", che consiste in una scheda elaborata su misura in base alle esigenze e agli orari della persona che la segue. Oltre alla scheda, per chi sceglie questa opzione, si ricevono anche i video di ogni esercizio scritto sulla scheda, per chi magari è alle prime armi o ha appena iniziato", ha spiegato Claudio.
Obiettivi per il prossimo anno? Una linea di abbigliamento pensata per chi, come lui, ha la passione per l'allenamento e la palestra.
Con Claudio, 24 anni ed un interessante percorso artistico all'attivo nonostante la giovane età, abbiamo scambiato quattro chiacchiere. Lui si è lasciato piacevolmente andare al racconto di alcune esperienze, perché-come lui stesso ci ha assicurato- il ballo è un vero e proprio "stile di vita".
L'esordio nel ballo è avvenuta prestissimo, all'età di otto anni. "Ho frequentato la scuola Scarpette Rosa, ho partecipato a varie gare e competizioni regionali e nazionali, non solo in Italia, ma anche all'estero.
Sono stato in Canada, in Slovacchia, a Montenegro, in Belgio, a Parigi. Ho poi lavorato come ballerino e acrobata all'interno della compagnia internazionale "Gipsy Raw" di Pasquale Fortunato (mio insegnante sin da piccolo) e Manon Mafrici. Con questa compagnia ho girato tutta la Francia facendo vari spettacoli.
Successivamente, ho lavorato come acrobata presso il Villaggio Turistico "Le cale d'Otranto" facendo spettacoli serali all'interno del villaggio, diretti da Alessio Schiavo.
Ho studiato per ottenere i vari diplomi da insegnante, personal trainer, istruttore di Pilates. Poi ho cominciato ad insegnare in varie scuole di ballo (a Termoli, San Ferdinando, Orta Nova, Trinitapoli, Cerignola). Attualmente continuo ad insegnare e frequento l'Università (Facoltà di Scienze Motorie)".
Ciao Claudio, siamo contenti di conoscerti e intervistarti. La prima domanda riguarda i talent show. Cosa pensi al riguardo? Hai già partecipato a qualche selezione in passato?
"Ho partecipato ad un'audizione, ma non mi interessa questo tipo di percorso artistico. A molti sì, interessa, e per loro può rivelarsi una buona opportunità. Ma io ho scelto di non intraprendere quella strada"
Dal tuo curriculum si evince che hai trascorso parecchio tempo in Francia. Puoi raccontarci la tua esperienza otralpe e qual è l'approccio dei "cugini" francesi verso la disciplina di ballo che pratichi?
"Anche se non è stata la mia prima esperienza all'estero, non vi nego che un po' di ansia c'era. Non conoscevo bene la lingua, le abitudini. La prima cosa che ho fatto è stata di imparare bene il francese in modo da potermi muovere con più sicurezza, perché lì non masticano tanto la lingua inglese. In Francia ho conosciuto tanti artisti forti, e questo mi ha spronato parecchio a migliorarmi"
Il ballo è anche uno stile di vita. Quante ore ti alleni e che tipo di accorgimenti adotti quotidianamente per mantenerti in forma?
"Esatto, è proprio uno stile di vita, anche perché se non lo si prende così davvero difficile sopportare ore ed ore di allenamenti e tutto ciò che gira intorno a tale disciplina. Per sei volte alla settimana mi alleno sia al mattino che al pomeriggio (tra mobilità articolare e passi di acrobatica e break dance), e alla sera mi dedico per lo più al potenziamento a corpo libero o con i pesi"
Quanto conta la concentrazione nell'esecuzione degli esercizi, e quali sono gli obiettivi che ti poni costantemente?
"La concentrazione conta tantissimo, perché questa disciplina è parecchio difficile a livello di allenamenti, per cui se si è distratti si rischia pure di farsi male. A me è successo tantissime volte, ma sono i rischi che si è disposti a correre per praticare questo tipo di disciplina. Io uso la regola del 30%: quando sento che non ce la faccio più, mi inganno concentrandomi sul pensiero che in quel momento preciso sto dando solo il 30%, e che quindi posso dare molto di più"
Superare i propri limiti fisici e mentali attraverso il ballo. Ci sono persone anche dotate fisicamente che però non si mettono alla prova e non sanno di poter riuscire in qualcosa. Cosa consiglieresti a chi, per timore o per pigrizia, non si mette in gioco?
"Ce ne sono tante, in giro, di persone che non si mettono alla prova pur essendo portate per questo tipo di disciplina. Io inizialmente ero tutt'altro, non ero assolutamente portato né fisicamente né mentalmente, oserei dire che ero proprio l'opposto. Con il tempo mi sono convinto che avere talento senza disciplina non serve assolutamente a nulla. Anche la motivazione è altalenante, ci sono giorni in cui è forte, altri in cui è del tutto assente. La disciplina e la costanza invece sono importanti per chi vuole svolgere questo tipo di attività. Il mio consiglio è di impegnarsi a dare un tot ma tutti i giorni, la stessa quantità ogni giorno. E' la disciplina che fa la differenza, oltre naturalmente alla capacità di uscire dalla zona confort e mettersi alla prova con cose nuove per spronarsi di più. Io ho scoperto cos'è la disciplina e come applicarla, e questo rappresenta un grande insegnamento che vale per ogni cosa della vita"
La tua danza acrobatica è spettacolare. Qual è stato il complimento più bello che hai ricevuto durante le tue esibizioni?
"I bambini che ti prendono come esempio o modello fanno tanto piacere. Un giorno un bambino mi ha detto: "Maestro, io da grande voglio essere come te". Si riferiva forse al fisico, o all'agilità, ma devo dire che mi ha spiazzato e mi ha reso molto felice"
Qual è la più bella soddisfazione per un allenatore di danza come te che insegna ai bambini o ai ragazzi?
"Di sicuro è vederli crescere, e non solo a livello artistico. Io sono abituato, durante le mie lezioni, a non focalizzarmi solo sul passo di danza, ma cerco di trasmettere a loro come approcciarsi al mondo del ballo, che poi è come la vita in generale. Ed è entusiasmante vederli crescere come persone, nel loro carattere, veder cambiare la loro mentalità e iniziare a dire: "Ci provo", "Ci sono riuscito", bandendo del tutto la frase: "Non ce la faccio".
Claudio è una fucina di idee ed è sempre pronto a mettersi in gioco. Quest'anno ha promosso e realizzato il progetto "Sigma Lifestyle". Si tratta di una vera e propria "palestra virtuale", pensata per chi ha poco tempo per allenarsi, andare in palestra per esigenze di lavoro o familiari.
"Si può scegliere tra varie opzioni di allenamento, come corsi privati online della durata di 30 minuti o 1 ora nella disciplina che si preferisce (Pilates, ginnastica a corpo libero, breakdance, ginnastica dolce, ecc.). Oppure, in alternativa, si può optare per la classica "scheda di allenamento personalizzata", che consiste in una scheda elaborata su misura in base alle esigenze e agli orari della persona che la segue. Oltre alla scheda, per chi sceglie questa opzione, si ricevono anche i video di ogni esercizio scritto sulla scheda, per chi magari è alle prime armi o ha appena iniziato", ha spiegato Claudio.
Obiettivi per il prossimo anno? Una linea di abbigliamento pensata per chi, come lui, ha la passione per l'allenamento e la palestra.