Territorio
Cimitero, PD: “ombre sulla gestione dei lavori e dei servizi”
"Non è chiaro, ad esempio – afferma la consigliera Dibisceglia – come mai il trasferimento della gestione dei servizi dell’intero complesso cimiteriale alla società aggiudicataria, la Ge.Co.Ci,"
Cerignola - lunedì 17 ottobre 2016
16.30 Comunicato Stampa
Pubblichiamo di seguito una nota stampa del gruppo parlamentare del partito democratico: " "Ci sono elementi poco chiari sulla gestione dei lavori di ampliamento del lato est del cimitero e sulle modalità di assegnazione delle cappelle – fanno sapere i consiglieri del Partito Democratico Daniele Dalessandro e Maria Dibisceglia – Per queste ragioni, nelle scorse settimane, abbiamo protocollato un'interrogazione".
"Non è chiaro, ad esempio – afferma la consigliera Dibisceglia – come mai il trasferimento della gestione dei servizi dell'intero complesso cimiteriale alla società aggiudicataria, la Ge.Co.Ci, si sia realizzato solo il 2 ottobre: il contratto di appalto, stipulato tra il Comune di Cerignola e la ditta SCEAP in data 25 febbraio scorso, fissava a 90 giorni il tempo utile per il passaggio dal Comune a SCEAP/Ge.Co.CI della gestione del servizio. A cosa sono dovuti questi 4 mesi di ritardo? E chi ha pagato il costo dei servizi in questi mesi? Ancora le casse comunali?
Inoltre vogliamo sapere se le procedure di esproprio nei confronti dei proprietari terrieri interessati dai lavori di ampliamento e le procedure di immissione nello stato dei luoghi siano state completate: il contratto di appalto concedeva 150 giorni al Comune per gli espropri. A che punto sono queste procedure?"
"Non solo le tempistiche, ci sono rilevanti questioni di natura economica - ha detto il capogruppo del PD Dalessandro – Entro 15 giorni dalla stipula del contratto di appalto la società aggiudicataria avrebbe dovuto versare nelle casse comunali un contributo pari ad € 236.324,03. Questa cifra così importante - in un momento così drammatico per le casse comunali dovuto alla cattiva gestione dell'Amministrazione Metta e con SIA sul baratro – è stata riscossa?"
"Ma la ciliegina sulla torta – hanno concluso i consiglieri – oltre alle voci non confermate di cittadini a cui sono state proposte cappelle al prezzo di un loft in pieno centro a Milano, è l'art. 28 del contratto di appalto secondo cui il cittadino deve pagare l'80% del prezzo al momento dell'acquisto e il restante 20% alla fine dei lavori. E allora dove sta il rischio dell'impresa? Ma il "project financing" non prevede la realizzazione di un'opera pubblica con capitale privato e poi il privato si rifà dalle entrate della gestione esclusiva del servizio? In questo caso i lavori di costruzione sono pagati in anticipo dai cittadini cerignolani che al momento dell'acquisto sulla carta pagano l'80%! Perché il Comune non si è opposto ad una clausola così vessatoria per i cittadini? Perché il Sindaco se deve scegliere tra gruppi di potere e cittadini sceglie sempre i gruppi di potere?".
"Per non parlare dei costi al cittadino dei principali servizi offerti – chiosa la consigliera Teresa Cicolella – con le tariffe inevitabilmente aumentate: per una esumazione ed una estumulazione si passa da 100 a 150 euro, La tumulazione /sepoltura passa da meno di 100 a 225 euro, la traslazione dei resti passa da 50 a 75 euro e la traslazione della salma da 150 a 225 euro. Anche la lampada votiva annualmente passa da 23,60 a 31,50 euro e l'allacciamento della stessa una tantum da 3,50 a 37,50. Insomma, a Cerignola anche morire costa più che altrove".
Cerignola, 17 ottobre 2016
Gruppo Consiliare Partito Democratico"
"Non è chiaro, ad esempio – afferma la consigliera Dibisceglia – come mai il trasferimento della gestione dei servizi dell'intero complesso cimiteriale alla società aggiudicataria, la Ge.Co.Ci, si sia realizzato solo il 2 ottobre: il contratto di appalto, stipulato tra il Comune di Cerignola e la ditta SCEAP in data 25 febbraio scorso, fissava a 90 giorni il tempo utile per il passaggio dal Comune a SCEAP/Ge.Co.CI della gestione del servizio. A cosa sono dovuti questi 4 mesi di ritardo? E chi ha pagato il costo dei servizi in questi mesi? Ancora le casse comunali?
Inoltre vogliamo sapere se le procedure di esproprio nei confronti dei proprietari terrieri interessati dai lavori di ampliamento e le procedure di immissione nello stato dei luoghi siano state completate: il contratto di appalto concedeva 150 giorni al Comune per gli espropri. A che punto sono queste procedure?"
"Non solo le tempistiche, ci sono rilevanti questioni di natura economica - ha detto il capogruppo del PD Dalessandro – Entro 15 giorni dalla stipula del contratto di appalto la società aggiudicataria avrebbe dovuto versare nelle casse comunali un contributo pari ad € 236.324,03. Questa cifra così importante - in un momento così drammatico per le casse comunali dovuto alla cattiva gestione dell'Amministrazione Metta e con SIA sul baratro – è stata riscossa?"
"Ma la ciliegina sulla torta – hanno concluso i consiglieri – oltre alle voci non confermate di cittadini a cui sono state proposte cappelle al prezzo di un loft in pieno centro a Milano, è l'art. 28 del contratto di appalto secondo cui il cittadino deve pagare l'80% del prezzo al momento dell'acquisto e il restante 20% alla fine dei lavori. E allora dove sta il rischio dell'impresa? Ma il "project financing" non prevede la realizzazione di un'opera pubblica con capitale privato e poi il privato si rifà dalle entrate della gestione esclusiva del servizio? In questo caso i lavori di costruzione sono pagati in anticipo dai cittadini cerignolani che al momento dell'acquisto sulla carta pagano l'80%! Perché il Comune non si è opposto ad una clausola così vessatoria per i cittadini? Perché il Sindaco se deve scegliere tra gruppi di potere e cittadini sceglie sempre i gruppi di potere?".
"Per non parlare dei costi al cittadino dei principali servizi offerti – chiosa la consigliera Teresa Cicolella – con le tariffe inevitabilmente aumentate: per una esumazione ed una estumulazione si passa da 100 a 150 euro, La tumulazione /sepoltura passa da meno di 100 a 225 euro, la traslazione dei resti passa da 50 a 75 euro e la traslazione della salma da 150 a 225 euro. Anche la lampada votiva annualmente passa da 23,60 a 31,50 euro e l'allacciamento della stessa una tantum da 3,50 a 37,50. Insomma, a Cerignola anche morire costa più che altrove".
Cerignola, 17 ottobre 2016
Gruppo Consiliare Partito Democratico"