Cronaca
Cimitero di auto rubate ritrovato nei pressi di Cerignola
Più di cento le carcasse ritrovate, si teme l'inquinamento delle falde acquifere
Cerignola - lunedì 21 febbraio 2022
16.07
Grano, ulivi, vigne e auto bruciate. Il paesaggio del tavoliere delle Puglie è stato deturpato da un cimitero di scocche di auto carbonizzate ritrovate nei pressi delle campagne tra Cerignola, Stornara e Stornarella. La scoperta è venuta alla luce grazie all'opera degli ispettori ambientali della Civilis che hanno costretto alla fuga i banditi che avevano dato alle fiamme decine di scocche di auto. Le campagne del foggiano si confermano il luogo preferito per l'abbandono di rifiuti di ogni genere da parte dalle organizzazioni criminali. Le carcasse individuate sono più di cento ma è probabile che i veicoli siano molti di più.
Anche Cerignola si conferma città del riciclaggio di auto rubate. Nei giorni scorsi la Guardia di finanza e la Polizia hanno recuperato 1200 ricambi d'auto che erano stati smontati da vetture rubate in tre capannoni all'interno di un autoparco a Cerignola. Molte auto, come attestano i libretti di circolazione, sono risultate rubate in regioni del centro nord, Marche, Abruzzo e Molise. Oltre al danno ambientale le carcasse di auto bruciate costituiscono anche un pericolo per la salute. "Mi rivolgo al prefetto e al procuratore capo della Repubblica – denuncia un ispettore della Civilis – le autorità devono rimuovere queste carcasse di auto perché inquinano il suolo, con la pioggia la ruggine delle carcasse finisce nelle falde acquifere. Non vogliamo morire di cancro, diciamo basta".
Anche Cerignola si conferma città del riciclaggio di auto rubate. Nei giorni scorsi la Guardia di finanza e la Polizia hanno recuperato 1200 ricambi d'auto che erano stati smontati da vetture rubate in tre capannoni all'interno di un autoparco a Cerignola. Molte auto, come attestano i libretti di circolazione, sono risultate rubate in regioni del centro nord, Marche, Abruzzo e Molise. Oltre al danno ambientale le carcasse di auto bruciate costituiscono anche un pericolo per la salute. "Mi rivolgo al prefetto e al procuratore capo della Repubblica – denuncia un ispettore della Civilis – le autorità devono rimuovere queste carcasse di auto perché inquinano il suolo, con la pioggia la ruggine delle carcasse finisce nelle falde acquifere. Non vogliamo morire di cancro, diciamo basta".