Territorio
Cia Puglia, “Ministro Bellanova, ecco i 10 punti per ripartire”
Reddito, calamità, fauna selvatica, sicurezza nelle campagne e aiuti all’olivicoltura le priorità
Puglia - lunedì 1 giugno 2020
13.26 Comunicato Stampa
Un documento che indica 10 priorità per far ripartire davvero l'agricoltura: a Salve, nell'Agriturismo Sante Le Muse, CIA Agricoltori Italiani della Puglia ha consegnato al ministro Teresa Bellanova il proprio decalogo. Le 10 priorità sono: lavoro in agricoltura, reddito per le imprese, nuovo sistema di assicurazioni e interventi in seguito alle calamità naturali, fauna selvatica, sicurezza nelle campagne, cambiale agraria, agriturismo, xylella, latte bufalino e pensioni agli agricoltori.
LAVORO E REDDITO IN AGRICOLTURA. "Ben venga la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità", ha spiegato CIA Puglia, "a condizione però che chi decide di non aderirvi non sia considerato un delinquente". Il caporalato e lo sfruttamento vanno contrastati con forza, aiutando le imprese agricole ad avere strumenti contrattuali adeguati, giusti e flessibili. "Serve la costruzione di un equilibrio virtuoso che rompa lo strapotere della GDO e ponga fine alla sproporzione tra i prezzi da fame concordati ai produttori e i rincari nei supermercati, in modo da garantire redditività alle imprese e un giusto compenso ai lavoratori".
CALAMITA' NATURALI. Occorre riformare la legge 102/2004 che regola gli interventi in seguito alle calamità naturali. Gli eventi climatici estremi sono sempre più frequenti. "Proponiamo di costituire un fondo assicurativo per le aziende agricole, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del Psr, svincolare gli agricoltori sui rischi da assicurare e ridurre le franchigie. Il sistema assicurativo deve essere più accessibile".
FAUNA SELVATICA. Lupi, cinghiali, storni e animali selvatici in genere sono fuori controllo, con danni gravissimi ad allevamenti e aziende agricole. È necessario passare dall'indennizzo al risarcimento, adeguato al ristoro dei danni effettivamente subiti. Bisogna superare il regime del de minimis. Occorre avere dati e ricerche per affrontare il problema con misure adeguate e un programma di azioni volte a limitare al minimo l'impatto negativo della fauna selvatica sulle aziende agricole e zootecniche.
SICUREZZA NELLE CAMPAGNE. Furti e sabotaggi nelle campagne costituiscono un problema enorme. Le zone rurali devono essere maggiormente presidiate dalle forze dell'ordine. Servono anche maggiori risorse di intelligence attraverso le quali forze di polizia e magistratura possano fermare il traffico internazionale che alimenta i furti dei mezzi agricoli.
LA XYLELLA E LE ALTRE PRIORITA'. La cambiale agraria fa subito rifinanziata. Le banche, a distanza di mesi, non stanno erogando alcunché agli agricoltori. Le pratiche con garanzia Ismea sono totalmente ferme. Se la cambiale agraria funziona, ed è evidente che sia così, allora si proceda ad ampliare la dotazione complessiva e si risponda celermente alle richieste che arrivano dal comparto primario. Per quanto riguarda gli agriturismi, servono aiuti per sostenerne la riapertura e il rilancio. C'è preoccupazione, inoltre, per l'avanzamento della Xylella verso il Nord della Puglia. "Gli olivicoltori sono stati lasciati da soli ad affrontare i danni causati dal batterio", ha ricordato CIA Puglia, "è fondamentale che nel 2020 gli aiuti promessi arrivino davvero". Il documento si chiude con la crisi della filiera del latte bufalino e le pensioni da fame percepite dagli agricoltori in pensione.
LAVORO E REDDITO IN AGRICOLTURA. "Ben venga la Rete del Lavoro Agricolo di Qualità", ha spiegato CIA Puglia, "a condizione però che chi decide di non aderirvi non sia considerato un delinquente". Il caporalato e lo sfruttamento vanno contrastati con forza, aiutando le imprese agricole ad avere strumenti contrattuali adeguati, giusti e flessibili. "Serve la costruzione di un equilibrio virtuoso che rompa lo strapotere della GDO e ponga fine alla sproporzione tra i prezzi da fame concordati ai produttori e i rincari nei supermercati, in modo da garantire redditività alle imprese e un giusto compenso ai lavoratori".
CALAMITA' NATURALI. Occorre riformare la legge 102/2004 che regola gli interventi in seguito alle calamità naturali. Gli eventi climatici estremi sono sempre più frequenti. "Proponiamo di costituire un fondo assicurativo per le aziende agricole, in parte coperto dalla fiscalità generale e in parte dai fondi del Psr, svincolare gli agricoltori sui rischi da assicurare e ridurre le franchigie. Il sistema assicurativo deve essere più accessibile".
FAUNA SELVATICA. Lupi, cinghiali, storni e animali selvatici in genere sono fuori controllo, con danni gravissimi ad allevamenti e aziende agricole. È necessario passare dall'indennizzo al risarcimento, adeguato al ristoro dei danni effettivamente subiti. Bisogna superare il regime del de minimis. Occorre avere dati e ricerche per affrontare il problema con misure adeguate e un programma di azioni volte a limitare al minimo l'impatto negativo della fauna selvatica sulle aziende agricole e zootecniche.
SICUREZZA NELLE CAMPAGNE. Furti e sabotaggi nelle campagne costituiscono un problema enorme. Le zone rurali devono essere maggiormente presidiate dalle forze dell'ordine. Servono anche maggiori risorse di intelligence attraverso le quali forze di polizia e magistratura possano fermare il traffico internazionale che alimenta i furti dei mezzi agricoli.
LA XYLELLA E LE ALTRE PRIORITA'. La cambiale agraria fa subito rifinanziata. Le banche, a distanza di mesi, non stanno erogando alcunché agli agricoltori. Le pratiche con garanzia Ismea sono totalmente ferme. Se la cambiale agraria funziona, ed è evidente che sia così, allora si proceda ad ampliare la dotazione complessiva e si risponda celermente alle richieste che arrivano dal comparto primario. Per quanto riguarda gli agriturismi, servono aiuti per sostenerne la riapertura e il rilancio. C'è preoccupazione, inoltre, per l'avanzamento della Xylella verso il Nord della Puglia. "Gli olivicoltori sono stati lasciati da soli ad affrontare i danni causati dal batterio", ha ricordato CIA Puglia, "è fondamentale che nel 2020 gli aiuti promessi arrivino davvero". Il documento si chiude con la crisi della filiera del latte bufalino e le pensioni da fame percepite dagli agricoltori in pensione.