Territorio
Chiusure dei mercati per motivazioni alquanto discutibili, ANAP e Federcommercio dicono basta
Le dichiarazioni di Luigi Marino (ANAP) e Michele Bucci (Federcommercio): “Chiediamo che i sindaci rispettino quanto disposto nei DPCM"
Cerignola - giovedì 12 novembre 2020
10.06
Dopo la chiusura del mercato settimanale di San Ferdinando di Puglia per il giorno 10 novembre, disposta dal Sindaco, mediante Ordinanza Sindacale, al fine di consentire la sanificazione dell'area, prassi ormai divenuta consueta da parte di alcuni sindaci di Capitanata e della BAT, Luigi Marino, responsabile ANAP regione Puglia – Settore ambulanti, contattato dalla nostra redazione, ha evidenziato la forte penalizzazione dell'intera categoria degli ambulanti che si vede negare giornate di lavoro per futili scusanti da parte dei sindaci.
«Serpeggia un forte malumore tra gli ambulanti, i sindaci chiudono i mercati in maniera indiscriminata negando la produzione del reddito per il sostentamento delle famiglie. Purtroppo stiamo notando scarsa attenzione nei confronti della nostra categoria puntualmente bistrattata, si cancellano giornate di lavoro con una facilità disarmante, le ordinanze di chiusura fioccano per la motivazione che sta prendendo sempre più piede… la sanificazione che puntualmente viene programmata esattamente il giorno del mercato. È come se negli altri giorni fosse vietata o impossibile da realizzarsi. Sottolineo che le ordinanze sindacali non prevedono l'abolizione della tassa di occupazione del suolo pubblico e quella per lo smaltimento rifiuti per la giornata di sospensione del mercato, per cui è come se i sindaci dicessero "non ti faccio lavorare ma devi pagare ugualmente la tasse comunali". Questa evidente disparità di trattamento è diventata intollerabile».
Ordinanza Sindacali di sospensione dei mercati per una giornata che si alternano a quelle stabili come nel caso del Comune di Carapelle dove il Sindaco prima ha disposto la chiusura del mercato, rischiando di causare enormi danni alla categoria, per poi emettere ordinanza di revoca della sospensione solo dopo aver attentamente letto le precisazioni del Capo di Gabinetto del Ministero all'Interno in cui, con estrema chiarezza, ha sottolineato che nel DPCM non è prevista alcuna chiusura delle zone mercatali all'aperto.
Anche la "Federcommercio" mediante il Presidente Michele Bucci, da noi contattato, sottolinea la quantità irreparabile di danni alla categoria dei commercianti chiedendo al Sindaci maggior attenzione e, in particolar modo, l'istituzionale attuazione di quanto previsto nel DPCM.
«Chiediamo ai Sindaci di non sottovalutare i danni economici che la categoria degli ambulanti sta subendo e, in particolar modo, di prestare maggiore attenzione prima di eliminare le giornate di lavoro, soprattutto quando le motivazioni non sono supportate da evidenti casi di diffusione del covid19. Non possiamo più tollerare ordinanze emesse senza alcuna plausibile ragione. Rispettiamo le istituzioni, rispettiamo e ogni provvedimento, ogni decreto, ma non possiamo restare silenti di fronte alla non osservanza, da parte dei sindaci, di quanto disposto nel DPCM. Siamo letteralmente mortificati».
«Serpeggia un forte malumore tra gli ambulanti, i sindaci chiudono i mercati in maniera indiscriminata negando la produzione del reddito per il sostentamento delle famiglie. Purtroppo stiamo notando scarsa attenzione nei confronti della nostra categoria puntualmente bistrattata, si cancellano giornate di lavoro con una facilità disarmante, le ordinanze di chiusura fioccano per la motivazione che sta prendendo sempre più piede… la sanificazione che puntualmente viene programmata esattamente il giorno del mercato. È come se negli altri giorni fosse vietata o impossibile da realizzarsi. Sottolineo che le ordinanze sindacali non prevedono l'abolizione della tassa di occupazione del suolo pubblico e quella per lo smaltimento rifiuti per la giornata di sospensione del mercato, per cui è come se i sindaci dicessero "non ti faccio lavorare ma devi pagare ugualmente la tasse comunali". Questa evidente disparità di trattamento è diventata intollerabile».
Ordinanza Sindacali di sospensione dei mercati per una giornata che si alternano a quelle stabili come nel caso del Comune di Carapelle dove il Sindaco prima ha disposto la chiusura del mercato, rischiando di causare enormi danni alla categoria, per poi emettere ordinanza di revoca della sospensione solo dopo aver attentamente letto le precisazioni del Capo di Gabinetto del Ministero all'Interno in cui, con estrema chiarezza, ha sottolineato che nel DPCM non è prevista alcuna chiusura delle zone mercatali all'aperto.
Anche la "Federcommercio" mediante il Presidente Michele Bucci, da noi contattato, sottolinea la quantità irreparabile di danni alla categoria dei commercianti chiedendo al Sindaci maggior attenzione e, in particolar modo, l'istituzionale attuazione di quanto previsto nel DPCM.
«Chiediamo ai Sindaci di non sottovalutare i danni economici che la categoria degli ambulanti sta subendo e, in particolar modo, di prestare maggiore attenzione prima di eliminare le giornate di lavoro, soprattutto quando le motivazioni non sono supportate da evidenti casi di diffusione del covid19. Non possiamo più tollerare ordinanze emesse senza alcuna plausibile ragione. Rispettiamo le istituzioni, rispettiamo e ogni provvedimento, ogni decreto, ma non possiamo restare silenti di fronte alla non osservanza, da parte dei sindaci, di quanto disposto nel DPCM. Siamo letteralmente mortificati».