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Vita di città
Chiude la storica edicola Mercadante a Cerignola
Per 25 anni ne è stato titolare Giovanni Iacobazzi
Cerignola - venerdì 5 gennaio 2024
13.51
Il nuovo anno è foriero di novità a Cerignola. Tra attività che si aprono ed altre che chiudono i battenti, si respira un'aria di cambiamento che investe anche il centro storico della città. E chi è abituato a passeggiare tra Piazza Matteotti e Piazza Duomo, magari fermandosi a guardare i titoli dei giornali o a fare una ricarica telefonica presso la centralissima edicola "Mercadante", d'ora in poi troverà le saracinesche abbassate.
Ha chiuso infatti la storica edicola di Giovanni Iacobazzi, "Gianni" per tutti, un punto di riferimento cittadino per molti, visto che non vendeva soltanto quotidiani e riviste, ma forniva anche servizi come il pagamento di bollette e ricariche telefoniche. Per tanti genitori quell'edicola ha rappresentato per anni una tappa fissa per acquistare giocattoli e figurine ai bambini.
In un punto così centrale della città quelle saracinesche serrate mettono tanta tristezza, perché Gianni non è stato solo un edicolante, ma una persona gentile e disponibile a cui rivolgersi per chiedere qualsiasi informazione. E anche per scambiarci due chiacchiere, dato il suo carattere aperto e gioviale con chiunque.
La chiusura delle edicole, d'ora in poi, segnerà il definitivo tramonto della carta stampata. Non è facile resistere in un'epoca tecnologica come la nostra, in cui si preferiscono le notizie in tempo reale sul web piuttosto che leggere gli approfondimenti sul giornale il giorno dopo.
Per questo, con il passare degli anni, le edicole si sono snaturate sempre di più, diventando centri multiservizi in cui recarsi per pagare qualsiasi cosa, ricaricare i telefoni e produrre documenti.
In alcuni periodi dell'anno Gianni effettuava orario continuato, e lo si scorgeva a mettere tutto a posto per il giorno dopo anche ad ora tarda. Il mestiere di edicolante sta scomparendo: presuppone tanto impegno giornaliero a fronte di una diminuzione dei ricavi rispetto al passato.
E' tempo, forse, di rivisitare le edicole, di pensare seriamente ad un nuovo modo di proporle agli utenti.
Ci colpisce una frase che Gianni ci ha detto, qualche giorno prima che chiudesse: "Ero sempre così impegnato in questi anni che sono andato a prendere mio figlio a scuola pochissime volte". Il suo volto commosso è la dimostrazione di quanto sacrificio c'è stato dietro ogni singolo giorno di lavoro.
L'attività è in vendita, e se ci sarà qualcun altro che alzerà quelle serrande dipinte a mano con abilità artistica dalla decoratrice Maria Grimaldi, noi tutti saremo contenti che l'edicola Mercadante torni a vivere.
Ha chiuso infatti la storica edicola di Giovanni Iacobazzi, "Gianni" per tutti, un punto di riferimento cittadino per molti, visto che non vendeva soltanto quotidiani e riviste, ma forniva anche servizi come il pagamento di bollette e ricariche telefoniche. Per tanti genitori quell'edicola ha rappresentato per anni una tappa fissa per acquistare giocattoli e figurine ai bambini.
In un punto così centrale della città quelle saracinesche serrate mettono tanta tristezza, perché Gianni non è stato solo un edicolante, ma una persona gentile e disponibile a cui rivolgersi per chiedere qualsiasi informazione. E anche per scambiarci due chiacchiere, dato il suo carattere aperto e gioviale con chiunque.
La chiusura delle edicole, d'ora in poi, segnerà il definitivo tramonto della carta stampata. Non è facile resistere in un'epoca tecnologica come la nostra, in cui si preferiscono le notizie in tempo reale sul web piuttosto che leggere gli approfondimenti sul giornale il giorno dopo.
Per questo, con il passare degli anni, le edicole si sono snaturate sempre di più, diventando centri multiservizi in cui recarsi per pagare qualsiasi cosa, ricaricare i telefoni e produrre documenti.
In alcuni periodi dell'anno Gianni effettuava orario continuato, e lo si scorgeva a mettere tutto a posto per il giorno dopo anche ad ora tarda. Il mestiere di edicolante sta scomparendo: presuppone tanto impegno giornaliero a fronte di una diminuzione dei ricavi rispetto al passato.
E' tempo, forse, di rivisitare le edicole, di pensare seriamente ad un nuovo modo di proporle agli utenti.
Ci colpisce una frase che Gianni ci ha detto, qualche giorno prima che chiudesse: "Ero sempre così impegnato in questi anni che sono andato a prendere mio figlio a scuola pochissime volte". Il suo volto commosso è la dimostrazione di quanto sacrificio c'è stato dietro ogni singolo giorno di lavoro.
L'attività è in vendita, e se ci sarà qualcun altro che alzerà quelle serrande dipinte a mano con abilità artistica dalla decoratrice Maria Grimaldi, noi tutti saremo contenti che l'edicola Mercadante torni a vivere.