Territorio
Chiude in serata la diga di Occhito: ora la siccità in Capitanata fa paura
E’ a rischio la produzione di pomodori, ma anche la piantumazione degli ortaggi invernali
Foggia - lunedì 12 agosto 2024
16.21 Comunicato Stampa
Alle ore 19 di stasera chiuderà definitivamente la Diga di Occhito, l'invaso artificiale più esteso della Puglia.
Anche il nodo idraulico di Finocchito, a partire dalle ore 21 di oggi sarà chiuso, e potrà garantire un utilizzo soltanto potabile dell'acqua rimasta.
L'acqua contenuta nella Diga Capacciotti sarà invece destinata all'Enplus e all'area industriale.
La Coldiretti Puglia lancia quindi l'allarme per la siccità in Puglia, che purtroppo sta raggiungendo livelli preoccupanti.
"Si apre uno scenario critico quanto pericoloso, sia per il rischio che alcuni campi di pomodoro non arrivino a fine produzione, ma a saltare- dichiara Mario de Matteo, vicepresidente Coldiretti Puglia- saranno i trapianti degli ortaggi autunno vernini, verdure e ortaggi che vengono messi a dimora in questo periodo dell'anno e pronti al consumo in autunno e nella stagione invernale, perché senza acqua le piantine non avrebbero alcuna garanzia di sopravvivenza".
Anche l'acqua fornita dalle autobotti è sottoposta a razionamento, in quanto il carico attivo è previsto solo in alcune fasce orarie. "Gli animali nelle stalle non hanno più acqua per abbeverarsi- sottolinea Coldiretti Puglia".
La grave siccità che perdura da mesi in Puglia sta costringendo gli agricoltori a ricorrere ad un'irrigazione di soccorso, sostenendo costi molto alti per il gasolio che serve a tirare acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua tramite autobotti. I pozzi artesiani si stanno prosciugando, quelli a falda superficiale sono allo stremo.
"La crisi idrica ha inoltre determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con il relativo aggravio di costi per l'acquisto di mangimi per garantire l'alimentazione degli animali nelle stalle. Gli animali nelle stalle stanno soffrendo il caldo: le mucche, per lo stress delle alte temperature, stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali", incalza Coldiretti Puglia.
Secondo Coldiretti "serve una stretta sulla gestione dell'acqua in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue d cui molte sono incomplete, spesso in stato precario. Si deve andare anche oltre l'emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso un litro di acqua su due, uno spreco che non ci si può permettere".
Anche il nodo idraulico di Finocchito, a partire dalle ore 21 di oggi sarà chiuso, e potrà garantire un utilizzo soltanto potabile dell'acqua rimasta.
L'acqua contenuta nella Diga Capacciotti sarà invece destinata all'Enplus e all'area industriale.
La Coldiretti Puglia lancia quindi l'allarme per la siccità in Puglia, che purtroppo sta raggiungendo livelli preoccupanti.
"Si apre uno scenario critico quanto pericoloso, sia per il rischio che alcuni campi di pomodoro non arrivino a fine produzione, ma a saltare- dichiara Mario de Matteo, vicepresidente Coldiretti Puglia- saranno i trapianti degli ortaggi autunno vernini, verdure e ortaggi che vengono messi a dimora in questo periodo dell'anno e pronti al consumo in autunno e nella stagione invernale, perché senza acqua le piantine non avrebbero alcuna garanzia di sopravvivenza".
Anche l'acqua fornita dalle autobotti è sottoposta a razionamento, in quanto il carico attivo è previsto solo in alcune fasce orarie. "Gli animali nelle stalle non hanno più acqua per abbeverarsi- sottolinea Coldiretti Puglia".
La grave siccità che perdura da mesi in Puglia sta costringendo gli agricoltori a ricorrere ad un'irrigazione di soccorso, sostenendo costi molto alti per il gasolio che serve a tirare acqua dai pozzi e rifornirsi di acqua tramite autobotti. I pozzi artesiani si stanno prosciugando, quelli a falda superficiale sono allo stremo.
"La crisi idrica ha inoltre determinato un calo drastico di foraggio verde nei pascoli con il relativo aggravio di costi per l'acquisto di mangimi per garantire l'alimentazione degli animali nelle stalle. Gli animali nelle stalle stanno soffrendo il caldo: le mucche, per lo stress delle alte temperature, stanno producendo fino al 30% circa di latte in meno rispetto ai periodi normali", incalza Coldiretti Puglia.
Secondo Coldiretti "serve una stretta sulla gestione dell'acqua in Puglia, a partire dalla mancanza delle manutenzioni ordinarie e straordinarie per cui comunque agli agricoltori vengono recapitate le cartelle pazze, ma lo stesso vale per le opere irrigue d cui molte sono incomplete, spesso in stato precario. Si deve andare anche oltre l'emergenza, perché a causa delle reti colabrodo va perso un litro di acqua su due, uno spreco che non ci si può permettere".