Territorio
Chiarimenti del Comandante Delvino sulla vicenda delle multe
L'opposizione aveva accusato l'Amministrazione di voler "guadagnare quanto più possibile sulle spalle dei cittadini"
Cerignola - lunedì 14 marzo 2016
16.15
Abbiamo intervistato il Dott. Francesco Delvino, Comandante della Polizia Municipale di Cerignola, per chiedere chiarimenti sulla vicenda delle multe comminate alle auto in sosta nelle aree a pagamento (le c.d. strisce blu), che aveva suscitato reazioni da parte di membri dell'opposizione del centro-sinistra, i quali hanno definito "illegittime" le sanzioni applicate alle auto che esponevano un tagliando scaduto.
Comandante Delvino, ci può chiarire questa vicenda?
La legge non ammette ignoranza, non so se ammette gli ignoranti, perché quando qualcuno demagogicamente dice che le multe sono illegittime per una citata o presunta giurisprudenza, dimentica che nel sistema delle fonti gerarchiche normative viene prima la Costituzione, poi le leggi dello Stato, quindi le leggi regionali, poi i regolamenti come quelli comunali, etc. C'è una legge dello Stato (siamo, quindi, al secondo livello) la quale dispone, all'art. 7 comma 15, che nel caso di sosta regolamentata (o limitata) c'è una sanzione per ogni frazione di tempo per il quale è stato omesso il pagamento, e quindi il c.d. grattino scaduto. Invece, c'è una sanzione di importo diverso quando il grattino non è stato pagato. C'è una differenza sostanziale fra grattino pagato ma scaduto e grattino non pagato, perché il legislatore è stato chiaro (dal 1992!). E' ovvio che, in merito a questo, andando in punta di diritto, la multa spetta all'ente proprietario della strada; poi, il concessionario degli spazi pubblici può farsi pagare, sulla violazione commessa, il differenziale economico spettante dal mancato pagamento del grattino. Per legge, però, fino a venti euro non si può fare l'iscrizione a ruolo, come atto esecutivo, e iscrivendo a ruolo, poi, la multa verrà pagata addirittura al doppio, con i costi, etc. Io posso chiedere che chi infrange la norma mi paghi, ma se uno non lo fa, non posso pretendere che lui mi paghi. In Italia per fare l'iscrizione a ruolo c'è bisogno di arrivare almeno a 20 euro. Su un grattino di 30 centesimi, come si fa ad arrivare a 20 euro? E' demagogica l'affermazione secondo cui la giurisprudenza vuole che si eviti il pagamento: la giurisprudenza dice che, nel caso di violazione accertata, si può pretendere il pagamento. Ma questo non significa che noi che stiamo a Cerignola, che si trova in Italia, ci mettiamo a non rispettare le leggi dello Stato Italiano. Se manca il grattino, si applica l'art. 157 (del Codice della Strada, ndr); se il grattino è scaduto, è art. 7 comma 15 (II periodo). Tutto il resto è politica, è provocazione, è show.
Ritiene, quindi, che sia stata fatta demagogia su questo tema?
Una cosa è certa: non si può fare politica bruciando la professionalità di chi è preposto a far applicare la legge dello Stato. Poi, si può essere d'accordo o meno su delle norme. Io stesso non condivido tutte le leggi che faccio applicare (ci sono norme che non mi piacciono, come la riforma sulla guida senza patente, perché non è controllabile, quindi è fatta male) ma il mio compito è quelle di farle applicare. Io non sono mica il legislatore italiano, non le faccio mica io le leggi.
Che cosa ne pensa di chi dice che l'obiettivo dell'Amministrazione è fare cassa a tutti i costi?
Io non faccio cassa, faccio il Comandante dei vigili, punto. Io sono un professionista, non ho altre risposte.
Comandante Delvino, ci può chiarire questa vicenda?
La legge non ammette ignoranza, non so se ammette gli ignoranti, perché quando qualcuno demagogicamente dice che le multe sono illegittime per una citata o presunta giurisprudenza, dimentica che nel sistema delle fonti gerarchiche normative viene prima la Costituzione, poi le leggi dello Stato, quindi le leggi regionali, poi i regolamenti come quelli comunali, etc. C'è una legge dello Stato (siamo, quindi, al secondo livello) la quale dispone, all'art. 7 comma 15, che nel caso di sosta regolamentata (o limitata) c'è una sanzione per ogni frazione di tempo per il quale è stato omesso il pagamento, e quindi il c.d. grattino scaduto. Invece, c'è una sanzione di importo diverso quando il grattino non è stato pagato. C'è una differenza sostanziale fra grattino pagato ma scaduto e grattino non pagato, perché il legislatore è stato chiaro (dal 1992!). E' ovvio che, in merito a questo, andando in punta di diritto, la multa spetta all'ente proprietario della strada; poi, il concessionario degli spazi pubblici può farsi pagare, sulla violazione commessa, il differenziale economico spettante dal mancato pagamento del grattino. Per legge, però, fino a venti euro non si può fare l'iscrizione a ruolo, come atto esecutivo, e iscrivendo a ruolo, poi, la multa verrà pagata addirittura al doppio, con i costi, etc. Io posso chiedere che chi infrange la norma mi paghi, ma se uno non lo fa, non posso pretendere che lui mi paghi. In Italia per fare l'iscrizione a ruolo c'è bisogno di arrivare almeno a 20 euro. Su un grattino di 30 centesimi, come si fa ad arrivare a 20 euro? E' demagogica l'affermazione secondo cui la giurisprudenza vuole che si eviti il pagamento: la giurisprudenza dice che, nel caso di violazione accertata, si può pretendere il pagamento. Ma questo non significa che noi che stiamo a Cerignola, che si trova in Italia, ci mettiamo a non rispettare le leggi dello Stato Italiano. Se manca il grattino, si applica l'art. 157 (del Codice della Strada, ndr); se il grattino è scaduto, è art. 7 comma 15 (II periodo). Tutto il resto è politica, è provocazione, è show.
Ritiene, quindi, che sia stata fatta demagogia su questo tema?
Una cosa è certa: non si può fare politica bruciando la professionalità di chi è preposto a far applicare la legge dello Stato. Poi, si può essere d'accordo o meno su delle norme. Io stesso non condivido tutte le leggi che faccio applicare (ci sono norme che non mi piacciono, come la riforma sulla guida senza patente, perché non è controllabile, quindi è fatta male) ma il mio compito è quelle di farle applicare. Io non sono mica il legislatore italiano, non le faccio mica io le leggi.
Che cosa ne pensa di chi dice che l'obiettivo dell'Amministrazione è fare cassa a tutti i costi?
Io non faccio cassa, faccio il Comandante dei vigili, punto. Io sono un professionista, non ho altre risposte.