“Che lotta è la vita”: la storia del campione di pugilato Emanuele Blandamura passa da Cerignola
La biografia scritta a due mani da Dario Torromeo ed Emanuele Blandamura verrà presentata al Centro Sociale “Don Antonio Palladino” il 1° giugno
Cerignola - venerdì 25 maggio 2018
11.17 Comunicato Stampa
Il prossimo 1° giugno alle ore 19,30 a Cerignola presso il Centro Sociale "Don Antonio Palladino" sito in zona 'San Samuele', verrà presentato il libro "Che lotta è la vita" una biografia scritta a due mani da Dario Torromeo e dal pugile Emanuele Blandamura. Tale evento si pone a conclusione del progetto Anti-Bullismo realizzato dall'Assessorato alle Politiche Sociali e del Lavoro del comune di Cerignola in collaborazione con il Maestro Cosimo Laguardia, a moderare la discussione tra gli ospiti sarà il giornalista Natale Labia, collaboratore de 'La Gazzetta del Mezzogiorno'.
Una storia che parla della vita di Emanuele Blandamura, il pugile romano con origini cerignolane che ad aprile ha raggiunto Yokohama per sfidare Ryota Murata, in palio la corona mondiale Wba dei pesi medi. L'ultimo capitolo del libro è stato scritto dopo la sconfitta di Yokohama e proprio per questo appare essere molto interessante. E' il racconto che comincia dall'adolescenza fino ad arrivare ad oggi, un percorso fatto alla ricerca di stabilità e di affetto, da qui parte la storia del campione, che a soli 10 mesi fu abbandonato dai genitori per poi essere accolto da Nonno Felice, il filo conduttore del suo percorso. Da bullo della periferia romana alla scoperta del mondo del pugilato, dal ring alla passione per il pianista Yiruma.
La vita di Emanuele - Lele per gli amici, Sioux per il Mondo della boxe - passa da Cerignola, dove affondano le radici della sua famiglia ed in particolare del Nonno Felice morto nel 2014, a questa terra il campione è legato in maniera molto forte e a testimoniarlo sono le parole che spesso anche pubblicamente sono state spese per Cerignola.
"Per la comunità cerignolana - dichiara il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali e del Lavoro del comune ofantino, Rino Pezzano - è un vero onore poter ascoltare la storia di Emanuele, ricca di valori da cui poter prendere esempio e poter comprendere quanto possa essere pesante la solitudine. La storia di Emanuele ruota attorno al pugilato ma è da stimolo per le nuove generazioni a non commettere errori che possano portare a devianze e dipendenze".
In questo 2018, in cui Lele, si è giocato un titolo mondiale all'estero, arriva un momento in cui la mamma e il papà di Blandamura sono di nuovo lì, tutti insieme con il figlio, ognuno con la sua storia, radunati intorno a un tavolo.
Lele ha ritrovato il suo equilibrio seppur fugace solo dinanzi all'affetto di Nonno Felice, il punto di riferimento, la salvezza, proprio per questo tutto passa da Cerignola e anche dal prossimo 1° giugno.
Una storia che parla della vita di Emanuele Blandamura, il pugile romano con origini cerignolane che ad aprile ha raggiunto Yokohama per sfidare Ryota Murata, in palio la corona mondiale Wba dei pesi medi. L'ultimo capitolo del libro è stato scritto dopo la sconfitta di Yokohama e proprio per questo appare essere molto interessante. E' il racconto che comincia dall'adolescenza fino ad arrivare ad oggi, un percorso fatto alla ricerca di stabilità e di affetto, da qui parte la storia del campione, che a soli 10 mesi fu abbandonato dai genitori per poi essere accolto da Nonno Felice, il filo conduttore del suo percorso. Da bullo della periferia romana alla scoperta del mondo del pugilato, dal ring alla passione per il pianista Yiruma.
La vita di Emanuele - Lele per gli amici, Sioux per il Mondo della boxe - passa da Cerignola, dove affondano le radici della sua famiglia ed in particolare del Nonno Felice morto nel 2014, a questa terra il campione è legato in maniera molto forte e a testimoniarlo sono le parole che spesso anche pubblicamente sono state spese per Cerignola.
"Per la comunità cerignolana - dichiara il Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali e del Lavoro del comune ofantino, Rino Pezzano - è un vero onore poter ascoltare la storia di Emanuele, ricca di valori da cui poter prendere esempio e poter comprendere quanto possa essere pesante la solitudine. La storia di Emanuele ruota attorno al pugilato ma è da stimolo per le nuove generazioni a non commettere errori che possano portare a devianze e dipendenze".
In questo 2018, in cui Lele, si è giocato un titolo mondiale all'estero, arriva un momento in cui la mamma e il papà di Blandamura sono di nuovo lì, tutti insieme con il figlio, ognuno con la sua storia, radunati intorno a un tavolo.
Lele ha ritrovato il suo equilibrio seppur fugace solo dinanzi all'affetto di Nonno Felice, il punto di riferimento, la salvezza, proprio per questo tutto passa da Cerignola e anche dal prossimo 1° giugno.