Territorio
Certificazioni vaccini anti Covid, il Dipartimento di Prevenzione Cerignola come il resto della Puglia
Il Dipartimento di Prevenzione di Cerignola ha seguito la prassi, come gli altri dipartimenti pugliesi. Il numero di lotto del vaccino non viene riportato sul fascicolo elettronico sanitario e sulla piattaforma Giava Vaccini
Cerignola - sabato 20 marzo 2021
11.21
Martedì 16 marzo il segretario regionale di "Citttadinanza Attiva" , Matteo Valentino, in un comunicato stampa sottolineava che "molti insegnanti e dirigenti scolastici, preoccupati dalla possibilità di aver assunto, come successo ad altri colleghi cerignolani, il vaccino del lotto ABV2856 poi ritirato per verifiche, hanno scoperto di non aver ricevuto alcuna certificazione che attestasse l'avvenuta vaccinazione", dichiarando che "La certificazione della vaccinazione, contenente tra le altre cose il numero del lotto di appartenenza del vaccino , va consegnata sia alla prima dose che alla seconda".
Stando alle dichiarazioni del segretario regionale di "Cittadinanza Attiva", quindi, ad ogni vaccinato andrebbe consegnata una certificazione vaccinale contenente, in particolar modo, il numero di lotto di appartenenza del vaccino.
A tal ragione abbiamo avuto modo di osservare che le vaccinazioni anti Covid, come qualsiasi altra vaccinazione, viene automaticamente traslata sul fascicolo elettronico sanitario e, anche in questo, come per il certificato scaricato da Giava Vaccini, il numero di lotto non viene riportato!
Dopo le esternazioni del segretario regionale di "Cittadinanza Attiva" la direzione della ASL Foggia, in un comunicato stampa del 17 marzo, precisava che "Nel caso specifico del vaccino anti COVID, viene solitamente rilasciata una attestazione dopo la seconda somministrazione, a conclusione dell'intero ciclo vaccinale".
Quanto dichiarato dalla Direzione della ASL Foggia, in effetti, è la prassi seguita non solo dal Dipartimento di Prevenzione di Cerignola, diretto dalla dott.ssa Viviana Balena, ma anche dai dipartimenti di altre ASL.
Da informazioni certe risulta che alcuni docenti scolastici di Cerignola, in servizio presso istituti scolastici di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e altri comuni della BAT, dopo essere stati vaccinati dai dipartimenti della ASL BAT non hanno ricevuto alcuna certificazione vaccinale di prima dose. Alla esplicita richiesta è stato risposto loro di recarsi presso il Dipartimento di Prevenzione territoriale, quello di Cerignola, il quale, per competenza, stamperà il certificato che, come da foto, comunque non contiene il lotto di provenienza del vaccino.
Il segretario regionale di "Cittadinanza Attiva" aveva sottolineato che "La certificazione della vaccinazione, contenente il numero del lotto di appartenenza del vaccino , va consegnata sia alla prima dose che alla seconda. A confermarcelo è lo stesso Dipartimento della Salute della Regione Puglia: sorprende invece quanto sta succedendo a Cerignola, all'Ufficio Prevenzione di cui si sono lette fantasiose e gravi interpretazioni della norma".
Tutto ciò che accade al Dipartimento di Cerignola, stando ai fatti, è la normale prassi, un prassi seguita alla lettera nei Dipartimenti di Prevenzione di altre ASL pugliesi.
A tal ragione sembrano più che opportune le parole della Direzione Generale della ASL Foggia che il 17 marzo dichiarava:
"Il Direttore Generale Piazzolla si è fatto portavoce della criticità riscontrata sulla Piattaforma "Giava" con l'Assessore Regionale alle Politiche della Salute Pier Luigi Lopalco affinché il certificato, rilasciato in automatico dal sistema, possa essere integrato anche con l'indicazione del lotto di vaccino utilizzato".
"Criticità riscontrata sulla Piattaforma Giava"… "Piazzolla si è fatto portavoce"… "affinché il certificato, rilasciato in automatico dal sistema, possa essere integrato anche con l'indicazione del lotto di vaccino utilizzato" sono le parole chiave che, per ragioni di chiarezza, occorre riscrivere affinché sia chiaro che la certificazione vaccinale con il numero del lotto non viene rilasciata in qualsiasi Dipartimenti di Prevenzione della Puglia, non solo a Cerignola, che sul fascicolo elettronico sanitario non esiste alcuna traccia di numero di lotto del vaccino, che questo non viene neanche riportato nella Piattaforma Giava.
Stando alle dichiarazioni del segretario regionale di "Cittadinanza Attiva", quindi, ad ogni vaccinato andrebbe consegnata una certificazione vaccinale contenente, in particolar modo, il numero di lotto di appartenenza del vaccino.
A tal ragione abbiamo avuto modo di osservare che le vaccinazioni anti Covid, come qualsiasi altra vaccinazione, viene automaticamente traslata sul fascicolo elettronico sanitario e, anche in questo, come per il certificato scaricato da Giava Vaccini, il numero di lotto non viene riportato!
Dopo le esternazioni del segretario regionale di "Cittadinanza Attiva" la direzione della ASL Foggia, in un comunicato stampa del 17 marzo, precisava che "Nel caso specifico del vaccino anti COVID, viene solitamente rilasciata una attestazione dopo la seconda somministrazione, a conclusione dell'intero ciclo vaccinale".
Quanto dichiarato dalla Direzione della ASL Foggia, in effetti, è la prassi seguita non solo dal Dipartimento di Prevenzione di Cerignola, diretto dalla dott.ssa Viviana Balena, ma anche dai dipartimenti di altre ASL.
Da informazioni certe risulta che alcuni docenti scolastici di Cerignola, in servizio presso istituti scolastici di San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e altri comuni della BAT, dopo essere stati vaccinati dai dipartimenti della ASL BAT non hanno ricevuto alcuna certificazione vaccinale di prima dose. Alla esplicita richiesta è stato risposto loro di recarsi presso il Dipartimento di Prevenzione territoriale, quello di Cerignola, il quale, per competenza, stamperà il certificato che, come da foto, comunque non contiene il lotto di provenienza del vaccino.
Il segretario regionale di "Cittadinanza Attiva" aveva sottolineato che "La certificazione della vaccinazione, contenente il numero del lotto di appartenenza del vaccino , va consegnata sia alla prima dose che alla seconda. A confermarcelo è lo stesso Dipartimento della Salute della Regione Puglia: sorprende invece quanto sta succedendo a Cerignola, all'Ufficio Prevenzione di cui si sono lette fantasiose e gravi interpretazioni della norma".
Tutto ciò che accade al Dipartimento di Cerignola, stando ai fatti, è la normale prassi, un prassi seguita alla lettera nei Dipartimenti di Prevenzione di altre ASL pugliesi.
A tal ragione sembrano più che opportune le parole della Direzione Generale della ASL Foggia che il 17 marzo dichiarava:
"Il Direttore Generale Piazzolla si è fatto portavoce della criticità riscontrata sulla Piattaforma "Giava" con l'Assessore Regionale alle Politiche della Salute Pier Luigi Lopalco affinché il certificato, rilasciato in automatico dal sistema, possa essere integrato anche con l'indicazione del lotto di vaccino utilizzato".
"Criticità riscontrata sulla Piattaforma Giava"… "Piazzolla si è fatto portavoce"… "affinché il certificato, rilasciato in automatico dal sistema, possa essere integrato anche con l'indicazione del lotto di vaccino utilizzato" sono le parole chiave che, per ragioni di chiarezza, occorre riscrivere affinché sia chiaro che la certificazione vaccinale con il numero del lotto non viene rilasciata in qualsiasi Dipartimenti di Prevenzione della Puglia, non solo a Cerignola, che sul fascicolo elettronico sanitario non esiste alcuna traccia di numero di lotto del vaccino, che questo non viene neanche riportato nella Piattaforma Giava.