Cronaca
Truffa madre superiora, falso vescovo condannato
"Sono il Vescovo di Macerata" cosi si era presentato un 40enne di origini cerignolane
Cerignola - venerdì 19 febbraio 2016
12.48
Quando i cerignolani in trasferta si "fanno Vescovi" !
Ci riferiamo all'episodio di truffa -pubblicato da alcune testate on line delle Marche- che ha portato alla condanna di un anno e tre mesi per un 42enne di Cerignola, Vincenzo Lerario, che intorno all'agosto del 2013 truffò la madre superiore Suor Maria Saccinto presso l'Istitutio Maestre Pie Severini di Toletino, nel Maceratese.
I Fatti: così come affermato dalla suora truffata e confermato dalle indagini della Procura di Macerata, la truffa ha avuto inizio da una telefonata dello stesso Lerario alla Madre superiora fingendosi il Vescovo di Macerata che con solerzia chiedeva alla suora di aiutare un certo Nicola, ragazzo in forti disagi economici, che di lì a poco si sarebbe presentato alle porte dell'Istituto. Suor Maria Saccinto, sicura di fare del bene e convinta dalle parole solerti e caritatevoli del fantomatico Vescovo di Macerata, alias Vincenzo Lerario, avrebbe versato a più riprese una somma di danaro pari a 4.400 euro, fino a quando, in una conversazione telefonica con il "vero Vescovo di Macerata" le veniva assicurato che nessuna telefonata era partita dalla Curia di Macerata con ad oggetto l'aiuto economico di questo fantomatico Nicola. La Madre Superiora, accortasi della truffa denunciò il tutto.
Da pochi giorni è stata emessa la condanna ad un anno e tre mesi per Vincenzo Lerario per Truffa da parte del Tribunale di Macerata, con PM Sabina Antognozzi; mentre la caritatevole Suora si era costituita parte civile.
Ci riferiamo all'episodio di truffa -pubblicato da alcune testate on line delle Marche- che ha portato alla condanna di un anno e tre mesi per un 42enne di Cerignola, Vincenzo Lerario, che intorno all'agosto del 2013 truffò la madre superiore Suor Maria Saccinto presso l'Istitutio Maestre Pie Severini di Toletino, nel Maceratese.
I Fatti: così come affermato dalla suora truffata e confermato dalle indagini della Procura di Macerata, la truffa ha avuto inizio da una telefonata dello stesso Lerario alla Madre superiora fingendosi il Vescovo di Macerata che con solerzia chiedeva alla suora di aiutare un certo Nicola, ragazzo in forti disagi economici, che di lì a poco si sarebbe presentato alle porte dell'Istituto. Suor Maria Saccinto, sicura di fare del bene e convinta dalle parole solerti e caritatevoli del fantomatico Vescovo di Macerata, alias Vincenzo Lerario, avrebbe versato a più riprese una somma di danaro pari a 4.400 euro, fino a quando, in una conversazione telefonica con il "vero Vescovo di Macerata" le veniva assicurato che nessuna telefonata era partita dalla Curia di Macerata con ad oggetto l'aiuto economico di questo fantomatico Nicola. La Madre Superiora, accortasi della truffa denunciò il tutto.
Da pochi giorni è stata emessa la condanna ad un anno e tre mesi per Vincenzo Lerario per Truffa da parte del Tribunale di Macerata, con PM Sabina Antognozzi; mentre la caritatevole Suora si era costituita parte civile.