Territorio
Cerignola, verifiche e controlli sul depuratore: cosa hanno scoperto gli Ispettori Territoriali CIVILIS
Video e post di denuncia sui social: l’inquinamento ambientale è sotto gli occhi di tutti
Cerignola - giovedì 9 giugno 2022
13.54
Il depuratore è un'altra "spinosa" questione ambientale che ciclicamente torna alla ribalta, ma che-a quanto pare- non è stata ancora definitivamente risolta. Le condizioni precarie in cui versa l'impianto, che non è lontano dal centro abitato e che è responsabile dell'olezzo percepibile nelle zone periferiche di Cerignola, sono evidenti e sotto gli occhi di tutti.
Qualche giorno fa una pattuglia di servizio degli Ispettori Ambientali Territoriali CIVILIS, coordinata dal Comandante Giuseppe Marasco, insieme all'ispettore Tommaso Mangini, ha effettuato alcuni controlli sullo scarico del depuratore di Cerignola. Dal punto di vista ambientale, la situazione risulta gravemente compromessa.
Il deterioramento ambientale- così come riferisce pubblicamente Marasco sui social, con foto e immagini che documentano il tutto- è significativo, e può essere valutato sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Nel caso specifico, sono stati prelevati alcuni campioni di acqua proveniente dallo scarico del depuratore, e analizzati per ben tre volte. I risultati rivelano il superamento dei limiti di determinate sostanze contenute nel liquido di scarico.
Se a questo aggiungiamo che la magistratura si è pronunciata sull'argomento appurando un danno alla collettività documentato dai cittadini stessi, allora è chiaro che si è in presenza di un reato di inquinamento ambientale a tutti gli effetti.
Inquinamento del suolo, sversamento di reflui fognari, compromissione dell'habitat naturale, esalazioni che giungono in città soprattutto nelle giornate più afose.
Cosa bisogna documentare ancora per prendere seri provvedimenti?
Qualche giorno fa una pattuglia di servizio degli Ispettori Ambientali Territoriali CIVILIS, coordinata dal Comandante Giuseppe Marasco, insieme all'ispettore Tommaso Mangini, ha effettuato alcuni controlli sullo scarico del depuratore di Cerignola. Dal punto di vista ambientale, la situazione risulta gravemente compromessa.
Il deterioramento ambientale- così come riferisce pubblicamente Marasco sui social, con foto e immagini che documentano il tutto- è significativo, e può essere valutato sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.
Nel caso specifico, sono stati prelevati alcuni campioni di acqua proveniente dallo scarico del depuratore, e analizzati per ben tre volte. I risultati rivelano il superamento dei limiti di determinate sostanze contenute nel liquido di scarico.
Se a questo aggiungiamo che la magistratura si è pronunciata sull'argomento appurando un danno alla collettività documentato dai cittadini stessi, allora è chiaro che si è in presenza di un reato di inquinamento ambientale a tutti gli effetti.
Inquinamento del suolo, sversamento di reflui fognari, compromissione dell'habitat naturale, esalazioni che giungono in città soprattutto nelle giornate più afose.
Cosa bisogna documentare ancora per prendere seri provvedimenti?