Vita di città
Cerignola tra criminalità e riscatto: il video dello youtuber romano Cicalone
Fa discutere e riflettere il cortometraggio realizzato nella città ofantina
Cerignola - giovedì 23 marzo 2023
13.29
Una casa abbandonata allestita a studio musicale, un gruppo di ragazzi residenti in periferia (zona Macello) che racconta la loro voglia di riscatto, storie di amicizia nate in contesti di degrado: nel video intervista di Simone Cicalone (youtuber cinquantenne con la passione del pugilato), c'è uno spaccato di vita cerignolana di cui forse non si parla abbastanza.
Il filo che li unisce è la musica, ma le difficoltà sono tante: alcuni di questi ragazzi lavorano in campagna, altri fanno quello che trovano, tirano a campare cercando di non cadere nell'illegalità. E si raccontano senza filtri, senza remore, senza peli sulla lingua.
"Vorrei vivere di musica", confida qualcuno del gruppo. "Qualche anno fa andavo in giro e ballavo il rap, mi guardavano in modo strano, a Cerignola esisteva solo il neomelodico. Ora la passione ci ha unito e siamo grandi amici", dice un altro.
La musica e la strada, un connubio perfetto. "Non tutti i ragazzi che vivono in strada sono per forza delinquenti", assicurano.
"Il Comune non si impegna a favore dei ragazzi delle periferie, ad esempio non esistono centri sociali. Ci piacerebbe tanto che ve ne fosse uno. Loro sono indifferenti, non si curano di noi e della nostra realtà", aggiunge un altro.
Ci siamo anche noi, sembrano voler dire questi ragazzi. Forse, al di là di ogni pregiudizio, sarebbe il caso di dargli la voce e lo spazio che meritano.
Il filo che li unisce è la musica, ma le difficoltà sono tante: alcuni di questi ragazzi lavorano in campagna, altri fanno quello che trovano, tirano a campare cercando di non cadere nell'illegalità. E si raccontano senza filtri, senza remore, senza peli sulla lingua.
"Vorrei vivere di musica", confida qualcuno del gruppo. "Qualche anno fa andavo in giro e ballavo il rap, mi guardavano in modo strano, a Cerignola esisteva solo il neomelodico. Ora la passione ci ha unito e siamo grandi amici", dice un altro.
La musica e la strada, un connubio perfetto. "Non tutti i ragazzi che vivono in strada sono per forza delinquenti", assicurano.
"Il Comune non si impegna a favore dei ragazzi delle periferie, ad esempio non esistono centri sociali. Ci piacerebbe tanto che ve ne fosse uno. Loro sono indifferenti, non si curano di noi e della nostra realtà", aggiunge un altro.
Ci siamo anche noi, sembrano voler dire questi ragazzi. Forse, al di là di ogni pregiudizio, sarebbe il caso di dargli la voce e lo spazio che meritano.