Cerignola: tavola rotonda su Giovani, Agricoltura e Lavoro
La dignità del lavoro passa per il riconoscimento del suo valore
Cerignola - mercoledì 31 agosto 2022
10.51
Ampio dibattito, ieri sera, alla tavola rotonda organizzata da Altereco, nell'ambito dei "Campi della Legalità", alla presenza dei rappresentanti locali, provinciali e nazionali della CGIL, per parlare di giovani e lavoro, soprattutto in ambito agricolo.
La parola che è emersa ricorrentemente, che poi semplice parola non è, ma un universo di significato, è stata Dignità.
Si è discusso in lungo e largo di questo ampio concetto, dalla dignità di vita a quella salariale, dalla possibilità di avere e svolgere un lavoro dignitoso al diritto ad una retribuzione dignitosa, ma anche a pensioni che siano in grado di assicurare dignità di vita per gli anziani: accesso alle cure, all'assistenza e alla sussistenza.
Dignità come diritto a vedersi riconosciuto il proprio lavoro, tema caldo di questi giorni per l'inflazione sui prezzi di mercato dell'uva: 16 euro a quintale, a fronte di un prezzo medio di 30 euro, che andrebbe a ricompensare un intero anno di lavoro.
Il solito muro del cartello delle cantine che strozzano il settore agricolo, per poi realizzare alti profitti rivendendo il nostro prodotto alle aziende del nord.
Più volte nella serata si è richiamata la memoria di Di Vittorio, qui nella sua terra natia, qui dove il suo esempio dovrebbe guidare e indirizzare l'azione soprattutto dei piccoli imprenditori agricoli: il padrone non è più il latifondista sfruttatore, ma il mercato. Allora bisognerebbe unirsi, non tanto contro il mercato, ma per creare un corpo unico, con un potere contrattuale maggiore, contro il ribasso dei prezzi. Divisi non si va lontano.
"In questo territorio scontiamo il limite di non essere riusciti ad organizzare le imprese a stare insieme - commenta Matteo Valentino-tantomeno il prodotto, per avere maggior potere contrattuale e competitività. Completando la filiera, non solo si creerebbe più occupazione, ma si avrebbe maggior potere contrattuale. L'occupazione si crea mettendosi assieme, non è solo il posto fisso a garantire lavoro. Mancano le cooperative di servizio, occorre essere più propositivi, isolarsi di meno, fare rete, perché quando si è insieme i risultati ci sono".
Anche Vito Merra, responsabile zonale CIA ribadisce la necessità dell'istituzione di un tavolo verde, peraltro già avanzato all'Ente comunale. Di solitudine e isolamento si è parlato anche negli interventi delle cooperative Altereco e Ortovolante, due realtà che hanno fatto dell'agricoltura un'occasione di riscatto e di inclusione, ridando dignità alle persone.
"Dalla giustizia riparativa all'agricoltura riparativa": il lavoro come terapia, il lavoro come valorizzazione e recupero della dignità delle persone.
Aumenta la percentuale di lavoratori sfruttati e non solo nei confronti degli stranieri. Come vogliamo chiamare il fenomeno della mancanza di personale nella ristorazione? Solo colpa del reddito di cittadinanza? O vogliamo guardare ad una paga che mediamente si aggira intorno ai 3 euro l'ora?
La dignità del lavoro deve tornare ad essere la priorità per questo Paese. La Democrazia funziona solo se Politica e Istituzioni rimettono la Persona e la sua dignità al centro.
Molti gli spunti di riflessione, ancora troppe le criticità.
La parola che è emersa ricorrentemente, che poi semplice parola non è, ma un universo di significato, è stata Dignità.
Si è discusso in lungo e largo di questo ampio concetto, dalla dignità di vita a quella salariale, dalla possibilità di avere e svolgere un lavoro dignitoso al diritto ad una retribuzione dignitosa, ma anche a pensioni che siano in grado di assicurare dignità di vita per gli anziani: accesso alle cure, all'assistenza e alla sussistenza.
Dignità come diritto a vedersi riconosciuto il proprio lavoro, tema caldo di questi giorni per l'inflazione sui prezzi di mercato dell'uva: 16 euro a quintale, a fronte di un prezzo medio di 30 euro, che andrebbe a ricompensare un intero anno di lavoro.
Il solito muro del cartello delle cantine che strozzano il settore agricolo, per poi realizzare alti profitti rivendendo il nostro prodotto alle aziende del nord.
Più volte nella serata si è richiamata la memoria di Di Vittorio, qui nella sua terra natia, qui dove il suo esempio dovrebbe guidare e indirizzare l'azione soprattutto dei piccoli imprenditori agricoli: il padrone non è più il latifondista sfruttatore, ma il mercato. Allora bisognerebbe unirsi, non tanto contro il mercato, ma per creare un corpo unico, con un potere contrattuale maggiore, contro il ribasso dei prezzi. Divisi non si va lontano.
"In questo territorio scontiamo il limite di non essere riusciti ad organizzare le imprese a stare insieme - commenta Matteo Valentino-tantomeno il prodotto, per avere maggior potere contrattuale e competitività. Completando la filiera, non solo si creerebbe più occupazione, ma si avrebbe maggior potere contrattuale. L'occupazione si crea mettendosi assieme, non è solo il posto fisso a garantire lavoro. Mancano le cooperative di servizio, occorre essere più propositivi, isolarsi di meno, fare rete, perché quando si è insieme i risultati ci sono".
Anche Vito Merra, responsabile zonale CIA ribadisce la necessità dell'istituzione di un tavolo verde, peraltro già avanzato all'Ente comunale. Di solitudine e isolamento si è parlato anche negli interventi delle cooperative Altereco e Ortovolante, due realtà che hanno fatto dell'agricoltura un'occasione di riscatto e di inclusione, ridando dignità alle persone.
"Dalla giustizia riparativa all'agricoltura riparativa": il lavoro come terapia, il lavoro come valorizzazione e recupero della dignità delle persone.
Aumenta la percentuale di lavoratori sfruttati e non solo nei confronti degli stranieri. Come vogliamo chiamare il fenomeno della mancanza di personale nella ristorazione? Solo colpa del reddito di cittadinanza? O vogliamo guardare ad una paga che mediamente si aggira intorno ai 3 euro l'ora?
La dignità del lavoro deve tornare ad essere la priorità per questo Paese. La Democrazia funziona solo se Politica e Istituzioni rimettono la Persona e la sua dignità al centro.
Molti gli spunti di riflessione, ancora troppe le criticità.