Vita di città
Cerignola: quando le famiglie chiedono aiuto alla Croce Rossa
All'ex Tribunale si distribuiscono i pasti ai bisognosi
Cerignola - sabato 14 maggio 2016
15.25
"Alcune volte la realtà non è visibile all'occhio umano, altre volte si finge di conoscerla". Di sicuro ci sono moltissimi abitanti di Cerignola che non conoscono o fingono di non conoscere la triste condizione di alcuni loro concittadini. Questo è ciò che viene da pensare dopo aver trascorso alcune ore presso l'ex Tribunale di Cerignola, dove ogni venerdì della settimana la Croce Rossa distribuisce gratuitamente il pasto a chi ne ha bisogno. Sono un centinaio le famiglie cerignolane in ginocchio per la crisi economica che chiedono di poter avere almeno un pasto sicuro. Tra le stanze del vecchio edificio, dove ora vi è solo intonaco ceduto e sporcizia di ogni genere, si tocca con mano la disperazione di tante persone la cui dignità è rimasta ormai schiacciata dalla mancanza di denaro.
"Può essere umiliante ma lo faccio per i miei figli. Mio marito non ha più un lavoro ed in qualche maniera dobbiamo trovarci da mangiare!" - esclama una signora in preda allo sconforto. "Non viviamo più, ci sentiamo abbandonati a noi stessi oramai! Chi prende mio marito a lavorare a 50 anni? Chi?"
Nella fila di gente contrassegnata dai numeri assegnati su un foglio color celeste si incontra chi, nonostante la povertà, riesce comunque a sorridere; chi pensa a come sopravvivere in questa "giungla", e chi, ancora, con furbizia, torna a casa portandosi del cibo che spetterebbe ad altri. Tra questi vi è un uomo, soprannominato "U Biond" che, sorridendo all'ennesimo invito degli operatori della Croce Rossa a mettersi in fila con gli altri, ci racconta: "Sono sposato, ho una famiglia, ma vivo nuovamente a casa di mia madre. Lei ha 78 anni e giustamente vuole i suoi spazi, il suo silenzio. Ho perso il lavoro e così la mia famiglia è stata costretta a dormire per strada perché non avevamo i soldi per pagare l'affitto". I commenti verso l'Amministrazione Comunale e i servizi sociali non sono né piacevoli né lusinghieri: "Veniamo trattati da bestie qui, dal Comune. Ci fanno sentire emarginati. Probabilmente per sfortuna non abbiamo abbastanza soldi per vivere, ma guarda in che edificio siamo. Oramai è abbandonato, eppure potrebbe ospitare almeno dieci famiglie bisognose.
Non ci pensano loro. Giustamente con la Gentile le case si sono affollate, ed ora Metta deve aspettare per donarcele, ma noi cosa facciamo?".
E poi arriva l'appello di alcune mamme che chiedono di poter ritirare il cibo in un edificio più sicuro. "Siamo poveri, è vero, ma anche noi siamo esseri umani. Anche noi siamo Cerignolani. Imbarazzo a parte, vorremmo un edificio che comunque ci faccia sentire sicure e che faccia stare al sicuro anche i nostri figli. Non possiamo pensare continuamente che possano tagliarsi con dei frammenti di vetro presenti sul pavimento. È uno schifo".
Dopo circa due ore la Croce Rossa ha consegnato il cibo alle famiglie presenti all'interno dell'ex Tribunale e nuovamente cala il sipario su questa triste realtà cittadina.
"Può essere umiliante ma lo faccio per i miei figli. Mio marito non ha più un lavoro ed in qualche maniera dobbiamo trovarci da mangiare!" - esclama una signora in preda allo sconforto. "Non viviamo più, ci sentiamo abbandonati a noi stessi oramai! Chi prende mio marito a lavorare a 50 anni? Chi?"
Nella fila di gente contrassegnata dai numeri assegnati su un foglio color celeste si incontra chi, nonostante la povertà, riesce comunque a sorridere; chi pensa a come sopravvivere in questa "giungla", e chi, ancora, con furbizia, torna a casa portandosi del cibo che spetterebbe ad altri. Tra questi vi è un uomo, soprannominato "U Biond" che, sorridendo all'ennesimo invito degli operatori della Croce Rossa a mettersi in fila con gli altri, ci racconta: "Sono sposato, ho una famiglia, ma vivo nuovamente a casa di mia madre. Lei ha 78 anni e giustamente vuole i suoi spazi, il suo silenzio. Ho perso il lavoro e così la mia famiglia è stata costretta a dormire per strada perché non avevamo i soldi per pagare l'affitto". I commenti verso l'Amministrazione Comunale e i servizi sociali non sono né piacevoli né lusinghieri: "Veniamo trattati da bestie qui, dal Comune. Ci fanno sentire emarginati. Probabilmente per sfortuna non abbiamo abbastanza soldi per vivere, ma guarda in che edificio siamo. Oramai è abbandonato, eppure potrebbe ospitare almeno dieci famiglie bisognose.
Non ci pensano loro. Giustamente con la Gentile le case si sono affollate, ed ora Metta deve aspettare per donarcele, ma noi cosa facciamo?".
E poi arriva l'appello di alcune mamme che chiedono di poter ritirare il cibo in un edificio più sicuro. "Siamo poveri, è vero, ma anche noi siamo esseri umani. Anche noi siamo Cerignolani. Imbarazzo a parte, vorremmo un edificio che comunque ci faccia sentire sicure e che faccia stare al sicuro anche i nostri figli. Non possiamo pensare continuamente che possano tagliarsi con dei frammenti di vetro presenti sul pavimento. È uno schifo".
Dopo circa due ore la Croce Rossa ha consegnato il cibo alle famiglie presenti all'interno dell'ex Tribunale e nuovamente cala il sipario su questa triste realtà cittadina.