Cronaca
Cerignola: Piantagione da un quintale circa di marijuana occultata tra i vigneti.
Piantagione da un quintale circa di marijuana occultata tra i vigneti. Un arresto dei Carabinieri di Cerignola.
Cerignola - martedì 18 settembre 2018
16.38 Comunicato Stampa
Nei giorni scorsi i Carabinieri dell'Aliquota Radiomobile del NORM della Compagnia di Cerignola, nell'ambito di un servizio straordinario di controllo del territorio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato MAGGIO Pietro, cl. '63, cerignolano, per coltivazione di sostanze stupefacenti del tipo marijuana.
I militari, nel corso di un'accurata perlustrazione da terra durante le prime ore della notte, si sono imbattuti nella piantagione occultata alla perfezione tra diversi vigneti, nella località "Tomba seconda" di Cerignola. All'esito di un'immediata attività di indagine, i Carabinieri hanno quindi potuto accertare la paternità dell'illecita coltivazione in capo al MAGGIO Pietro, il quale non ha potuto far altro che arrendersi all'evidenza.
Lo stratagemma utilizzato per occultare la coltivazione era consistito nell'averla seminata tra la vegetazione spontanea, tanto da rendere difficoltoso in un primo momento localizzare l'intero insieme delle piante in questione. La piantagione scoperta è risultata composta da un centinaio piante, alcune delle quali erano già state estirpate e sottoposte ad essiccazione, il tutto per un peso complessivo di un quintale circa.
Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro. Il MAGGIO è stato arrestato per produzione di sostanze stupefacenti ed associato presso la casa circondariale di Foggia, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
I militari, nel corso di un'accurata perlustrazione da terra durante le prime ore della notte, si sono imbattuti nella piantagione occultata alla perfezione tra diversi vigneti, nella località "Tomba seconda" di Cerignola. All'esito di un'immediata attività di indagine, i Carabinieri hanno quindi potuto accertare la paternità dell'illecita coltivazione in capo al MAGGIO Pietro, il quale non ha potuto far altro che arrendersi all'evidenza.
Lo stratagemma utilizzato per occultare la coltivazione era consistito nell'averla seminata tra la vegetazione spontanea, tanto da rendere difficoltoso in un primo momento localizzare l'intero insieme delle piante in questione. La piantagione scoperta è risultata composta da un centinaio piante, alcune delle quali erano già state estirpate e sottoposte ad essiccazione, il tutto per un peso complessivo di un quintale circa.
Le piante sono state tutte estirpate e sottoposte a sequestro. Il MAGGIO è stato arrestato per produzione di sostanze stupefacenti ed associato presso la casa circondariale di Foggia, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.