Cerignola parteciperà ad un bando per "Il Rinascimento della Cittadella"
Sindaco Metta: «Parteciperemo ad un bando nazionale e gareggeremo con centinaia di Comuni italiani con il nostro progetto: "Il Rinascimento della Cittadella"»
Cerignola - giovedì 22 ottobre 2015
21.04 Comunicato Stampa
Il Comune di Cerignola parteciperà ad un bando per riqualificare lo storico quartiere della Cittadella, uno dei più antichi di Cerignola, ad annunciarlo, questa mattina, il Sindaco Franco Metta in un comunicato stampa che integralmente pubblichiamo:
"Siamo ambiziosi. Parteciperemo ad un bando nazionale e gareggeremo con centinaia, migliaia di Comuni italiani con il nostro progetto, che abbiamo intitolato "Il Rinascimento della Cittadella". Si tratta di un progetto di riqualificazione urbanistica e sociale, con finalità, dunque, non solo edilizie, ma anche didattiche, di contrasto al degrado sociale, all'isolamento urbano. Dopo l'individuazione dei tre ambiti della legge regionale n. 12, un'altra maglia della ricucitura urbana del centro con le periferie.
La Cittadella, il quartiere della Cittadella, sorge intorno ad un Monumento storico unico nel suo genere, il Piano delle Fosse Granarie, che oggi costituisce il limite del centro cittadino e che, nel progetto, sarà il luogo di transito agevolato, di passaggio eletto, di frequentazione favorita per i cittadini. Occorre, quindi, che il Piano non sia la "quinta", oltre la quale termina il palcoscenico, bensì una scenografia spettacolare, unica al mondo, suggestiva e monumentale tra il centro ed un altro centro.
Tra il centro ed il quartiere Cittadella. Tra un Monumento unico, che noi vorremmo presto qualificato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, ed un quartiere che si connota e caratterizza per un'altra presenza unica, di rilevanza architettonica mondiale, come la maglia del quartiere con le "case e le torri" progettate dall'architetto Ridolfi. Collegare queste due eccellenze urbanistiche, storiche, monumentali. Impreziosite dal Museo del Grano, affacciato sulle Fosse; dal nuovo Museo Archeologico,con reperti perlopiù romanici, di fianco al tipico granaio romano. Con un ricco potenziale di luoghi di socializzazione ed incontro: dall' Ex Opera all'Opera Salesiana; con gli istituti scolastici, nel futuro aperti e fruibili in ogni ora della giornata, di via Po e via Brenta; con il progettato utilizzo delle stalle Pavoncelli per un Centro Sociale per Anziani non autosufficienti, in via Cagliari; con il progettato insediamento di edilizia popolare nell'ex "Righi"; con almeno due piazze, esse stesse periferiche rispetto al baricentro del quartiere, da rivitalizzare e riqualificare: la potenzialmente bellissima Piazza Taranto e l'enorme Piazza antistante la Chiesa di Cristo Re.
Un progetto ambizioso,come dicevo all'esordio. Il primo passo per realizzarlo è riuscire a farsi finanziare per 2 milioni e mezzo di euro un intervento su progetto del professor Torricelli, che riqualifica una ideale croce viaria, costituita da Via XXV Aprile, Via Calore e Via Po. La prima, Via XXV Aprile, braccio di accesso privilegiato al quartiere; la seconda, braccio di penetrazione entro il quartiere e di collegamento tra le due Piazze e la maggior parte degli insediamenti collettivi e sociali del rione.
Parliamo di una zona a disagio sociale elevato, per emergenza abitativa, grado di evasione dell'obbligo scolastico, percentuale di disoccupazione giovanile e abbassamento dell'età media degli abitanti. Criticità sotto il profilo dell'ordine pubblico, ma anche della vera e propria criminalità, con luoghi di spaccio di stupefacenti.
Il complesso progettuale, nei suoi aspetti più concreti e più particolareggiati, nascerà dal coinvolgimento degli abitanti del quartiere, dalla loro consultazione, dal loro contributo. Accompagnato dal coinvolgimento dell'associazionismo interessato al quartiere, delle categorie professionali a vario titolo coinvolte, con il coordinamento e l'iniziativa comunale a riunire e coinvolgere i singoli cittadini. Immaginando interventi di riqualificazione e di recupero dell'integrità originaria con i proprietari delle case e delle torri Ridolfi; con la pratica dell'affidamento di vastissime aree verdi e di socialità al singolo cittadino, che si renda disponibile alla custodia del bene comune.
Sul progetto lavorerà la tecnostruttura comunale, con i dirigenti Conte, Dettori, Mastroserio; gli Assessorati all'Urbanistica, alla Cultura, ai Servizi Sociali; il Gabinetto del Sindaco, per il necessario coordinamento; e professionisti esterni, generosamente resisi disponibili.
Realizzeremo presto il logo del Progetto; il cronoprogramma dei focus e degli incontri, il contatto con il quartiere, con le Parrocchie interessate, con le Associazioni. I tempi stringono. Il bando nazionale prevedrà la presentazione del progetto entro il 30 novembre, anche se ancora oggi lavoriamo su bozze, perché ancora non vi è l'ufficialità della pubblicazione del bando. Siamo ambiziosi. Vogliamo partecipare. Faremo il possibile per essere premiati con il finanziamento, che useremmo tanto utilmente."
"Siamo ambiziosi. Parteciperemo ad un bando nazionale e gareggeremo con centinaia, migliaia di Comuni italiani con il nostro progetto, che abbiamo intitolato "Il Rinascimento della Cittadella". Si tratta di un progetto di riqualificazione urbanistica e sociale, con finalità, dunque, non solo edilizie, ma anche didattiche, di contrasto al degrado sociale, all'isolamento urbano. Dopo l'individuazione dei tre ambiti della legge regionale n. 12, un'altra maglia della ricucitura urbana del centro con le periferie.
La Cittadella, il quartiere della Cittadella, sorge intorno ad un Monumento storico unico nel suo genere, il Piano delle Fosse Granarie, che oggi costituisce il limite del centro cittadino e che, nel progetto, sarà il luogo di transito agevolato, di passaggio eletto, di frequentazione favorita per i cittadini. Occorre, quindi, che il Piano non sia la "quinta", oltre la quale termina il palcoscenico, bensì una scenografia spettacolare, unica al mondo, suggestiva e monumentale tra il centro ed un altro centro.
Tra il centro ed il quartiere Cittadella. Tra un Monumento unico, che noi vorremmo presto qualificato patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, ed un quartiere che si connota e caratterizza per un'altra presenza unica, di rilevanza architettonica mondiale, come la maglia del quartiere con le "case e le torri" progettate dall'architetto Ridolfi. Collegare queste due eccellenze urbanistiche, storiche, monumentali. Impreziosite dal Museo del Grano, affacciato sulle Fosse; dal nuovo Museo Archeologico,con reperti perlopiù romanici, di fianco al tipico granaio romano. Con un ricco potenziale di luoghi di socializzazione ed incontro: dall' Ex Opera all'Opera Salesiana; con gli istituti scolastici, nel futuro aperti e fruibili in ogni ora della giornata, di via Po e via Brenta; con il progettato utilizzo delle stalle Pavoncelli per un Centro Sociale per Anziani non autosufficienti, in via Cagliari; con il progettato insediamento di edilizia popolare nell'ex "Righi"; con almeno due piazze, esse stesse periferiche rispetto al baricentro del quartiere, da rivitalizzare e riqualificare: la potenzialmente bellissima Piazza Taranto e l'enorme Piazza antistante la Chiesa di Cristo Re.
Un progetto ambizioso,come dicevo all'esordio. Il primo passo per realizzarlo è riuscire a farsi finanziare per 2 milioni e mezzo di euro un intervento su progetto del professor Torricelli, che riqualifica una ideale croce viaria, costituita da Via XXV Aprile, Via Calore e Via Po. La prima, Via XXV Aprile, braccio di accesso privilegiato al quartiere; la seconda, braccio di penetrazione entro il quartiere e di collegamento tra le due Piazze e la maggior parte degli insediamenti collettivi e sociali del rione.
Parliamo di una zona a disagio sociale elevato, per emergenza abitativa, grado di evasione dell'obbligo scolastico, percentuale di disoccupazione giovanile e abbassamento dell'età media degli abitanti. Criticità sotto il profilo dell'ordine pubblico, ma anche della vera e propria criminalità, con luoghi di spaccio di stupefacenti.
Il complesso progettuale, nei suoi aspetti più concreti e più particolareggiati, nascerà dal coinvolgimento degli abitanti del quartiere, dalla loro consultazione, dal loro contributo. Accompagnato dal coinvolgimento dell'associazionismo interessato al quartiere, delle categorie professionali a vario titolo coinvolte, con il coordinamento e l'iniziativa comunale a riunire e coinvolgere i singoli cittadini. Immaginando interventi di riqualificazione e di recupero dell'integrità originaria con i proprietari delle case e delle torri Ridolfi; con la pratica dell'affidamento di vastissime aree verdi e di socialità al singolo cittadino, che si renda disponibile alla custodia del bene comune.
Sul progetto lavorerà la tecnostruttura comunale, con i dirigenti Conte, Dettori, Mastroserio; gli Assessorati all'Urbanistica, alla Cultura, ai Servizi Sociali; il Gabinetto del Sindaco, per il necessario coordinamento; e professionisti esterni, generosamente resisi disponibili.
Realizzeremo presto il logo del Progetto; il cronoprogramma dei focus e degli incontri, il contatto con il quartiere, con le Parrocchie interessate, con le Associazioni. I tempi stringono. Il bando nazionale prevedrà la presentazione del progetto entro il 30 novembre, anche se ancora oggi lavoriamo su bozze, perché ancora non vi è l'ufficialità della pubblicazione del bando. Siamo ambiziosi. Vogliamo partecipare. Faremo il possibile per essere premiati con il finanziamento, che useremmo tanto utilmente."