Territorio
Cerignola News| Riordino ospedaliero, Pezzano: «Non è il momento delle polemiche, uniamo le forze»
Il consigliere di capitanata democratica vuole compattare le forze
Cerignola - venerdì 19 febbraio 2016
21.59 Comunicato Stampa
«Non è il momento delle polemiche, ma abbiamo il dovere di unire le forze e sostenere tutti il sindaco di Cerignola in una battaglia che, se dovesse vederci soccombenti, ci farebbe tornare indietro nel tempo e farebbe emergere scelte passate poco lungimiranti». Interviene così il consigliere del gruppo di Capitanata Democratica, Rino Pezzano, per commentare il piano di riordino ospedaliero regionale che declassa il nosocomio "Tatarella" di Cerignola da ospedale di I livello a ospedale di base.
«Sarebbe troppo facile per noi attribuire la responsabilità della scelta al partito di riferimento del Presidente della Regione e del Presidente del Consiglio dei Ministri - aggiunge Pezzano -, ma il senso di responsabilità ci porta a mettere da parte, per il momento, le appartenenze partitiche. Occorre che la Capitanata risponda compatta, anche perché è l'intero territorio ad essere penalizzato».
L'ospedale "Tatarella" potrebbe subire la chiusura di alcuni reparti, come urologia, rianimazione, oculistica, senologia, tossicologia, medicina legale. «Anche se il Presidente della Regione ha assicurato che il riordino ospedaliero è una opportunità di miglioramento e di efficientamento dell'assistenza su tutto il territorio - conclude Pezzano - abbiamo dieci giorni per presentare le nostre rimostranze e far si che i nostri cittadini non vengano penalizzati da queste decisioni».
«Sarebbe troppo facile per noi attribuire la responsabilità della scelta al partito di riferimento del Presidente della Regione e del Presidente del Consiglio dei Ministri - aggiunge Pezzano -, ma il senso di responsabilità ci porta a mettere da parte, per il momento, le appartenenze partitiche. Occorre che la Capitanata risponda compatta, anche perché è l'intero territorio ad essere penalizzato».
L'ospedale "Tatarella" potrebbe subire la chiusura di alcuni reparti, come urologia, rianimazione, oculistica, senologia, tossicologia, medicina legale. «Anche se il Presidente della Regione ha assicurato che il riordino ospedaliero è una opportunità di miglioramento e di efficientamento dell'assistenza su tutto il territorio - conclude Pezzano - abbiamo dieci giorni per presentare le nostre rimostranze e far si che i nostri cittadini non vengano penalizzati da queste decisioni».