Cerignola, Messa in onore Maresciallo GdF Gaetano Cuocci
Lunedì 16 novembre solenne cerimonia presso la Parrocchia San Leonardo
Cerignola - sabato 14 novembre 2015
15.06 Comunicato Stampa
S.E. Mons. Felice di Molfetta, Vescovo della Diocesi di Cerignola-Ascoli Satriano, celebrerà una messa a Cerignola a Torricelli presso la Parrocchia San Leonardo in ricordo del Maresciallo Capo Gaetano Cuocci che quaranta anni fa perse la vita nel corso di una drammatica operazione di servizio.
Alla cerimonia, che avrà inizio alle ore 11.00, saranno presenti il Comandante Regionale della Guardia di Finanza – Generale di Divisione Giuseppe Vicanolo –, il Prefetto di Foggia, i rappresentanti delle Forze dell'Ordine, le Autorità Militari e politiche provinciali unitamente al Sindaco di Cerignola.
L'ispettore, in servizio presso il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Lecce, morì la notte tra il 15 ed il 16 novembre 1975, nel corso di un'operazione anticontrabbando in località Torre Rinalda, frazione del Comune di Lecce.
In particolare, in qualità di capopattuglia, durante un servizio di prevenzione e contrasto del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, intercettò due autovetture – risultate rubate e cariche di sigarette di contrabbando - che, in piena notte, viaggiavano a fari spenti e in senso opposto a quello di marcia.
Postosi immediatamente al loro inseguimento, l'operazione si presentò subito difficoltosa in quanto i contrabbandieri, invece di fermarsi, proseguirono la fuga ad altissima velocità lungo la stretta strada litoranea, effettuando spericolate manovre per cercare di spingere fuori strada l'automezzo del Corpo che, nel frattempo, era riuscito a raggiungerli.
I malviventi messi in difficoltà, per sottrarsi all'arresto, decisero di arrestare la marcia e, dopo una colluttazione con i Finanzieri, riuscirono a darsi alla fuga nelle campagne circostanti inseguiti a piedi dal Maresciallo Capo Gaetano Cuocci.
Dopo circa un chilometro di corsa, stremato, il militare venne colto da malore. Prontamente soccorso dai colleghi, morì per infarto del miocardio lasciando la moglie e tre bambine in tenera età.