
Vita di città
Cerignola: la storia di Giorgio commuove ancora a distanza di anni
Il cane, dopo aver accompagnato il padrone al cimitero per l'ultima volta, seguiva tutti i funerali
Cerignola - martedì 14 giugno 2022
15.38
Con l'estate torna tristemente di attualità l'argomento dell'abbandono dei cani. Eppure, basterebbe fermarsi un solo attimo a pensare a quanto questi animali siano riconoscenti, grati ed affezionati ai loro padroni, anche quando questi non ci sono più.
Sono passati molti anni, ormai, da quando a Cerignola, per strada, era facile incontrare "Giorgio" soprannominato "mezzacoda", appunto per questa sua particolarità. Era un cane meticcio nero e marrone di media taglia, che era solito passeggiare per le vie di Cerignola e poi sostare nei pressi della Posta Centrale, a Piazza Duomo.
In tanti, compresa me, lo ricordano ancora perché la sua storia è alquanto singolare, ed anche commovente. Pare che il cane, che viveva da solo con il suo padrone, avesse assistito al momento in cui, dopo aver chiuso il feretro nella bara, i parenti lo trasportarono al cimitero.
Il cane aveva seguito il funerale del suo padrone, e poi era tornato a casa ad aspettarlo. Da allora, ogni volta che da lontano vedeva un funerale (all'epoca vi era ancora l'usanza dei cortei a piedi per accompagnare i defunti al cimitero), soprattutto nei pressi di Viale Roosevelt, correva per mettersi davanti al corteo e abbaiava alle macchine per farle fermare.
Chiunque conoscesse Giorgio sapeva che era un animale mite, e che non faceva del male ad una mosca. Non aveva mai aggredito nessuno, era un esemplare riservato anche con gli altri cani. Trascorreva le giornate vicino agli uffici della Posta centrale, tanto che alcuni lo chiamavano appunto il cane della Posta.
Per tanti anni, dopo ogni funerale seguito lentamente fino al cimitero, Giorgio tornava davanti alla casa del suo padrone, sperando di rivederlo.
Il fotografo Francesco Borrelli, noto ai cerignolani per i bellissimi scatti realizzati nei luoghi più caratteristici della nostra città, ha immortalato Giorgio in una foto oramai d'epoca che circola spesso sui social.
Sarebbe interessante dedicare un monumento a questo animale, cresciuto per anni libero per le strade di Cerignola, simbolo della fedeltà e dedizione al suo padrone, e dell'amicizia che li ha legati in vita.
Abbandonare un cane non è solo un gesto immorale, ma è anche un reato punito dalla legge. La storia di Giorgio è quella di tutti i cani che si fidano di noi uomini. Abbiamo il sacrosanto dovere di non deluderli. Mai.
Sono passati molti anni, ormai, da quando a Cerignola, per strada, era facile incontrare "Giorgio" soprannominato "mezzacoda", appunto per questa sua particolarità. Era un cane meticcio nero e marrone di media taglia, che era solito passeggiare per le vie di Cerignola e poi sostare nei pressi della Posta Centrale, a Piazza Duomo.
In tanti, compresa me, lo ricordano ancora perché la sua storia è alquanto singolare, ed anche commovente. Pare che il cane, che viveva da solo con il suo padrone, avesse assistito al momento in cui, dopo aver chiuso il feretro nella bara, i parenti lo trasportarono al cimitero.
Il cane aveva seguito il funerale del suo padrone, e poi era tornato a casa ad aspettarlo. Da allora, ogni volta che da lontano vedeva un funerale (all'epoca vi era ancora l'usanza dei cortei a piedi per accompagnare i defunti al cimitero), soprattutto nei pressi di Viale Roosevelt, correva per mettersi davanti al corteo e abbaiava alle macchine per farle fermare.
Chiunque conoscesse Giorgio sapeva che era un animale mite, e che non faceva del male ad una mosca. Non aveva mai aggredito nessuno, era un esemplare riservato anche con gli altri cani. Trascorreva le giornate vicino agli uffici della Posta centrale, tanto che alcuni lo chiamavano appunto il cane della Posta.
Per tanti anni, dopo ogni funerale seguito lentamente fino al cimitero, Giorgio tornava davanti alla casa del suo padrone, sperando di rivederlo.
Il fotografo Francesco Borrelli, noto ai cerignolani per i bellissimi scatti realizzati nei luoghi più caratteristici della nostra città, ha immortalato Giorgio in una foto oramai d'epoca che circola spesso sui social.
Sarebbe interessante dedicare un monumento a questo animale, cresciuto per anni libero per le strade di Cerignola, simbolo della fedeltà e dedizione al suo padrone, e dell'amicizia che li ha legati in vita.
Abbandonare un cane non è solo un gesto immorale, ma è anche un reato punito dalla legge. La storia di Giorgio è quella di tutti i cani che si fidano di noi uomini. Abbiamo il sacrosanto dovere di non deluderli. Mai.