Vita di città
Cerignola, il Sindaco: " I fallimenti di chi ci ha preceduto e le chiacchiere di Tommasino"
Pubblichiamo un comunicato stampa del primo cittadino sull'Interporto
Cerignola - lunedì 18 aprile 2016
11.37 Comunicato Stampa
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Sindaco di Cerignola sull'Interporto:
"Avere a che fare con una opposizione parolaia, confusionaria e, per di piu', patologicamente ossessionata dal Sindaco, vincente contro ogni previsione e diversa convinzione, e' il sogno di ogni politico - amministratore.
Dovrei, quindi, essere soddisfatto di Tommasino e della goliardica comitiva che lo accompagna.
Invece no. Sono triste.
Perché' vorrei che anche tra i miei oppositori crescesse una classe politica amministrativamente colta, seria e responsabile.
Niente da fare.
Demagogia e goliardia.
Prendete il caso dell' Interporto.
Il fallimento più' cocente dei Giannatempo, dei Valentino, di chi in questa citta' ha avuto incarichi politici e amministrativi nazionali, regionali.
Spesi miliardi.
Mai entrato in funzione.
Depredato di tutto.
Ereditato da me come un rudere. Monumento alla insipienza della classe politica che La Cicogna e i suoi alleati ha spazzato via il 14 giugno.
Tommasino, demagogo in servizio permanente, osa attribuire al Sindaco in carica le responsabilita' di venti anni di fallimenti.
In nove mesi:
Ho dato alla societa' destinata a gestire l' Interporto il miglior consiglio di amministrazione possibile.Mandato a casa i politici trombati accontentati con una carica clientelare, sostituendoli con autorevoli ed affermati imprenditori del territorio.
Abbiamo intensamente lavorato per sei mesi, tentando un difficile salvataggio.Le abbiamo provate tutte.
Girato per aziende, societa', enti istituzionali e non. Niente da fare. Occorrerebbero troppi denari per rimettere in piedi cio' che Tommasino e i suoi amici hanno distrutto.
La gente deve sapere che NON ABBIAMO TROVATO NEMMENO LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA.
Solo debiti, distruzione e clientele.
La società' Ofanto Sviluppo non ha registri contabili e nemmeno bilanci approvati.
La distruzione delle strutture e degli impianti e' totale ed irreversibile.
Non resta che prenderne atto.
Il CDA non e' in grado nemmeno di provare a redigere un bilancio.
Insieme ai revisori ha proposto la messa in liquidazione, perche' altro non si puo' fare e perché la legge, in queste condizioni, lo impone.
Dunque, che liquidazione sia e la proporro' al Consiglio Comunale.
Non possiamo accumulare altri debiti a scapito della collettività.
E', tra l' altro, la messa in liquidazione consentira' al Comune di arrestare la emorragia di spese infruttuosa e di tentare di recuperare e forse salvare il salvabile, per attenuare il danno.
Poi arriva il demagogo massimo ed impartisce lezioni inutili.
Fatto doverosamente il possibile, non resta che sancire con la liquidazione il fallimento di chi ci ha preceduto
E proveremo ad andare a rimediare parzialmente agli immondi sprechi di destra e sinistra cittadina.
Le chiacchiere sterili le lasciamo alla inconcludente opposizione di sinistra.
Che nemmeno si chiede se, non sia a furia di chiacchiere sterili, che abbia perso ogni elezione a Cerignola negli ultimi anni.
Da Palazzo di Citta'
Cerignola 17 aprile 2016.
Il Sindaco
"Avere a che fare con una opposizione parolaia, confusionaria e, per di piu', patologicamente ossessionata dal Sindaco, vincente contro ogni previsione e diversa convinzione, e' il sogno di ogni politico - amministratore.
Dovrei, quindi, essere soddisfatto di Tommasino e della goliardica comitiva che lo accompagna.
Invece no. Sono triste.
Perché' vorrei che anche tra i miei oppositori crescesse una classe politica amministrativamente colta, seria e responsabile.
Niente da fare.
Demagogia e goliardia.
Prendete il caso dell' Interporto.
Il fallimento più' cocente dei Giannatempo, dei Valentino, di chi in questa citta' ha avuto incarichi politici e amministrativi nazionali, regionali.
Spesi miliardi.
Mai entrato in funzione.
Depredato di tutto.
Ereditato da me come un rudere. Monumento alla insipienza della classe politica che La Cicogna e i suoi alleati ha spazzato via il 14 giugno.
Tommasino, demagogo in servizio permanente, osa attribuire al Sindaco in carica le responsabilita' di venti anni di fallimenti.
In nove mesi:
Ho dato alla societa' destinata a gestire l' Interporto il miglior consiglio di amministrazione possibile.Mandato a casa i politici trombati accontentati con una carica clientelare, sostituendoli con autorevoli ed affermati imprenditori del territorio.
Abbiamo intensamente lavorato per sei mesi, tentando un difficile salvataggio.Le abbiamo provate tutte.
Girato per aziende, societa', enti istituzionali e non. Niente da fare. Occorrerebbero troppi denari per rimettere in piedi cio' che Tommasino e i suoi amici hanno distrutto.
La gente deve sapere che NON ABBIAMO TROVATO NEMMENO LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA.
Solo debiti, distruzione e clientele.
La società' Ofanto Sviluppo non ha registri contabili e nemmeno bilanci approvati.
La distruzione delle strutture e degli impianti e' totale ed irreversibile.
Non resta che prenderne atto.
Il CDA non e' in grado nemmeno di provare a redigere un bilancio.
Insieme ai revisori ha proposto la messa in liquidazione, perche' altro non si puo' fare e perché la legge, in queste condizioni, lo impone.
Dunque, che liquidazione sia e la proporro' al Consiglio Comunale.
Non possiamo accumulare altri debiti a scapito della collettività.
E', tra l' altro, la messa in liquidazione consentira' al Comune di arrestare la emorragia di spese infruttuosa e di tentare di recuperare e forse salvare il salvabile, per attenuare il danno.
Poi arriva il demagogo massimo ed impartisce lezioni inutili.
Fatto doverosamente il possibile, non resta che sancire con la liquidazione il fallimento di chi ci ha preceduto
E proveremo ad andare a rimediare parzialmente agli immondi sprechi di destra e sinistra cittadina.
Le chiacchiere sterili le lasciamo alla inconcludente opposizione di sinistra.
Che nemmeno si chiede se, non sia a furia di chiacchiere sterili, che abbia perso ogni elezione a Cerignola negli ultimi anni.
Da Palazzo di Citta'
Cerignola 17 aprile 2016.
Il Sindaco