Vita di città
Cerignola: il Club Ultras 1984 al Monterisi per l’ultimo saluto a Gianfranco Ferraro
Lo “storico” Ultras ha sempre seguito l’Audace fino alla fine: la sua morte prematura uno shock per tutti
Cerignola - giovedì 16 giugno 2022
8.27
Era giovane, Gianfranco, aveva ancora tanto da dare e da vivere, con il suo entusiasmo, il sorriso, la generosità e le sue passioni, tra cui l'Audace Cerignola (è stato membro storico del Club Ultras 1984) e Vasco Rossi. Purtroppo la "bestia", il cancro, non gli ha lasciato scampo, impedendogli così di continuare a godere della sua splendida famiglia, degli amici e delle bellezze della vita.
Di fronte alla notizia della sua morte prematura, avvenuta nella notte di ieri, i social si sono riempiti di post e commenti che lo riguardavano. Tante le persone sgomente, basite, che avevano sperato in un epilogo diverso della malattia.
Qualche giorno fa un gruppo di Ultras gli aveva fatto visita cantandogli in coro "Gianfranco, uno di noi", ed il video-presente su Facebook-a guardarlo adesso, fa stringere il cuore in una morsa terribile.
Ieri, prima del funerale, un nutrito gruppo di tifosi dell'Audace Cerignola lo ha voluto salutare nel luogo in cui, tante volte, hanno condiviso con lui momenti felici e tristi: lo stadio Monterisi.
Proprio qui, anni fa, Gianfranco aveva portato la sua Antonella nel giorno del matrimonio, per suggellare il principio che si è sempre un Ultras, in tutti i momenti della vita.
Siamo convinti che lui continuerà a tifare nella curva Sud, ad incitare l'Audace con i cori e gli slogan che tanto amava, basterà chiudere gli occhi e sentirlo mentre canta felice.
Gianfranco lascia la moglie Antonella e le figlie, che ancora hanno bisogno dei suoi abbracci e del sostegno di un papà esemplare con lui.
Ci sono notizie che lasciano sgomenti anche il giornalista più esperto e distaccato.
Le parole che sono riuscita faticosamente a mettere insieme sono frutto della stima e dell'affetto che ho sempre nutrito per Gianfranco, Antonella e la sua famiglia.
Oggi Cerignola perde un altro giovane uomo, un cerignolano Doc che amava la sua città e che voleva continuare a farlo per tanto, tanto ancora.
Di fronte alla notizia della sua morte prematura, avvenuta nella notte di ieri, i social si sono riempiti di post e commenti che lo riguardavano. Tante le persone sgomente, basite, che avevano sperato in un epilogo diverso della malattia.
Qualche giorno fa un gruppo di Ultras gli aveva fatto visita cantandogli in coro "Gianfranco, uno di noi", ed il video-presente su Facebook-a guardarlo adesso, fa stringere il cuore in una morsa terribile.
Ieri, prima del funerale, un nutrito gruppo di tifosi dell'Audace Cerignola lo ha voluto salutare nel luogo in cui, tante volte, hanno condiviso con lui momenti felici e tristi: lo stadio Monterisi.
Proprio qui, anni fa, Gianfranco aveva portato la sua Antonella nel giorno del matrimonio, per suggellare il principio che si è sempre un Ultras, in tutti i momenti della vita.
Siamo convinti che lui continuerà a tifare nella curva Sud, ad incitare l'Audace con i cori e gli slogan che tanto amava, basterà chiudere gli occhi e sentirlo mentre canta felice.
Gianfranco lascia la moglie Antonella e le figlie, che ancora hanno bisogno dei suoi abbracci e del sostegno di un papà esemplare con lui.
Ci sono notizie che lasciano sgomenti anche il giornalista più esperto e distaccato.
Le parole che sono riuscita faticosamente a mettere insieme sono frutto della stima e dell'affetto che ho sempre nutrito per Gianfranco, Antonella e la sua famiglia.
Oggi Cerignola perde un altro giovane uomo, un cerignolano Doc che amava la sua città e che voleva continuare a farlo per tanto, tanto ancora.