
Vita di città
Cerignola, il circo acquatico e gli spettacoli con animali: l’appello di un’associazione locale
“Basta sfruttamento degli animali con il circo”: da “Amici di Balto” uno spunto di riflessione per tutti
Cerignola - martedì 7 giugno 2022
13.10
L'ennesimo circo è approdato a Cerignola, stavolta nella nuova location della Strada di San Marco. La nostra città, fa male constatarlo, è speso in controtendenza rispetto a ciò che accade nel resto dell'Italia, dove-ad esempio- il circo con esibizione dei animali è diventato uno svago poco praticato, anzi per lo più snobbato dalle giovani generazioni.
Per intenderci, sono sempre più i genitori che preferiscono portare altrove i propri figli per guardare da vicino gli animali, piuttosto che accompagnarli al circo.
Qualche giorno fa è arrivato il circo acquatico "Castellucci", con il suo "carico" di animali come foche, pinguini, pellicani e altri esemplari il cui habitat ideale non è certo quello in cui si registrano 40° all'ombra.
"Non è possibile pensare che con queste temperature proibitive gli animali acquatici possano resistere. Sicuramente, essendo abituati per natura a vivere altrove, stare in gabbia e affrontare lunghi viaggi da un luogo all'altro provoca loro disagio e smarrimento. Per non parlare del fatto che vengono costretti ad esibirsi, e questo- nel 2022- ora che è comunque è diffusa una maggiore consapevolezza e sensibilità verso gli animali e tutti gli esseri viventi- non è concepibile".
Laura Valentino, vice-presidente dell'associazione "Amici di Balto" di Cerignola, rompe così il silenzio su un argomento che, da sempre, suscita polemiche e riflessioni.
Più volte, negli ultimi anni, è stata annunciata l'approvazione di una legge che vieti il circo con esibizione degli animali. Ma una normativa sull'argomento non è ancora arrivata, seppure sollecitata da più parti (e non solo dalle associazioni animaliste).
La più recente legge di riferimento vigente oggi è la n. 175 del 22 Novembre 2017 intitolata "Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia". Nel testo in questione l'organo legislativo attribuisce al Governo la delega ad adottare uno o più decreti legislativi per riordinare (e modificare) la materia dello spettacolo e dell'esibizione di animali negli spettacoli circensi.
Siccome il Governo non ha esercitato il potere delegato nel termine previsto di 12 mesi, l'iter legislativo è tutto da rifare.
La Commissione Cultura del Senato, in data 15 Gennaio 2020, ha presentato un disegno di legge in cui propone l'abolizione dell'utilizzo di animali nei circhi. A tutt'oggi, però, non c'è ancora una norma che lo sancisca. Quindi, di fatto, gli animali vengono ancora utilizzati (e sfruttati) nei circhi per procurare divertimento agli spettatori.
In mancanza di concreti interventi legislativi, il nostro Paese resta quindi fermo sull'argomento alla vecchia legge n. 337 del 18 Marzo 1968.
"Qualcosa, però, sta cambiando, per fortuna. Ci sono tanti comuni italiani (tra cui anche Milano) che hanno adottato specifici regolamenti comunali che vietano gli spettacoli circensi in cui si utilizzano animali selvatici. Ci auspichiamo che anche Cerignola possa presto seguire l'esempio di questi comuni, e che non conceda più in futuro autorizzazioni per spettacoli circensi con animali", prosegue Valentino.
Ciò che manca è anche una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, che educhi i bambini sin da piccoli a non considerare gli animali come strumenti di spettacolarizzazione e divertimento.
"Quello che si fa agli animali nei circhi è innaturale, ed anche crudele. Anche se la tradizione circense italiana è molto forte, ci sono tanti modi per fare spettacolo senza utilizzare povere creature indifese. Basti pensare a Cirque du Soleil o altre realtà circensi che stanno prendendo piede in tutto il mondo, e che testimoniano un nuovo modo di concepire il divertimento legato al circo", conclude Laura Valentino.
Per intenderci, sono sempre più i genitori che preferiscono portare altrove i propri figli per guardare da vicino gli animali, piuttosto che accompagnarli al circo.
Qualche giorno fa è arrivato il circo acquatico "Castellucci", con il suo "carico" di animali come foche, pinguini, pellicani e altri esemplari il cui habitat ideale non è certo quello in cui si registrano 40° all'ombra.
"Non è possibile pensare che con queste temperature proibitive gli animali acquatici possano resistere. Sicuramente, essendo abituati per natura a vivere altrove, stare in gabbia e affrontare lunghi viaggi da un luogo all'altro provoca loro disagio e smarrimento. Per non parlare del fatto che vengono costretti ad esibirsi, e questo- nel 2022- ora che è comunque è diffusa una maggiore consapevolezza e sensibilità verso gli animali e tutti gli esseri viventi- non è concepibile".
Laura Valentino, vice-presidente dell'associazione "Amici di Balto" di Cerignola, rompe così il silenzio su un argomento che, da sempre, suscita polemiche e riflessioni.
Più volte, negli ultimi anni, è stata annunciata l'approvazione di una legge che vieti il circo con esibizione degli animali. Ma una normativa sull'argomento non è ancora arrivata, seppure sollecitata da più parti (e non solo dalle associazioni animaliste).
La più recente legge di riferimento vigente oggi è la n. 175 del 22 Novembre 2017 intitolata "Disposizioni in materia di spettacolo e deleghe al Governo per il riordino della materia". Nel testo in questione l'organo legislativo attribuisce al Governo la delega ad adottare uno o più decreti legislativi per riordinare (e modificare) la materia dello spettacolo e dell'esibizione di animali negli spettacoli circensi.
Siccome il Governo non ha esercitato il potere delegato nel termine previsto di 12 mesi, l'iter legislativo è tutto da rifare.
La Commissione Cultura del Senato, in data 15 Gennaio 2020, ha presentato un disegno di legge in cui propone l'abolizione dell'utilizzo di animali nei circhi. A tutt'oggi, però, non c'è ancora una norma che lo sancisca. Quindi, di fatto, gli animali vengono ancora utilizzati (e sfruttati) nei circhi per procurare divertimento agli spettatori.
In mancanza di concreti interventi legislativi, il nostro Paese resta quindi fermo sull'argomento alla vecchia legge n. 337 del 18 Marzo 1968.
"Qualcosa, però, sta cambiando, per fortuna. Ci sono tanti comuni italiani (tra cui anche Milano) che hanno adottato specifici regolamenti comunali che vietano gli spettacoli circensi in cui si utilizzano animali selvatici. Ci auspichiamo che anche Cerignola possa presto seguire l'esempio di questi comuni, e che non conceda più in futuro autorizzazioni per spettacoli circensi con animali", prosegue Valentino.
Ciò che manca è anche una campagna di sensibilizzazione nelle scuole, che educhi i bambini sin da piccoli a non considerare gli animali come strumenti di spettacolarizzazione e divertimento.
"Quello che si fa agli animali nei circhi è innaturale, ed anche crudele. Anche se la tradizione circense italiana è molto forte, ci sono tanti modi per fare spettacolo senza utilizzare povere creature indifese. Basti pensare a Cirque du Soleil o altre realtà circensi che stanno prendendo piede in tutto il mondo, e che testimoniano un nuovo modo di concepire il divertimento legato al circo", conclude Laura Valentino.