Cerignola e Grecia unite dalla Madonna di Ripalta
L'icona protettrice della città verrà donata alla comunità dell'isola di Kythnos
Cerignola - martedì 14 giugno 2022
12.23
Cerignola e Kythnos, Puglia e Grecia, unite nella devozione per la Madonna. La Madonna di Ripalta, protettrice di Cerignola e venerata presso la comunità pugliese di Torino trova la sua omologa nella Madonna del Canale, custodita nella cittadina di Kanala nell'isola di Kythnos, l'isola dell'arcipelago greco delle Cicladi nota fin dall'antichità per le sue acque termali. Le due icone sacre saranno protagoniste nel prossimo fine settimana del 18 e 19 giugno di una serie di iniziative promosse dall'associazione La Cicogna di Torino che sanciranno l'unione di Italia e Grecia in nome di comuni radici mediterranee legate all'iconografia sacra. L'appuntamento aprirà la Kythniale 2022, il programma culturale che animerà l'estate di Kythnos.
L'associazione La Cicogna donerà al Comune di Kythnos una copia dell'icona della Madonna di Ripalta benedetta il 29 maggio scorso durante una solenne funzione presso la Chiesa della Madonna della Pace in Torino. Il programma del weekend prevede il pellegrinaggio della delegazione italiana accompagnata da Don Luca Ramello a Panagia Kanala sabato 18 giugno alle 18.30 e un incontro di preghiera dei fedeli raccolti intorno alle due icone. Domenica 19 giugno alle 11.00, in piazza del Municipio a Chora, ci sarà la cerimonia di donazione al Comune di Kythnos dell'icona della Madonna di Ripalta alla presenza delle autorità locali e della delegazione italiana dell'Associazione La Cicogna di Torino.
Sempre domenica 19 presso il teatro di Driopida l'appuntamento vedrà il suo momento culmine con la serata di canti e balli eseguiti da tre importanti artisti italiani, i musicisti Simone Campa e Domenico Celiberti e la danzatrice Maristella Martella assieme a musicisti e danzatori locali. L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Regione Puglia nell'ambito del piano 2021 di interventi a favore dei pugliesi nel mondo e in collaborazione con il comune di Kythnos nell'ambito dell'iniziativa culturale kythniale.
Panaghia Canala (Madonna del canale)
Il quadro è una tempera su tavola, di dimensioni 173x80 cm. risalente al XIII secolo, di autore sconosciuto di bottega orientale con influenze cipriote. L'immagine raffigura la Vergine in trono con Bambino seduta su di un trono riccamente ornato con cuscino rosso. Indossa una tunica azzurra e un mafforion rosso cupo trapuntato in oro con stelle. Regge il Bambino con la destra. Gesù indossa una corta tunica di color rosso ruggine, con sottili decorazioni dorate e benedice con la mano destra mentre con la sinistra regge il rotulo. Gli angeli superiori sono occupati dalle figure di due angeli su nuvolette, di certo aggiunte a posteriori. Ai lati del capo della Vergine è visibile l'iscrizione ΜΗΡ ΘΟΥ.
L'associazione La Cicogna donerà al Comune di Kythnos una copia dell'icona della Madonna di Ripalta benedetta il 29 maggio scorso durante una solenne funzione presso la Chiesa della Madonna della Pace in Torino. Il programma del weekend prevede il pellegrinaggio della delegazione italiana accompagnata da Don Luca Ramello a Panagia Kanala sabato 18 giugno alle 18.30 e un incontro di preghiera dei fedeli raccolti intorno alle due icone. Domenica 19 giugno alle 11.00, in piazza del Municipio a Chora, ci sarà la cerimonia di donazione al Comune di Kythnos dell'icona della Madonna di Ripalta alla presenza delle autorità locali e della delegazione italiana dell'Associazione La Cicogna di Torino.
Sempre domenica 19 presso il teatro di Driopida l'appuntamento vedrà il suo momento culmine con la serata di canti e balli eseguiti da tre importanti artisti italiani, i musicisti Simone Campa e Domenico Celiberti e la danzatrice Maristella Martella assieme a musicisti e danzatori locali. L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della Regione Puglia nell'ambito del piano 2021 di interventi a favore dei pugliesi nel mondo e in collaborazione con il comune di Kythnos nell'ambito dell'iniziativa culturale kythniale.
Panaghia Canala (Madonna del canale)
Secondo la tradizione fu ritrovata miracolosamente da dei pescatori nel "canale" tra le isole Kythnos e Serifos, illuminandosi nella notte. Una volta tornati a terra trasportarono l'icona nel loro villaggio, Driopida, all'interno dell'isola, poi, secondo la tradizione, la Vergine Maria apparve nel sonno dei pescatori e indicò il luogo dove ora sorge la Chiesa di Kanala .È un esempio di arte post-bizantina ed è considerata un'opera del famoso sacerdote agiografo Emmanuel Skordilis di Creta. Si tratta di una grande immagine della Vergine che sorregge il Bambino, dimensioni 100x 80 cm. e risale al XVII sec. In questa immagine è raffigurata la figura pacata e dolce della Vergine Maria che tiene Cristo con la mano sinistra. Gesù si stringe tra le sue braccia, con il volto rivolto all'Arcangelo Gabriele. Gli arcangeli Gabriele e Michele sono raffigurati a sinistra e a destra.
L'icona è conservata nell'omonima Chiesa nell'insediamento di Kanala a Kythnos, che ha preso il nome dalla Vergine Maria. Il tempio originale era di terra e piccolo. Nel 1869 la chiesa originaria fu demolita e al suo posto ne fu ricostruita una nuova, che con l'aiuto degli abitanti si formò fino ad assumere la forma attuale. Emmanuel Skordilis è uno dei pittori più importanti delle Cicladi del XVII secolo, con un gran numero di opere realizzate. Originario di Creta dove visse fino alla sua età matura. Partì dopo la conquista di Chania da parte dei Turchi (1645) e si stabilì nelle Cicladi, dove dipinse icone e affreschi.
L'icona è conservata nell'omonima Chiesa nell'insediamento di Kanala a Kythnos, che ha preso il nome dalla Vergine Maria. Il tempio originale era di terra e piccolo. Nel 1869 la chiesa originaria fu demolita e al suo posto ne fu ricostruita una nuova, che con l'aiuto degli abitanti si formò fino ad assumere la forma attuale. Emmanuel Skordilis è uno dei pittori più importanti delle Cicladi del XVII secolo, con un gran numero di opere realizzate. Originario di Creta dove visse fino alla sua età matura. Partì dopo la conquista di Chania da parte dei Turchi (1645) e si stabilì nelle Cicladi, dove dipinse icone e affreschi.
Madonna di Ripalta
È la patrona della città di Cerignola in provincia di Foggia. Secondo la tradizione, l'icona, fatta venire dall'oriente da monaci basiliani, sarebbe stata, da questi, sottratta alla furia iconoclasta e, dato che il loro Monastero fu distrutto, nascosta in una caverna sulla riva alta dell'Ofanto (Ripa alta). La sacra effigie, di cui si era persa la memoria, sarebbe stata rinvenuta casualmente nel 1172 da alcuni briganti che, utilizzandola come tavola per battere il lardo, ne videro sgorgare del sangue. L'immagine fu contesa tra canosini e cerignolani e sarebbe stata per voler divino destinata a Cerignola. Fin qui la leggenda. Nel 1859 Papa Pio IX la proclamò Patrona di Cerignola.Il quadro è una tempera su tavola, di dimensioni 173x80 cm. risalente al XIII secolo, di autore sconosciuto di bottega orientale con influenze cipriote. L'immagine raffigura la Vergine in trono con Bambino seduta su di un trono riccamente ornato con cuscino rosso. Indossa una tunica azzurra e un mafforion rosso cupo trapuntato in oro con stelle. Regge il Bambino con la destra. Gesù indossa una corta tunica di color rosso ruggine, con sottili decorazioni dorate e benedice con la mano destra mentre con la sinistra regge il rotulo. Gli angeli superiori sono occupati dalle figure di due angeli su nuvolette, di certo aggiunte a posteriori. Ai lati del capo della Vergine è visibile l'iscrizione ΜΗΡ ΘΟΥ.