Cronaca
Cerignola: ancora nulla di fatto per la sicurezza all’Ospedale Tatarella
La solidarietà di Giorgione (UIL FPL FOGGIA) agli operatori sanitari vittime di nuovi atti vandalici
Cerignola - martedì 6 settembre 2022
10.23
Atti vandalici ai danni di mezzi del personale sanitario, perpetrati per tre giorni consecutivi e ai danni di altrettanti operatori sanitari.
Senza telecamere e senza sorveglianza, i malfattori hanno agito indisturbati, come sempre. Non si capisce se in modo mirato o se sia un caso, ma ad essere colpito è stato soprattutto il personale del reparto di Dialisi e Nefrologia.
Tre casi in tre giorni. Vetri spaccati alla macchina di un infermiere, L.A., stessa cosa successa l'indomani alla macchina del dott. Specchio e a seguire, il terzo giorno, stessa sorte capitata ad una giovane operatrice OSS di Foggia, in servizio presso l'Ospedale, che a fine giornata di lavoro si è trovata con questa "bella" sorpresa.
Certamente non sono state violenze dirette alla persona, ma allo stesso modo, lo sfregio perpetrato, rimane una violenza che entra prepotentemente a ledere la serenità del personale dell'ospedale.
Esprime solidarietà Luigi Giorgione (UIL FPL FOGGIA) agli operatori sanitari vittime di nuovi atti vandalici, denunciando che "ancora una volta chi agisce a tutela della salute dei cittadini è vittima di gesti balordi" e che "Il clima di intimidazione è crescente, e l'insicurezza è palpabile".
Gli impegni presi dall'amministrazione e dal Sindaco Bonito, suonano come una presa in giro, perché ad oggi nulla è stato fatto per elevare il grado di sicurezza del presidio.
All'epoca - ci riferisce un operatore sanitario- il Sindaco aveva fatto sapere che avrebbe trovato una cooperativa per il parcheggio ai visitatori e poi questi avrebbero dovuto estendere la sorveglianza anche al parcheggio dei dipendenti. Fino ad oggi non si è visto né l'uno, né l'altro".
Ci auguriamo che chi di dovere metta in atto tutte le misure necessarie per garantire l'incolumità e la serenità di tutto il personale sanitario", conclude Giorgione
Ed ancora l'amara constatazione di un altro infermiere che ricorda "Bonito si era interessato all'indomani di altri fatti di violenza ad assicurare un presidio di sorveglianza e sicurezza, ma sono rimaste solo parole".
Potrebbero essere installate delle telecamere di sorveglianza nel gabbiotto antistante l'ingresso dell'ospedale, la cui utilità, ad oggi, non è chiara a nessuno.
Senza telecamere e senza sorveglianza, i malfattori hanno agito indisturbati, come sempre. Non si capisce se in modo mirato o se sia un caso, ma ad essere colpito è stato soprattutto il personale del reparto di Dialisi e Nefrologia.
Tre casi in tre giorni. Vetri spaccati alla macchina di un infermiere, L.A., stessa cosa successa l'indomani alla macchina del dott. Specchio e a seguire, il terzo giorno, stessa sorte capitata ad una giovane operatrice OSS di Foggia, in servizio presso l'Ospedale, che a fine giornata di lavoro si è trovata con questa "bella" sorpresa.
Certamente non sono state violenze dirette alla persona, ma allo stesso modo, lo sfregio perpetrato, rimane una violenza che entra prepotentemente a ledere la serenità del personale dell'ospedale.
Esprime solidarietà Luigi Giorgione (UIL FPL FOGGIA) agli operatori sanitari vittime di nuovi atti vandalici, denunciando che "ancora una volta chi agisce a tutela della salute dei cittadini è vittima di gesti balordi" e che "Il clima di intimidazione è crescente, e l'insicurezza è palpabile".
Gli impegni presi dall'amministrazione e dal Sindaco Bonito, suonano come una presa in giro, perché ad oggi nulla è stato fatto per elevare il grado di sicurezza del presidio.
All'epoca - ci riferisce un operatore sanitario- il Sindaco aveva fatto sapere che avrebbe trovato una cooperativa per il parcheggio ai visitatori e poi questi avrebbero dovuto estendere la sorveglianza anche al parcheggio dei dipendenti. Fino ad oggi non si è visto né l'uno, né l'altro".
Ci auguriamo che chi di dovere metta in atto tutte le misure necessarie per garantire l'incolumità e la serenità di tutto il personale sanitario", conclude Giorgione
Ed ancora l'amara constatazione di un altro infermiere che ricorda "Bonito si era interessato all'indomani di altri fatti di violenza ad assicurare un presidio di sorveglianza e sicurezza, ma sono rimaste solo parole".
Potrebbero essere installate delle telecamere di sorveglianza nel gabbiotto antistante l'ingresso dell'ospedale, la cui utilità, ad oggi, non è chiara a nessuno.