Cronaca
Cerignola: 11 persone vicine al Clan "Di Tommaso" colpite da misure di custodia cautelare
Aggrediscono e minacciano di morte i carabinieri la notte di Natale. 11 persone vicine al Clan "Di Tommaso" colpite da misure di custodia cautelare
Cerignola - venerdì 19 gennaio 2018
11.29 Comunicato Stampa
Alle 02.30 della notte tra il 24 e 25 dicembre uu.ss., un equipaggio del Radiomobile dei Carabinieri di Cerignola è intervenuto presso il noto quartiere di San Samuele ove erano state segnalate persone in strada con musica ad alto volume. Al loro arrivo i militari sono stati accerchiati da numerosi residenti della zona che hanno posto in essere un atteggiamento minaccioso e non collaborativo. Al sopraggiungere di ulteriori pattuglie di rinforzo i più facinorosi hanno opposto fattiva resistenza minacciando di morte i militari.
Il gruppo di esagitati non solo non aveva ritenuto di cedere al buon senso, ma una buona parte di questi, aizzati dal noto pluripregiudicato DITOMMASO Stefano e dai suoi famigliari, oltre a ribadire le pesantissime minacce, anche apertamente di morte, aveva addirittura aggredito fisicamente gli operanti, venendo solo a fatica contenuta, senza troppo gravi conseguenze solo grazie alla professionalità e alla capacità di autocontrollo delle Forze schierate.
Non è stato possibile procedere al loro arresto in flagranza poiché datisi alla fuga, approfittando della confusione creatasi e della resistenza passiva di donne e bambini. Solo dopo il sopraggiungere di ulteriori rinforzi e con la collaborazione anche delle altre FF.PP. è stato possibile riportare la situazione alla calma.
Del grave fatto è quindi stata informata la Procura della Repubblica di Foggia che, acquisiti gli atti comprovanti le condotte poste in essere quella notte, ha richiesto all'Ufficio del Giudice per le indagini preliminari di intervenire nei confronti dei violenti agitatori.
Nelle prime ore della mattinata odierna, pertanto, il Comando Provinciale di Foggia con l'ausilio degli Squadroni Eliportati Cacciatori e del 6^ Nucleo Elicotteri di Bari, sono tornati nel quartiere di San Samuele questa volta per eseguire un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di undici persone, individuate come quelle maggiormente attive contro di loro quella notte.
L'ordinanza del G.I.P. di Foggia ha quindi portato al carcere di Foggia il già citato DITOMMASO Stefano, cl. '69, proprio per il suo ruolo di protagonista dei più gravi episodi, di fomentatore degli altrui animi e di pluripregiudicato per reati anche di mafia. E' evidente infatti che, visto il luogo di svolgimento e la qualità dei personaggi coinvolti, il fatto non può avere il significato di una qualsiasi condotta di resistenza alla P.G. occasionata dall'impeto di reagire ad un controllo malgradito, ma va interpretato alla luce dell'accreditamento del ruolo di potere delinquenziale guadagnato dal medesimo in quel territorio cittadino e di manifestazione visibile della sua capacità di opporsi alle Forze dell'Ordine per riaffermare la sua forza intimidatoria.
Per il minor spessore criminale sono, invece, stati ristretti agli arresti domiciliari RUSSO Michele, cl. '68, RUSSO Antonio, cl. '89, COTUGNO Michele, cl. '90, BIANCOLILLO Stefano Alberto, cl. '90, e DITOMMASO Pasquale, cl. '90, mentre altre cinque persone sono state sottoposte all'obbligo della presentazione quotidiana alla P.G..
Non è la prima volta che soggetti appartenenti al mondo delinquenziale cerignolano si oppongono con tali modalità al lavoro delle Forze di polizia. Già il 30 novembre u.s., la Compagnia di Cerignola ha eseguito un'Ordinanza cautelare nei confronti di 9 persone per il reato di resistenza e minaccia a P.U. commesso il precedente 15 novembre.
Comportamenti di questo tipo vanno assolutamente censurati perché sono l'espressione di una sfida a tutto lo Stato, in quel momento rappresentato dagli uomini e donne in divisa, e sono un oltraggio per tutta la Società civile e la gente onesta di questa bellissima terra che alcuni criminali si arrogano il diritto di rappresentare indegnamente. Lo Stato deve rapidamente reagire e anche questa volta l'ha fatto puntualmente, quando questa mattina i militari del Comando Provinciale di Foggia hanno fatto irruzione nel quartiere San Samuele, a conferma dei massimi livelli di attenzione che le Forze di polizia stanno in questo periodo ponendo sulla città di Cerignola.
Il gruppo di esagitati non solo non aveva ritenuto di cedere al buon senso, ma una buona parte di questi, aizzati dal noto pluripregiudicato DITOMMASO Stefano e dai suoi famigliari, oltre a ribadire le pesantissime minacce, anche apertamente di morte, aveva addirittura aggredito fisicamente gli operanti, venendo solo a fatica contenuta, senza troppo gravi conseguenze solo grazie alla professionalità e alla capacità di autocontrollo delle Forze schierate.
Non è stato possibile procedere al loro arresto in flagranza poiché datisi alla fuga, approfittando della confusione creatasi e della resistenza passiva di donne e bambini. Solo dopo il sopraggiungere di ulteriori rinforzi e con la collaborazione anche delle altre FF.PP. è stato possibile riportare la situazione alla calma.
Del grave fatto è quindi stata informata la Procura della Repubblica di Foggia che, acquisiti gli atti comprovanti le condotte poste in essere quella notte, ha richiesto all'Ufficio del Giudice per le indagini preliminari di intervenire nei confronti dei violenti agitatori.
Nelle prime ore della mattinata odierna, pertanto, il Comando Provinciale di Foggia con l'ausilio degli Squadroni Eliportati Cacciatori e del 6^ Nucleo Elicotteri di Bari, sono tornati nel quartiere di San Samuele questa volta per eseguire un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti di undici persone, individuate come quelle maggiormente attive contro di loro quella notte.
L'ordinanza del G.I.P. di Foggia ha quindi portato al carcere di Foggia il già citato DITOMMASO Stefano, cl. '69, proprio per il suo ruolo di protagonista dei più gravi episodi, di fomentatore degli altrui animi e di pluripregiudicato per reati anche di mafia. E' evidente infatti che, visto il luogo di svolgimento e la qualità dei personaggi coinvolti, il fatto non può avere il significato di una qualsiasi condotta di resistenza alla P.G. occasionata dall'impeto di reagire ad un controllo malgradito, ma va interpretato alla luce dell'accreditamento del ruolo di potere delinquenziale guadagnato dal medesimo in quel territorio cittadino e di manifestazione visibile della sua capacità di opporsi alle Forze dell'Ordine per riaffermare la sua forza intimidatoria.
Per il minor spessore criminale sono, invece, stati ristretti agli arresti domiciliari RUSSO Michele, cl. '68, RUSSO Antonio, cl. '89, COTUGNO Michele, cl. '90, BIANCOLILLO Stefano Alberto, cl. '90, e DITOMMASO Pasquale, cl. '90, mentre altre cinque persone sono state sottoposte all'obbligo della presentazione quotidiana alla P.G..
Non è la prima volta che soggetti appartenenti al mondo delinquenziale cerignolano si oppongono con tali modalità al lavoro delle Forze di polizia. Già il 30 novembre u.s., la Compagnia di Cerignola ha eseguito un'Ordinanza cautelare nei confronti di 9 persone per il reato di resistenza e minaccia a P.U. commesso il precedente 15 novembre.
Comportamenti di questo tipo vanno assolutamente censurati perché sono l'espressione di una sfida a tutto lo Stato, in quel momento rappresentato dagli uomini e donne in divisa, e sono un oltraggio per tutta la Società civile e la gente onesta di questa bellissima terra che alcuni criminali si arrogano il diritto di rappresentare indegnamente. Lo Stato deve rapidamente reagire e anche questa volta l'ha fatto puntualmente, quando questa mattina i militari del Comando Provinciale di Foggia hanno fatto irruzione nel quartiere San Samuele, a conferma dei massimi livelli di attenzione che le Forze di polizia stanno in questo periodo ponendo sulla città di Cerignola.