Territorio
Centro Trasfusionale del “Tatarella”, domani sarà sospeso il turno notturno
Una sospensione che pesa parecchio sulle attività chirurgiche di Pronto Soccorso, Chirurgia, Ginecologia ed Ostetricia, crea seri e gravi problemi sia ai medici che ai pazienti
Cerignola - martedì 14 luglio 2020
19.21
Il Centro Trasfusionale dell'ospedale "Tatarella" di Cerignola, a partire da domani, 15 luglio 2020, non garantirà più il turno notturno.
Un centro che non ha mai avuto vita facile, ci comunicano alcuni addetti ai lavori, vista la carenza di personale nonostante la sua fondamentale importanza in una struttura ospedaliera. Stando a quanto si apprende, nei mesi passati si è fatto più volte presente, mediante una moltitudine di missive inviate alla Direzione Generale dell'ASL Foggia e alla Direzione Sanitaria del "Tatarella", che le criticità relative alla carenza di personale sarebbero peggiorate nei mesi estivi dove occorre garantire turnazioni adeguate e reperibilità in un periodo in cui bisogna anche garantire il diritto alle ferie all'esiguo e stanco numero di dipendenti che nel Centro Trasfusionale opera.
Richieste alle quali non è mai stata data una risposta nonostante le turnazioni massacranti dei medici, dei tecnici e degli infermieri.
Sulla carta il Centro trasfusionale di Cerignola dovrebbe essere composto da 6 medici, 6 tecnici e 5 infermieri, all'atto pratico, invece, i medici sono 3, di cui solo uno di ruolo, i tecnici sono 5, di cui uno in congedo fino a settembre, una fa orario ridotto in quanto in maternità, uno che vive una situazione di salute molto precaria ed è invalido all'80% e due tecniche reperibili di cui una in ferie ed una che si sobbarca il lavoro di tutti.
Si sottolinea, però, che nella pianta dei tecnici esiste un posto vacante che spetterebbe ad una che dovrebbe essere stabilizzata ma, al momento, la ASL non procede in quanto non è stata ancora aggiornata la pianta organica che, addirittura, risulterebbe in esubero. A questo punto occorrerebbe capire come mai c'è carenza di tecnici a Cerignola, Manfredonia e San Severo.
Stando a voci indiscrete alcuni mesi fa, in attesa che si regolarizzassero le stabilizzazioni, fu fatta una manifestazione d'interesse volta ad arginare momentaneamente le criticità causate dalla carenza di tecnici, nessun esito, però, perché tale manifestazione d'interesse fu bloccata sul nascere.
Carenze di personale, turni massacranti, impossibilità di gestire adeguatamente il Centro Trasfusionale del "Tatarella" di Cerignola sono la causa della sospensione, negli orari notturni, del servizio indispensabile per il nosocomio ofantino. Una sospensione che pesa parecchio sulle attività chirurgiche di Pronto Soccorso, Chirurgia, Ginecologia ed Ostetricia, una sospensione che crea seri e gravi problemi sia ai medici del "Tatarella" che ai pazienti.
Si spera che in tempi immediati la Direzione Generale della ASL Foggia intervenga in modo risolutivo per garantire la continuità del servizio.
Un centro che non ha mai avuto vita facile, ci comunicano alcuni addetti ai lavori, vista la carenza di personale nonostante la sua fondamentale importanza in una struttura ospedaliera. Stando a quanto si apprende, nei mesi passati si è fatto più volte presente, mediante una moltitudine di missive inviate alla Direzione Generale dell'ASL Foggia e alla Direzione Sanitaria del "Tatarella", che le criticità relative alla carenza di personale sarebbero peggiorate nei mesi estivi dove occorre garantire turnazioni adeguate e reperibilità in un periodo in cui bisogna anche garantire il diritto alle ferie all'esiguo e stanco numero di dipendenti che nel Centro Trasfusionale opera.
Richieste alle quali non è mai stata data una risposta nonostante le turnazioni massacranti dei medici, dei tecnici e degli infermieri.
Sulla carta il Centro trasfusionale di Cerignola dovrebbe essere composto da 6 medici, 6 tecnici e 5 infermieri, all'atto pratico, invece, i medici sono 3, di cui solo uno di ruolo, i tecnici sono 5, di cui uno in congedo fino a settembre, una fa orario ridotto in quanto in maternità, uno che vive una situazione di salute molto precaria ed è invalido all'80% e due tecniche reperibili di cui una in ferie ed una che si sobbarca il lavoro di tutti.
Si sottolinea, però, che nella pianta dei tecnici esiste un posto vacante che spetterebbe ad una che dovrebbe essere stabilizzata ma, al momento, la ASL non procede in quanto non è stata ancora aggiornata la pianta organica che, addirittura, risulterebbe in esubero. A questo punto occorrerebbe capire come mai c'è carenza di tecnici a Cerignola, Manfredonia e San Severo.
Stando a voci indiscrete alcuni mesi fa, in attesa che si regolarizzassero le stabilizzazioni, fu fatta una manifestazione d'interesse volta ad arginare momentaneamente le criticità causate dalla carenza di tecnici, nessun esito, però, perché tale manifestazione d'interesse fu bloccata sul nascere.
Carenze di personale, turni massacranti, impossibilità di gestire adeguatamente il Centro Trasfusionale del "Tatarella" di Cerignola sono la causa della sospensione, negli orari notturni, del servizio indispensabile per il nosocomio ofantino. Una sospensione che pesa parecchio sulle attività chirurgiche di Pronto Soccorso, Chirurgia, Ginecologia ed Ostetricia, una sospensione che crea seri e gravi problemi sia ai medici del "Tatarella" che ai pazienti.
Si spera che in tempi immediati la Direzione Generale della ASL Foggia intervenga in modo risolutivo per garantire la continuità del servizio.