Cento passi, recensione del film sulla vita di Peppino Impastato
La proiezione si inserisce in un percorso di educazione alla legalità per le scuole di Cerignola
Cerignola - lunedì 2 maggio 2016
12.00
Cento è numero piccolo o un numero grande? Albert Einstein risponderebbe: dipende. Obiettivamente però cento passi non sono molti e questa è la distanza che separa la casa di Peppino Impastato da quella di zio Tano "Seduto "Badalamenti, sì perché uno dei più agguerriti oppositori della mafia veniva da una famiglia mafiosa, un po' come uno dei più accaniti fan della povertà, San Francesco, veniva da una famiglia ricca, entrambi motivo di disperazione per i rispettivi padri.
Se ognuno di noi si prendesse la briga di contare cento passi in tutte le direzioni da casa sua probabilmente si ritroverebbe davanti al macellaio, l'edicola, la farmacia, la casa di qualche vicino ma se quella fosse la casa di un malavitoso quanti avrebbero il coraggio di ammetterlo? Nell'epoca in cui le processioni vengono fatte deviare per passare davanti la casa del boss locale, molti fingono che queste abitazioni non esistano.
A Cinisi invece Peppino Impastato non ha avuto paura di dire come stavano le cose, non ha avuto paura di denunciare che la mafia abitava solo a cento passi da casa sua. Si è messo contro tutti, famiglia, amici e Stato, ma ha detto la verità.
La proiezione del film si inserisce nell'ambito del progetto "La legalità fa scuola", un percorso per gli studenti delle scuole superiori che la cooperativa sociale AlterEco con l'associazione Oltrebabele e la Cooperativa sociale "Pietra di Scarto" hanno iniziato per sensibilizzare gli studenti al tema della legalità e del contrasto alla mafia.
Azzeccata la scelta di questo film, meglio iniziare dal principio. Dicono gli psicologi che il primo passo per superare un problema è quello di riconoscerlo. Dunque iniziamo a dire come stanno le cose, iniziamo ad ammettere che l'illegalità non vive necessariamente lontano da noi ma forse solo a cento passi. Peppino Impastato è stato uno dei tanti martiri della mafia, la consolazione della madre al funerale fu che gli amici a Peppino non l'avevano dimenticato.
La guerra all'illegalità non si vincerà forse in un giorno o non basterà un film a convertire molte coscienze ma non dimenticare è già un ottimo inizio. In matematica esiste un paradosso noto come il paradosso di Achille e la tartaruga che recita grossomodo così: se Achille "piè veloce" e una tartaruga fanno una corsa e la tartaruga parte in anticipo, anche se Achille è più veloce non raggiungerà mai la tartaruga.
Si tratta certo di un paradosso, nella pratica Achille vince, ma conti alla mano la tesi risulta vera e siccome la matematica non è un'opinione, ci dobbiamo credere. Per vincere la mafia basta partire un po' in anticipo, stare sempre qualche passo avanti, magari cento. E in questo caso ci perdoni Einstein ma cento è un numero enorme.
Se ognuno di noi si prendesse la briga di contare cento passi in tutte le direzioni da casa sua probabilmente si ritroverebbe davanti al macellaio, l'edicola, la farmacia, la casa di qualche vicino ma se quella fosse la casa di un malavitoso quanti avrebbero il coraggio di ammetterlo? Nell'epoca in cui le processioni vengono fatte deviare per passare davanti la casa del boss locale, molti fingono che queste abitazioni non esistano.
A Cinisi invece Peppino Impastato non ha avuto paura di dire come stavano le cose, non ha avuto paura di denunciare che la mafia abitava solo a cento passi da casa sua. Si è messo contro tutti, famiglia, amici e Stato, ma ha detto la verità.
La proiezione del film si inserisce nell'ambito del progetto "La legalità fa scuola", un percorso per gli studenti delle scuole superiori che la cooperativa sociale AlterEco con l'associazione Oltrebabele e la Cooperativa sociale "Pietra di Scarto" hanno iniziato per sensibilizzare gli studenti al tema della legalità e del contrasto alla mafia.
Azzeccata la scelta di questo film, meglio iniziare dal principio. Dicono gli psicologi che il primo passo per superare un problema è quello di riconoscerlo. Dunque iniziamo a dire come stanno le cose, iniziamo ad ammettere che l'illegalità non vive necessariamente lontano da noi ma forse solo a cento passi. Peppino Impastato è stato uno dei tanti martiri della mafia, la consolazione della madre al funerale fu che gli amici a Peppino non l'avevano dimenticato.
La guerra all'illegalità non si vincerà forse in un giorno o non basterà un film a convertire molte coscienze ma non dimenticare è già un ottimo inizio. In matematica esiste un paradosso noto come il paradosso di Achille e la tartaruga che recita grossomodo così: se Achille "piè veloce" e una tartaruga fanno una corsa e la tartaruga parte in anticipo, anche se Achille è più veloce non raggiungerà mai la tartaruga.
Si tratta certo di un paradosso, nella pratica Achille vince, ma conti alla mano la tesi risulta vera e siccome la matematica non è un'opinione, ci dobbiamo credere. Per vincere la mafia basta partire un po' in anticipo, stare sempre qualche passo avanti, magari cento. E in questo caso ci perdoni Einstein ma cento è un numero enorme.