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Centisti 2022: è la volta di Giuseppe Macchia
Dal Liceo Scientifico A. Einstein, a briglia sciolta
Cerignola - domenica 21 agosto 2022
18.00
"Cento! Hai preso 100! Con o senza o lode?" In queste parole è raccolto lo stupore delle persone che mi conoscono, che mi sono state vicine in questi cinque anni e che mi continueranno, spero, a sostenere anche in futuro, anche se quel 100 non dovesse fruttare come molti immaginano"
Comincia proprio così la sua presentazione e va via via crescendo come un fiume in piena…
In che modo e con quanta fatica è stato raggiunto quel traguardo?
Di sicuro il fattore più importante, se non si vuol dimenticare la vita sociale, è la costanza: ogni giorno bisogna studiare la giusta quantità di nozioni per preservare anche solo un po' di tempo libero per scherzare e divertirsi con amici e parenti e, perché no, anche da soli. Da ricordare sempre che "prima viene il dovere e poi il piacere" se si vogliono perseguire i propri sogni.
Insegnamenti inculcatimi da una persona ben più esperta di me, mia nonna, prima studente e poi insegnante di scuola elementare, hanno contribuito in parte al raggiungimento di quel voto.
Come hai vissuto lo studio durante il lockdown e poi durante la Dad?
Un anno scolastico frequentato interamente da casa durante il quale l'attenzione, l'amicizia, l'umanità di ognuno di noi sono stati messi a dura prova. Probabilmente una lezione di vita che ha permesso a molti, me compreso, di cambiare strada e di cercare se pur in parte di migliorare la propria vita. Adesso voglio vivere al meglio.
Il tuo cambiare strada cosa ti ha portato a considerare?
Nel corso degli anni i miei obbiettivi sono cambiati, sono migliorati. Ho fatto una selezione di tutto ciò che potesse piacermi e che potesse stimolarmi. Infatti, inizialmente ero orientato su un lavoro d'ufficio, avrei voluto fare il notaio, avere il mio studio dove ritirarmi come un eremita. Avevo un'idea sbagliata, contorta forse anche a causa di film e pettegolezzi. Ero sedentario (stesse persone con cui parlavo, stessi luoghi dove andare, stessa routine) e avrei voluto esserlo anche in futuro.
Cosa è cambiato?
Provando quella sensazione di vivere "incarcerato" dietro le stesse mura per due mesi e poi per ancora per 8 mesi le mie prospettive si sono capovolte. Non voglio essere sedentario. Voglio mettermi alla prova, voglio competere, voglio mostrare chi sono. Non mi serve essere il migliore, l'importante è mettersi in gioco.
A quel punto mi sono chiesto se lavorando in modo statico, non stimolando il mio intelletto avrei potuto essere felice. La risposta è semplice: no!
E quindi, cosa hai fatto?
Allora ho acceso il mio bel computer ed ho cercato le lauree che possono darti possibilità lavorative anche all'estero e tre sono saltate subito ai miei occhi: Medicina e Chirurgia; Ingegneria Biomedica; Ingegneria Informatica. In un modo o nell'altro l'apparato di discipline scientifiche studiate mi serviranno ancora una volta.
Quale di queste Facoltà sceglierai?
Per il momento sono costretto a sceglierne una, ma l'indomani vorrei conseguirne un'altra. Qualsiasi ambito dovessi scegliere spero di proseguire gli studi senza mai voltarmi indietro, senza rimorsi per inserirmi al più presto nel mondo del lavoro.
Dove ti vedi nel futuro, lavorativamente parlando?
Il mio sogno sarebbe poter lavorare all'estero spostandosi di tanto sulla cartina geografica per poter provare nuove esperienze e sempre per soddisfare la famosa "volontà di vivere", da interpretare contrariamente a quanto teorizzava Schopenhauer. Per il momento basta sognare!
Mi aspettano 5 anni di studio "matto e disperatissimo" durante i quali, dopo aver svolto il mio dovere, l'unico sollievo saranno le vecchie e le nuove amicizie, i viaggi fatti qua e là alla scoperta di nuovi luoghi, nuovi paesi nei quali un giorno magari poter andare a vivere e la musica.
Che posto ha la musica nella tua vita?
Ascoltare musica è un privilegio, indossare le auricolari per staccare i piedi da terra e immaginare dove sarò fra cinque anni oppure per rivivere un ricordo legato ad una canzone in particolare.
La musica mi accompagna sempre, dalla mattina quando mi alzo e scendo per passeggiare, alla sera prima di andare a dormire, e non nascondo che ne ho abusato anche durante lo studio: svolgere gli esercizi di matematica, di disegno tecnico, di fisica ascoltando la musica pop e riuscendo nella risoluzione di essi è gratificante. Però prossimamente non potrò più farlo considerando la difficoltà nelle discipline che affronterò. Parte dei divertimenti verranno meno per dare spazio alla concentrazione.
Facendo un passo un po' più in là nel tuo domani e guardandoti indietro, cosa ti mancherà?
Penso che tutto ciò che ho vissuto post-pandemia mi mancherà: il mio paese, la mia casa, i miei amici, uscire il giovedì sera per incontrarsi in piazza o uscire il sabato sera, anche solo per chiacchierare, mi mancherà la mia aula, mi mancheranno i professori e le bravate fatte con i miei compagni, però so che è ora di andare avanti, è ora di cambiare, anzi di migliorare.
E guardando avanti?
Nuove esperienze plasmano le persone e le fanno crescere, le fanno migliorare e spero un giorno di poter tornare a "casa" come un uomo migliore, laureato, con numerosi viaggi alle spalle per rincontrare vecchie amicizie ricordando quelle famose bravate per poi ripartire alla volta di nuove scoperte.
Ah...e comunque, centista con lode. Sarà presente alla premiazione di Ripartoda100, sabato 3 Settembre in Piazza Mercadante.
Comincia proprio così la sua presentazione e va via via crescendo come un fiume in piena…
In che modo e con quanta fatica è stato raggiunto quel traguardo?
Di sicuro il fattore più importante, se non si vuol dimenticare la vita sociale, è la costanza: ogni giorno bisogna studiare la giusta quantità di nozioni per preservare anche solo un po' di tempo libero per scherzare e divertirsi con amici e parenti e, perché no, anche da soli. Da ricordare sempre che "prima viene il dovere e poi il piacere" se si vogliono perseguire i propri sogni.
Insegnamenti inculcatimi da una persona ben più esperta di me, mia nonna, prima studente e poi insegnante di scuola elementare, hanno contribuito in parte al raggiungimento di quel voto.
Come hai vissuto lo studio durante il lockdown e poi durante la Dad?
Un anno scolastico frequentato interamente da casa durante il quale l'attenzione, l'amicizia, l'umanità di ognuno di noi sono stati messi a dura prova. Probabilmente una lezione di vita che ha permesso a molti, me compreso, di cambiare strada e di cercare se pur in parte di migliorare la propria vita. Adesso voglio vivere al meglio.
Il tuo cambiare strada cosa ti ha portato a considerare?
Nel corso degli anni i miei obbiettivi sono cambiati, sono migliorati. Ho fatto una selezione di tutto ciò che potesse piacermi e che potesse stimolarmi. Infatti, inizialmente ero orientato su un lavoro d'ufficio, avrei voluto fare il notaio, avere il mio studio dove ritirarmi come un eremita. Avevo un'idea sbagliata, contorta forse anche a causa di film e pettegolezzi. Ero sedentario (stesse persone con cui parlavo, stessi luoghi dove andare, stessa routine) e avrei voluto esserlo anche in futuro.
Cosa è cambiato?
Provando quella sensazione di vivere "incarcerato" dietro le stesse mura per due mesi e poi per ancora per 8 mesi le mie prospettive si sono capovolte. Non voglio essere sedentario. Voglio mettermi alla prova, voglio competere, voglio mostrare chi sono. Non mi serve essere il migliore, l'importante è mettersi in gioco.
A quel punto mi sono chiesto se lavorando in modo statico, non stimolando il mio intelletto avrei potuto essere felice. La risposta è semplice: no!
E quindi, cosa hai fatto?
Allora ho acceso il mio bel computer ed ho cercato le lauree che possono darti possibilità lavorative anche all'estero e tre sono saltate subito ai miei occhi: Medicina e Chirurgia; Ingegneria Biomedica; Ingegneria Informatica. In un modo o nell'altro l'apparato di discipline scientifiche studiate mi serviranno ancora una volta.
Quale di queste Facoltà sceglierai?
Per il momento sono costretto a sceglierne una, ma l'indomani vorrei conseguirne un'altra. Qualsiasi ambito dovessi scegliere spero di proseguire gli studi senza mai voltarmi indietro, senza rimorsi per inserirmi al più presto nel mondo del lavoro.
Dove ti vedi nel futuro, lavorativamente parlando?
Il mio sogno sarebbe poter lavorare all'estero spostandosi di tanto sulla cartina geografica per poter provare nuove esperienze e sempre per soddisfare la famosa "volontà di vivere", da interpretare contrariamente a quanto teorizzava Schopenhauer. Per il momento basta sognare!
Mi aspettano 5 anni di studio "matto e disperatissimo" durante i quali, dopo aver svolto il mio dovere, l'unico sollievo saranno le vecchie e le nuove amicizie, i viaggi fatti qua e là alla scoperta di nuovi luoghi, nuovi paesi nei quali un giorno magari poter andare a vivere e la musica.
Che posto ha la musica nella tua vita?
Ascoltare musica è un privilegio, indossare le auricolari per staccare i piedi da terra e immaginare dove sarò fra cinque anni oppure per rivivere un ricordo legato ad una canzone in particolare.
La musica mi accompagna sempre, dalla mattina quando mi alzo e scendo per passeggiare, alla sera prima di andare a dormire, e non nascondo che ne ho abusato anche durante lo studio: svolgere gli esercizi di matematica, di disegno tecnico, di fisica ascoltando la musica pop e riuscendo nella risoluzione di essi è gratificante. Però prossimamente non potrò più farlo considerando la difficoltà nelle discipline che affronterò. Parte dei divertimenti verranno meno per dare spazio alla concentrazione.
Facendo un passo un po' più in là nel tuo domani e guardandoti indietro, cosa ti mancherà?
Penso che tutto ciò che ho vissuto post-pandemia mi mancherà: il mio paese, la mia casa, i miei amici, uscire il giovedì sera per incontrarsi in piazza o uscire il sabato sera, anche solo per chiacchierare, mi mancherà la mia aula, mi mancheranno i professori e le bravate fatte con i miei compagni, però so che è ora di andare avanti, è ora di cambiare, anzi di migliorare.
E guardando avanti?
Nuove esperienze plasmano le persone e le fanno crescere, le fanno migliorare e spero un giorno di poter tornare a "casa" come un uomo migliore, laureato, con numerosi viaggi alle spalle per rincontrare vecchie amicizie ricordando quelle famose bravate per poi ripartire alla volta di nuove scoperte.
Ah...e comunque, centista con lode. Sarà presente alla premiazione di Ripartoda100, sabato 3 Settembre in Piazza Mercadante.