Attualità
Cena di Natale, in Puglia tre ore ai fornelli per la preparazione della cena in famiglia
Crescono le persone che si rivolgono alle mense, a Cerignola una gara di solidarietà offre un tetto ad un anziano che vive in auto
Cerignola - sabato 25 dicembre 2021
10.08
Sarà stata anche la preoccupazione per la diffusione della nuova variante Omicron del Covid-19 fatto sta che, secondo un sondaggio dell'istituto IXE commissionato da Coldiretti, oltre nove pugliesi su dieci per trascorrere la Vigilia di Natale hanno scelto la tradizionale cena in famiglia con i parenti e gli amici più intimi. Per la preparazione del banchetto meno del dieci per cento dei pugliesi ha utilizzato l'asporto, mentre per chi si è messo ai fornelli l'allestimento ha richiesto quasi tre ore.
Nel menù non sono mancati il tradizionale spumante e panettone, con una leggera preferenza per quest'ultimo rispetto al pandoro. Ma le tavole della regione sono state imbandite soprattutto con i prodotti dell'enogastronomia locale, come le rape stufate, i panzerotti fritti con mozzarella e pomodoro, il pesce di mare crudo con il gambero rosso di Gallipoli e le ostriche di Manfredonia e, dulcis in fundo, le immancabili cartellate con vincotto o miele.
Le festività non hanno cancellato però le difficoltà di tanta gente nel mettere assieme un pasto, costretta a rivolgersi alle mense delle organizzazioni di carità. Per fortuna anche in tempo di festa non è mancata la solidarietà dei pugliesi a dare un conforto agli oltre 200mila poveri cresciuti in Puglia per le conseguenze della crisi economica legata al Covid.
Un caso emblematico si è verificato a Cerignola dove un uomo di ottant'anni costretto a vivere in auto, grazie alla solidarietà di tanti concittadini e alla disponibilità del direttore Roberto Merafina che gli ha offerto ospitalità gratuita, per tutte le festività natalizie potrà alloggiare presso l'Hotel Quadrifoglio.
Nel menù non sono mancati il tradizionale spumante e panettone, con una leggera preferenza per quest'ultimo rispetto al pandoro. Ma le tavole della regione sono state imbandite soprattutto con i prodotti dell'enogastronomia locale, come le rape stufate, i panzerotti fritti con mozzarella e pomodoro, il pesce di mare crudo con il gambero rosso di Gallipoli e le ostriche di Manfredonia e, dulcis in fundo, le immancabili cartellate con vincotto o miele.
Le festività non hanno cancellato però le difficoltà di tanta gente nel mettere assieme un pasto, costretta a rivolgersi alle mense delle organizzazioni di carità. Per fortuna anche in tempo di festa non è mancata la solidarietà dei pugliesi a dare un conforto agli oltre 200mila poveri cresciuti in Puglia per le conseguenze della crisi economica legata al Covid.
Un caso emblematico si è verificato a Cerignola dove un uomo di ottant'anni costretto a vivere in auto, grazie alla solidarietà di tanti concittadini e alla disponibilità del direttore Roberto Merafina che gli ha offerto ospitalità gratuita, per tutte le festività natalizie potrà alloggiare presso l'Hotel Quadrifoglio.