Territorio
CAV “Titina Cioffi”, lo spostamento in via Recanati è lavoro della giunta Metta
Pezzano: “L’idea di riutilizzare un bene confiscato alla mafia per meglio collocare il Centro Antiviolenza è farina di quell’ex Amministrazione sciolta per mafia, alla precedente Amministrazione appartiene anche il lavoro svolto per intercettare il relativo finanziamento regionale per la riqualifica
Cerignola - martedì 9 marzo 2021
17.39
"Fa piacere constatare che per la dottoressa Sabato iniziative promosse e avviate dalla precedente amministrazione comunale non siano disonorevoli per la sua persona, al contrario: devo ritenere, infatti, siano state considerate di massimo pregio al punto da finalizzarle e portarsi personalmente alla loro inaugurazione".
Spiega Rino Pezzano, già vicesindaco di Cerignola durante i quattro anni di amministrazione targata Franco Metta, dopo poche ore dell'inaugurazione del nuovo Centro Antiviolenza "Titina Cioffi" .
"E' il caso della nuova sede del Centro Antiviolenza "Titina Cioffi", ieri inaugurata con tutti gli onori che si convengono alla presenza della Commissaria comunale e di rappresentanti delle Forze dell'Ordine. In qualità di ex amministratore e, nel caso di specie, di ex titolare dell'assessorato alle Politiche Sociali sotto il quale quel CAV nasce, cresce e inizia a lavorare sul territorio dell'Ambito, non posso che compiacermene".
Il Centro Antiviolenza "Titina Cioffi" fu aperto ed inaugurato, presso i locali dell'ex Ospedale " Tommaso Russo", il 20 settembre 2016 dall'Assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano. Lo spostamento nella nuova sede di via Recanati 52 a Cerignola, in un locale confiscato alla mafia, fu programmato, progettato e presentato per il finanziamento regionale dall'Assessorato alle Politiche Sociali e dell'Amministrazione Metta.
"Giova ricordare – sottolinea Pezzano - che l'idea di riutilizzare un bene confiscato alla mafia per meglio collocare il Centro Antiviolenza è farina proprio di quell'ex Amministrazione sciolta per mafia (che paradosso!) che la dott.ssa Sabato ripudia, e che alla precedente Amministrazione appartiene anche il lavoro svolto per intercettare il relativo finanziamento regionale per la riqualificazione dei locali di via Recanati. Un impegno, evidentemente, quello che profondemmo all'epoca talmente pregevole politicamente e regolare amministrativamente da esser stato portato avanti dalla Commissaria, concretizzato e oggi idealmente finanche firmato. Certo, correttezza istituzionale avrebbe voluto che alla precedente amministrazione venisse riconosciuto quantomeno il merito di averlo immaginato, avviato e finanziato quel progetto. Ma deduco che sarebbe inconcepibile per la Commissaria giudicare positivamente un atto della passata amministrazione di Franco Metta. Più politicamente corretto smarcarsene a prescindere, appropriandosi silenziosamente di quanto fatto da noi sperando che la città abbia memoria corta. Uno strabismo politico particolarmente sorprendente, bisogna ammetterlo, perché delle due l'una: o la passata amministrazione è da bocciare in tout court, politicamente, moralmente e amministrativamente, e pertanto è tutto da rifare come ci hanno voluto far credere, o forse così 'brutti, sporchi e cattivi' in fondo non lo eravamo. Ma questo è meglio che non si dica. Ma, poi, meglio per chi?"
Spiega Rino Pezzano, già vicesindaco di Cerignola durante i quattro anni di amministrazione targata Franco Metta, dopo poche ore dell'inaugurazione del nuovo Centro Antiviolenza "Titina Cioffi" .
"E' il caso della nuova sede del Centro Antiviolenza "Titina Cioffi", ieri inaugurata con tutti gli onori che si convengono alla presenza della Commissaria comunale e di rappresentanti delle Forze dell'Ordine. In qualità di ex amministratore e, nel caso di specie, di ex titolare dell'assessorato alle Politiche Sociali sotto il quale quel CAV nasce, cresce e inizia a lavorare sul territorio dell'Ambito, non posso che compiacermene".
Il Centro Antiviolenza "Titina Cioffi" fu aperto ed inaugurato, presso i locali dell'ex Ospedale " Tommaso Russo", il 20 settembre 2016 dall'Assessore alle Politiche Sociali Rino Pezzano. Lo spostamento nella nuova sede di via Recanati 52 a Cerignola, in un locale confiscato alla mafia, fu programmato, progettato e presentato per il finanziamento regionale dall'Assessorato alle Politiche Sociali e dell'Amministrazione Metta.
"Giova ricordare – sottolinea Pezzano - che l'idea di riutilizzare un bene confiscato alla mafia per meglio collocare il Centro Antiviolenza è farina proprio di quell'ex Amministrazione sciolta per mafia (che paradosso!) che la dott.ssa Sabato ripudia, e che alla precedente Amministrazione appartiene anche il lavoro svolto per intercettare il relativo finanziamento regionale per la riqualificazione dei locali di via Recanati. Un impegno, evidentemente, quello che profondemmo all'epoca talmente pregevole politicamente e regolare amministrativamente da esser stato portato avanti dalla Commissaria, concretizzato e oggi idealmente finanche firmato. Certo, correttezza istituzionale avrebbe voluto che alla precedente amministrazione venisse riconosciuto quantomeno il merito di averlo immaginato, avviato e finanziato quel progetto. Ma deduco che sarebbe inconcepibile per la Commissaria giudicare positivamente un atto della passata amministrazione di Franco Metta. Più politicamente corretto smarcarsene a prescindere, appropriandosi silenziosamente di quanto fatto da noi sperando che la città abbia memoria corta. Uno strabismo politico particolarmente sorprendente, bisogna ammetterlo, perché delle due l'una: o la passata amministrazione è da bocciare in tout court, politicamente, moralmente e amministrativamente, e pertanto è tutto da rifare come ci hanno voluto far credere, o forse così 'brutti, sporchi e cattivi' in fondo non lo eravamo. Ma questo è meglio che non si dica. Ma, poi, meglio per chi?"