Attualità
Cassa integrazione, in Puglia sono state lavorate il 3% delle domande
Su 32.238 domande ad oggi ne sono state lavorate solo 1081. Vengono a galla i problemi di uno Stato che da circa 30 anni non investe in personale
Cerignola - sabato 18 aprile 2020
18.41
La Cassa Integrazione e altre misure sono state previste già dal Decreto dell'1 marzo al fine di fronteggiare l'emergenza epidemiologica COVID.19, altre misure saranno in arrivo con il nuovo Decreto anti-Coronavirus.
Nella nostra regione le domande di Cassa Integrazione in Deroga, stando all'ultimo aggiornamento del 17 aprile, sono 32.238 per un importo pari ad € 135.801.773,10.
Stando ai dati trasmessi dall' Assessorato Regionale alla Formazione e Lavoro – Politiche per il Lavoro, le domande suddivise per provincia sono le seguenti:
Le domande, una volta inoltrate dai Consulenti del Lavoro e dai sindacati al portale "Sintesi", devono essere accettate, controllate, lavorate. Stando ai dati riportati sul portale Sintesi – CIGD Emergenza Coronavirus risulta, dalle Determine Dirigenziali, che delle 32.238 domande inoltrate, dall'8 marzo ad oggi, sono state autorizzate al trattamento solo 1081 (369 l'8 aprile, 356 il 9 aprile, 564 il 14 aprile, 517 il 16 aprile).
Ad oggi, quindi, solo il 3% delle domande ha avuto un esito.
Questo il risultato di anni e anni di tagli sulle assunzioni dei dipendenti pubblici, personale in pensione mai rimpiazzato con nuove assunzioni, riduzione del numero dei lavoratori e dimezzamento delle piante organiche nei pubblici uffici.
Oggi a lavorare quelle pratiche sono i pochi dipendenti pubblici degli uffici sottodimensionati, i pochi che dovranno fare il doppio, se non il triplo, del loro lavoro al fine di velocizzare pratiche che mai hanno avuto una deburocratizzazione, decantata ai quattro venti in più occasioni ma mai messa in pratica.
Vengono a galla, quindi, i problemi di uno stato che da circa 30 anni non ha fatto altro che produrre norme su norme, leggi su leggi, burocrazia su burocrazia senza investire in personale, senza rispettare le piante organiche, uno stato che ha pensato a motori potenti senza chiavi per accenderli, controlli esasperati senza controllori, uffici enormi senza impiegati all'interno.
Si investono quasi 136 milioni di euro per la Cassa Integrazione in Deroga nella consapevolezza che, quasi sicuramente, le pratiche saranno smaltite a settembre, nella speranza che l'emergenza sia terminata. Ma fino a settembre i cassaintegrati cosa e come mangeranno? Le aziende come potranno sopravvivere?
Il Presidente Conte informava che prima di Pasqua sarebbero arrivati i soldi… bene, il problema è quando la gente li prenderà!
Nella nostra regione le domande di Cassa Integrazione in Deroga, stando all'ultimo aggiornamento del 17 aprile, sono 32.238 per un importo pari ad € 135.801.773,10.
Stando ai dati trasmessi dall' Assessorato Regionale alla Formazione e Lavoro – Politiche per il Lavoro, le domande suddivise per provincia sono le seguenti:
PROVINCIA | NUMERO DOMANDE | NUMEROLAVORATORI INTERESSATI | NUMERO ORE RICHIESTE | IMPORTO CIGD |
BA | 11.394 | 36.861 | 6.185.420 | € 50.101.902,00 |
BR | 3.167 | 8.789 | 1.584.128 | € 12.831.436,80 |
BT | 2.813 | 7.826 | 1.352.871 | € 10.958.255,10 |
FG | 4.326 | 15.543 | 2.244.503 | € 18.180.474,30 |
LE | 6.507 | 27.450 | 3.317.452 | € 26.871.361,20 |
TA | 4.031 | 14.525 | 2.081.277 | € 6.858.343,70 |
TOTALI | 32.238 | 110.994 | 16.765.651 | € 135.801.773,10 |
Le domande, una volta inoltrate dai Consulenti del Lavoro e dai sindacati al portale "Sintesi", devono essere accettate, controllate, lavorate. Stando ai dati riportati sul portale Sintesi – CIGD Emergenza Coronavirus risulta, dalle Determine Dirigenziali, che delle 32.238 domande inoltrate, dall'8 marzo ad oggi, sono state autorizzate al trattamento solo 1081 (369 l'8 aprile, 356 il 9 aprile, 564 il 14 aprile, 517 il 16 aprile).
Ad oggi, quindi, solo il 3% delle domande ha avuto un esito.
Questo il risultato di anni e anni di tagli sulle assunzioni dei dipendenti pubblici, personale in pensione mai rimpiazzato con nuove assunzioni, riduzione del numero dei lavoratori e dimezzamento delle piante organiche nei pubblici uffici.
Oggi a lavorare quelle pratiche sono i pochi dipendenti pubblici degli uffici sottodimensionati, i pochi che dovranno fare il doppio, se non il triplo, del loro lavoro al fine di velocizzare pratiche che mai hanno avuto una deburocratizzazione, decantata ai quattro venti in più occasioni ma mai messa in pratica.
Vengono a galla, quindi, i problemi di uno stato che da circa 30 anni non ha fatto altro che produrre norme su norme, leggi su leggi, burocrazia su burocrazia senza investire in personale, senza rispettare le piante organiche, uno stato che ha pensato a motori potenti senza chiavi per accenderli, controlli esasperati senza controllori, uffici enormi senza impiegati all'interno.
Si investono quasi 136 milioni di euro per la Cassa Integrazione in Deroga nella consapevolezza che, quasi sicuramente, le pratiche saranno smaltite a settembre, nella speranza che l'emergenza sia terminata. Ma fino a settembre i cassaintegrati cosa e come mangeranno? Le aziende come potranno sopravvivere?
Il Presidente Conte informava che prima di Pasqua sarebbero arrivati i soldi… bene, il problema è quando la gente li prenderà!