Territorio
Caso mensa, la replica di Cirulli: "Non ho ricevuto alcuna diffida"
Il giornalista smentisce e attacca la Lepore
Cerignola - martedì 1 dicembre 2015
12.51
Non si è fatta attendere la risposta di Michele Cirulli, giornalista de L'Attacco, alla voce diffusa stamattina da Loredana Lepore, capo gruppo consiliare de Il Cambiamento, che aveva diffuso a mezzo stampa la notizia di una diffida presentata dalla ditta Ladisa, incaricata dal comune per il servizio mensa scolastica, nei suoi confronti.
"Né io, né il direttore del giornale, abbiamo finora ricevuto alcuna diffida" racconta in esclusiva a cerignolaviva.it, "anzi vorremmo capire a quali articoli si faccia riferimento circa la diffusione di notizie equivoche e non veritiere, visto che si continua a minare a Cerignola la libertà di stampa".
Sulla necessità di informare i cittadini su una vicenda infuocata, spiega che "domani sarà pubblicata al contrario proprio un'intervista all'azienda Ladisa, tra l'altro svolta solo tramite uno scambio di mail, come da loro richiesto appositamente", prosegue il giornalista cerignolano.
Cirulli nutre infine alcuni dubbi sulle dichiarazioni della stessa Lepore: "E' quanto meno curioso notare che una consigliere comunale funga da addetto stampa per un'azienda privata, basandosi esclusivamente su una conversazione personale senza verificarne l'autenticità".
"Né io, né il direttore del giornale, abbiamo finora ricevuto alcuna diffida" racconta in esclusiva a cerignolaviva.it, "anzi vorremmo capire a quali articoli si faccia riferimento circa la diffusione di notizie equivoche e non veritiere, visto che si continua a minare a Cerignola la libertà di stampa".
Sulla necessità di informare i cittadini su una vicenda infuocata, spiega che "domani sarà pubblicata al contrario proprio un'intervista all'azienda Ladisa, tra l'altro svolta solo tramite uno scambio di mail, come da loro richiesto appositamente", prosegue il giornalista cerignolano.
Cirulli nutre infine alcuni dubbi sulle dichiarazioni della stessa Lepore: "E' quanto meno curioso notare che una consigliere comunale funga da addetto stampa per un'azienda privata, basandosi esclusivamente su una conversazione personale senza verificarne l'autenticità".