Territorio
Case di cura, i sindacati chiedono controlli a tappeto
CGIL CISL UIL FOGGIA: “Indispensabili controlli a tappeto nelle case di cura, di riposo e nelle residenze sanitarie per anziani di Capitanata”
Puglia - martedì 7 aprile 2020
11.57 Comunicato Stampa
"I dati sui contagi nella casa di riposo per anziani "Sacro Cuore" di Torremaggiore sono l'ennesima dimostrazione che la situazione è seria e che i controlli con i tamponi COVID-19 vanno effettuati a tappeto in tutte le case di cura e di riposo del territorio, a tutela dell'utenza e degli operatori che lì lavorano e che rischiano di essere a loro volta soggetti involontari di ulteriore diffusione del contagio". È questo il senso della richiesta che, Maurizio Carmeno, Carla Costantino e Gianni Ricci, Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL FOGGIA rivolgono al Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.
"Purtroppo è mancata una regia a livello provinciale e di conseguenza le azioni sul versante socio sanitario e assistenziale sono frutto di iniziative unilaterali non coordinate. La ASL procede ad un piano di riorganizzazione delle strutture sanitarie senza un confronto con le organizzazioni sindacali mentre è in discussione la salute dei lavoratori. I sindaci chiamati ad attuare misure importanti di protezione sociale alle prese con criteri farraginosi e problematiche amministrative. Siamo preoccupati per quel che accade e quanto ancora potrebbe accadere se non si interviene presto e con fermezza. Per tutta una serie di concause, a partire dalla scarsità e dai ritardi nella distribuzione dei dispositivi di protezione, queste strutture sono oggi il vero anello debole della catena degli interventi di contenimento del Coronavirus. Ragion per cui, se vogliamo pensare di fermare la diffusione del Covid-19 in tempi ragionevoli, è qui che dobbiamo intervenire prima di tutto", spiegano Carmeno, Costantino e Ricci.
"Nel ribadire l'assoluta necessità di dotare tutto il personale dei dispositivi di di sicurezza individuali e rispettare quanto previsto dal Protocollo sulla sicurezza, auspichiamo che si proceda immediatamente ad effettuare i tamponi nelle strutture sanitarie in questione, in modo da definire una mappatura il più possibile dettagliata e, eventualmente, ridefinire le misure restrittive e di contenimento nei comuni e nei territori limitrofi", concludono i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL FOGGIA.
"Purtroppo è mancata una regia a livello provinciale e di conseguenza le azioni sul versante socio sanitario e assistenziale sono frutto di iniziative unilaterali non coordinate. La ASL procede ad un piano di riorganizzazione delle strutture sanitarie senza un confronto con le organizzazioni sindacali mentre è in discussione la salute dei lavoratori. I sindaci chiamati ad attuare misure importanti di protezione sociale alle prese con criteri farraginosi e problematiche amministrative. Siamo preoccupati per quel che accade e quanto ancora potrebbe accadere se non si interviene presto e con fermezza. Per tutta una serie di concause, a partire dalla scarsità e dai ritardi nella distribuzione dei dispositivi di protezione, queste strutture sono oggi il vero anello debole della catena degli interventi di contenimento del Coronavirus. Ragion per cui, se vogliamo pensare di fermare la diffusione del Covid-19 in tempi ragionevoli, è qui che dobbiamo intervenire prima di tutto", spiegano Carmeno, Costantino e Ricci.
"Nel ribadire l'assoluta necessità di dotare tutto il personale dei dispositivi di di sicurezza individuali e rispettare quanto previsto dal Protocollo sulla sicurezza, auspichiamo che si proceda immediatamente ad effettuare i tamponi nelle strutture sanitarie in questione, in modo da definire una mappatura il più possibile dettagliata e, eventualmente, ridefinire le misure restrittive e di contenimento nei comuni e nei territori limitrofi", concludono i Segretari Generali di CGIL, CISL e UIL FOGGIA.