Casarella (FI) , sull'operazione FDO altra uscita discutibile
"La prima impressione che ho avuto ascoltando l'intervista del comandante Francesco Delvino è che sia criptica, interlocutoria ed a tratti intempestiva"
Cerignola - venerdì 13 maggio 2016
11.47 Comunicato Stampa
CERIGNOLA - "La prima impressione che ho avuto ascoltando l'intervista del comandante Francesco Delvino è che sia criptica, interlocutoria ed a tratti intempestiva". Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Gianvito Casarella, commenta così la puntata di mercoledì del programma di TeleBlu, "L'altra campana", dove Delvino aveva puntualizzato, in relazione alla domanda sulla recente operazione delle Forza dell'Ordine, di non amare le operazioni "di marketing", privilegiando altresì "una programmazione di interventi".
L'ESTERNAZIONE SOCIAL DEL SINDACO | "Questa intervista giunge dopo la presa di distanze social del sindaco Franco Metta - riprende Casarella - che ha dichiarato di non aver mai sollecitato o richiesto alcun intervento di Forze dell'Ordine, affrettandosi a dichiarare la propria estraneità. Se solo pochi mesi ci si era beati dell'operazione anticontraffazione a Piazza 10 Fontane, non capisco come mai il 30 aprile il sindaco abbia lanciato questo messaggio spiacevole ai cerignolani, che attendono anche da lui gocce di sicurezza". Sull'operazione del 30 aprile, poi, Casarella nutre qualche dubbio: "Se un'operazione congiunta di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza viene svolta senza Vigili e con cani, mi viene il sospetto che l'operazione non fosse propriamente mirata a verificare gli scontrini. E non credo di aver immaginato solo io questa interpretazione. A maggior ragione, inopportuno quel messaggio, troppo vicino alla solidarietà. E un sindacato di Polizia ha stigmatizzato l'atteggiamento del sindaco".
TRA SANATORIA E PIANO COMMERCIO | Se il post del sindaco risultò inopportuno, alla stessa stregua può essere valutato l'intervento del Comandante. "Anche perché - aggiunge Casarella - è stato minuziosamente infarcito di eleganti semplificazioni linguistiche ma non sostanziali. Se dobbiamo parlare di abusivismo, e non di altro, allora occorre precisare che la regolarizzazione di quanti pur hanno voglia e chiedono di farlo non può avvenire andando semplicemente a trovare sindaco o chi per lui. Se i venditori attualmente abusivi intendono chiedere una sanatoria, questa non esiste. E Delvino lo sa bene che postazioni fisse ulteriori, se previste dal Piano commercio (di cui nulla si sa e c'è un'interrogazione ad hoc di Forza Italia) vanno messe a bando tra gli interessati e non assegnate su richiesta, come si dice per farla breve. Deve insomma cessare l'atteggiamento del 'sistema le carte e poi aggiustiamo tutto'".
ORGANICO VIGILI CARENTE | Delvino nell'intervista parla anche di carenza di organico dei Vigili urbani. "Verissimo - ammette Casarella - ma va detto che nel 2011 è stato bandito un concorso che ha finito per impiegare entro la fine del 2013 ben 23 nuovi Vigili urbani dei 36 attualmente in Forza, anche se poi 7 hanno sfruttato l'occasione della mobilità interna per passare, legittimamente, ad altro incarico comunale, andando a rimpinguare settori comunque con pari e dannose carenze. E senza altre possibilità concorsuali all'orizzonte".
VICINI A CHI FA LE COSE PERBENE | Su una cosa Casarella concorda con Delvino: "Il sentimento di legalità è un fatto culturale che alberga in ciascuno. A maggior ragione occorre che le istituzioni diano segnali di sicurezza a chi è in regola, a chi già fa le cose perbene. Dire che è meglio non sanzionare nell'attesa che si sistemino le carte finisce per tradursi in un demagogico invito all'illegalità a chi già fa mille sacrifici per stare in regola. Dall'intervista nel concreto non è emersa la linea dell'amministrazione. Ma, come ha annunciato lo stesso Delvino, forse dovremo attendere il report a San Sebastiano".
L'ESTERNAZIONE SOCIAL DEL SINDACO | "Questa intervista giunge dopo la presa di distanze social del sindaco Franco Metta - riprende Casarella - che ha dichiarato di non aver mai sollecitato o richiesto alcun intervento di Forze dell'Ordine, affrettandosi a dichiarare la propria estraneità. Se solo pochi mesi ci si era beati dell'operazione anticontraffazione a Piazza 10 Fontane, non capisco come mai il 30 aprile il sindaco abbia lanciato questo messaggio spiacevole ai cerignolani, che attendono anche da lui gocce di sicurezza". Sull'operazione del 30 aprile, poi, Casarella nutre qualche dubbio: "Se un'operazione congiunta di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza viene svolta senza Vigili e con cani, mi viene il sospetto che l'operazione non fosse propriamente mirata a verificare gli scontrini. E non credo di aver immaginato solo io questa interpretazione. A maggior ragione, inopportuno quel messaggio, troppo vicino alla solidarietà. E un sindacato di Polizia ha stigmatizzato l'atteggiamento del sindaco".
TRA SANATORIA E PIANO COMMERCIO | Se il post del sindaco risultò inopportuno, alla stessa stregua può essere valutato l'intervento del Comandante. "Anche perché - aggiunge Casarella - è stato minuziosamente infarcito di eleganti semplificazioni linguistiche ma non sostanziali. Se dobbiamo parlare di abusivismo, e non di altro, allora occorre precisare che la regolarizzazione di quanti pur hanno voglia e chiedono di farlo non può avvenire andando semplicemente a trovare sindaco o chi per lui. Se i venditori attualmente abusivi intendono chiedere una sanatoria, questa non esiste. E Delvino lo sa bene che postazioni fisse ulteriori, se previste dal Piano commercio (di cui nulla si sa e c'è un'interrogazione ad hoc di Forza Italia) vanno messe a bando tra gli interessati e non assegnate su richiesta, come si dice per farla breve. Deve insomma cessare l'atteggiamento del 'sistema le carte e poi aggiustiamo tutto'".
ORGANICO VIGILI CARENTE | Delvino nell'intervista parla anche di carenza di organico dei Vigili urbani. "Verissimo - ammette Casarella - ma va detto che nel 2011 è stato bandito un concorso che ha finito per impiegare entro la fine del 2013 ben 23 nuovi Vigili urbani dei 36 attualmente in Forza, anche se poi 7 hanno sfruttato l'occasione della mobilità interna per passare, legittimamente, ad altro incarico comunale, andando a rimpinguare settori comunque con pari e dannose carenze. E senza altre possibilità concorsuali all'orizzonte".
VICINI A CHI FA LE COSE PERBENE | Su una cosa Casarella concorda con Delvino: "Il sentimento di legalità è un fatto culturale che alberga in ciascuno. A maggior ragione occorre che le istituzioni diano segnali di sicurezza a chi è in regola, a chi già fa le cose perbene. Dire che è meglio non sanzionare nell'attesa che si sistemino le carte finisce per tradursi in un demagogico invito all'illegalità a chi già fa mille sacrifici per stare in regola. Dall'intervista nel concreto non è emersa la linea dell'amministrazione. Ma, come ha annunciato lo stesso Delvino, forse dovremo attendere il report a San Sebastiano".