Carlo Dercole risponde a Francesco Bonito
Bonito: “Il Comune di Cerignola non ha uuna lira, è in dissesto finanziario”. Dercole: “Nulla di più falso, il 2020 chiude il rendiconto di gestione con un fondo cassa di oltre 14 milioni di euro”
Cerignola - mercoledì 7 luglio 2021
15.48
Alle amministrative del 2021 per le elezioni del sindaco e dei consiglieri comunali non ancora è stata fissata una data, sappiamo solo che si voterà tra la metà di settembre e la metà di ottobre, non ancora è stato ufficializzato il nome del candidato sindaco del centrodestra ma, pur non essendo entrati nel vivo della campagna elettorale, si iniziano ad affrontare temi politici piuttosto importanti caratterizzati dal "botta e risposta" tra le parti politiche.
Nella serata di giovedì 1 luglio si è tenuto il primo comizio di Francesco Bonito, candidato sindaco del PD sostenuto da "Articolo 1", "Italia in Comune", e "Senso Civico per Cerignola" , un momento pubblico in cui l'ex parlamentare ha incontrato la città per spiegare le ragioni che lo hanno indotto a candidarsi alla carica di sindaco. Parole pesanti contro i competitor, in particolar modo contro Francesco Metta e Tommaso Sgarro, accuse e affermazioni in cui si è sottolineato il dissesto finanziario cui verte il comune di Cerignola:
"Non c'é una lira. Tra i tanti regali che ci ha fatto Franco Metta c'è il dissesto del Comune. Metta deve essere ricordato come il sindaco della Tari raddoppiata, della Cerignola sporca, il sindaco dello sfregio consumato ai danni della scuola agraria".
Alle dichiarazioni di Bonito la prima risposta politica arriva da Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport della giunta Metta, fondatore della lista "Cerignola è adesso" che sosterrà Franco Metta.
«I cerignolani possono stare tranquilli – ha affermato Dercole in un post facebook pubblicato questa mattina - Negli ultimi giorni è girata una notizia in merito alla situazione finanziaria del Comune di Cerignola.
"Non c'è una lira" è stato dichiarato.
Nulla di meno dei soliti slogan da campagna elettorale che vogliono fare leva sulla "paura" dei cittadini.
Fortunatamente viviamo nell'era della trasparenza o, come disse Turati, della PA come "casa di vetro", ed è tutto libero, accessibile e fruibile.
Il Comune di Cerignola gode di ottima salute finanziaria. Il 2020 chiude il rendiconto di gestione con un fondo cassa di oltre 14 milioni di euro, pertanto ancora con capacità di indebitamento. Ulteriore dato a tale conforto è il pagamento di fatture per oltre 26 milioni su 30 milioni.
Basta consultare i dati del Ministero e la documentazione disponibile sul sito del comune per controllare tali numeri.
Mi aspettavo un livello più alto del dibattito, data anche la caratura di alcuni dei pretendenti alla carica di Sindaco, invece, fino ad ora, solo falsità accompagnate da una buona dose di egocentrismo».
Nella serata di giovedì 1 luglio si è tenuto il primo comizio di Francesco Bonito, candidato sindaco del PD sostenuto da "Articolo 1", "Italia in Comune", e "Senso Civico per Cerignola" , un momento pubblico in cui l'ex parlamentare ha incontrato la città per spiegare le ragioni che lo hanno indotto a candidarsi alla carica di sindaco. Parole pesanti contro i competitor, in particolar modo contro Francesco Metta e Tommaso Sgarro, accuse e affermazioni in cui si è sottolineato il dissesto finanziario cui verte il comune di Cerignola:
"Non c'é una lira. Tra i tanti regali che ci ha fatto Franco Metta c'è il dissesto del Comune. Metta deve essere ricordato come il sindaco della Tari raddoppiata, della Cerignola sporca, il sindaco dello sfregio consumato ai danni della scuola agraria".
Alle dichiarazioni di Bonito la prima risposta politica arriva da Carlo Dercole, già Assessore alle Politiche Giovanili e Sport della giunta Metta, fondatore della lista "Cerignola è adesso" che sosterrà Franco Metta.
«I cerignolani possono stare tranquilli – ha affermato Dercole in un post facebook pubblicato questa mattina - Negli ultimi giorni è girata una notizia in merito alla situazione finanziaria del Comune di Cerignola.
"Non c'è una lira" è stato dichiarato.
Nulla di meno dei soliti slogan da campagna elettorale che vogliono fare leva sulla "paura" dei cittadini.
Fortunatamente viviamo nell'era della trasparenza o, come disse Turati, della PA come "casa di vetro", ed è tutto libero, accessibile e fruibile.
Il Comune di Cerignola gode di ottima salute finanziaria. Il 2020 chiude il rendiconto di gestione con un fondo cassa di oltre 14 milioni di euro, pertanto ancora con capacità di indebitamento. Ulteriore dato a tale conforto è il pagamento di fatture per oltre 26 milioni su 30 milioni.
Basta consultare i dati del Ministero e la documentazione disponibile sul sito del comune per controllare tali numeri.
Mi aspettavo un livello più alto del dibattito, data anche la caratura di alcuni dei pretendenti alla carica di Sindaco, invece, fino ad ora, solo falsità accompagnate da una buona dose di egocentrismo».