"Caporalato? E' un problema atavico nel nostro territorio"
L'associazione Noi Altri da anni favorisce l'integrazione di immigrati
5 Reali Siti - lunedì 31 agosto 2015
19.52
All'ingresso della sede è ben stampato l'articolo 1 della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, che riconosce uguali dignità e diritti tra tutti gli esseri umani.
L'associazione di promozione sociale "Noi Altri" si batte da anni nell'accogliere e aiutare i tanti immigrati presenti nel territorio dei Cinque Reali Siti, offrendo loro anche una semplice pacca sulla spalla. E sull'emergenza caporalato, di cui si parla in questa estate soprattutto a livello nazionale, i volontari hanno le idee chiare: "E' un problema che purtroppo esiste nelle nostre campagne da troppo tempo, e per troppo tempo è stato nascosto".
Loro ci parlano quotidianamente coi braccianti agricoli, che si sfogano e raccontano i loro drammi: "Sono sottopagati e costretti a lavorare in condizioni assurde: qualcuno prova a denunciare questi soprusi, ma tanti altri preferiscono stare in silenzio altrimenti rischierebbero di essere licenziati".
Eppure l'impegno del mondo del volontariato non manca: "In modo particolare è la Caritas provinciale a raccogliere le denunce e qualche piccolo passo in avanti è stato fatto, ma bisogna capire che il caporalato esiste sempre e non riguarda solo la raccolta di pomodori".
In tal senso Foggia ospiterà venerdì prossimo presso l'auditorium Santa Chiara un interessante convegno intitolato "La filiera (non) etica: dai campi agli ipermercati", con l'obiettivo di sensibilizzare sempre più l'opinione pubblica a un piaga del nostro tessuto sociale.
L'associazione di promozione sociale "Noi Altri" si batte da anni nell'accogliere e aiutare i tanti immigrati presenti nel territorio dei Cinque Reali Siti, offrendo loro anche una semplice pacca sulla spalla. E sull'emergenza caporalato, di cui si parla in questa estate soprattutto a livello nazionale, i volontari hanno le idee chiare: "E' un problema che purtroppo esiste nelle nostre campagne da troppo tempo, e per troppo tempo è stato nascosto".
Loro ci parlano quotidianamente coi braccianti agricoli, che si sfogano e raccontano i loro drammi: "Sono sottopagati e costretti a lavorare in condizioni assurde: qualcuno prova a denunciare questi soprusi, ma tanti altri preferiscono stare in silenzio altrimenti rischierebbero di essere licenziati".
Eppure l'impegno del mondo del volontariato non manca: "In modo particolare è la Caritas provinciale a raccogliere le denunce e qualche piccolo passo in avanti è stato fatto, ma bisogna capire che il caporalato esiste sempre e non riguarda solo la raccolta di pomodori".
In tal senso Foggia ospiterà venerdì prossimo presso l'auditorium Santa Chiara un interessante convegno intitolato "La filiera (non) etica: dai campi agli ipermercati", con l'obiettivo di sensibilizzare sempre più l'opinione pubblica a un piaga del nostro tessuto sociale.