Territorio
Capitanata a rischio esodo di massa: 12 mila giovani andranno altrove entro il 2030
Le previsioni demografiche della provincia di Foggia sono a dir poco preoccupanti
Puglia - lunedì 8 agosto 2022
14.51
Si fa presto a dire che i giovani sono il futuro della società, se poi non si creano i presupposti e le condizioni affinchè possano realizzarsi professionalmente e non solo, nel proprio territorio di origine. Il futuro per i giovani che abitano in Capitanata è decisamente fosco. Di recente l'Istat e il Sole 24 Ore hanno pubblicato alcune proiezioni demografiche riguardanti tutte le province italiane al 2030.
Stando alle previsioni che concernono la provincia di Foggia, tra circa otto anni potrebbero mancare ben 33.407 individui, di età compresa tra i 15 e i 64 anni. In pratica, la Capitanata dovrà fare a meno di circa 33 mila persone in età lavorativa.
Si tratta di una crisi demografica che accentuerà ancora di più il divario con le regioni del Centro-Nord, riportando all'attenzione fenomeni ormai in ascesa, come la scarsa natalità e una desertificazione progressiva di alcuni territori della provincia di Foggia, che già adesso risultano popolati solo da anziani.
E' un processo in atto che però è cominciato una ventina di anni fa: la situazione si fa sempre più preoccupante in alcuni paesi dislocati sul Gargano e sui Monti Dauni.
I giovani più qualificati emigreranno alla ricerca di occasioni lavorative e di una migliore qualità di vita. La politica cosa può fare? Tanto. Non è possibile, né tantomeno giusto, che vi siano paesi della Capitanata che rischiano di scomparire e che invece si sia costretti, nel 2022, ad emigrare ancora una volta nelle città e metropoli sia italiane che europee.
Bisognerebbe ripensare ad un modello economico che rimetta al centro le piccole medie imprese e le realtà di provincia che stentano a decollare.
In Puglia ci sono Sindaci virtuosi che promuovono il ritorno alla vita nei borghi. Uno di questi è Gianfilippo Mignogna, primo cittadino di Biccari (Fg).
"Abbiamo favorito un lavoro di promozione di case a basso costo attraverso un portale specifico, abbiamo diffuso e promosso il progetto "Case ad 1 euro" direttamente con la CCN, ricevendo oltre ventimila e-mail di contatto di persone interessate all'acquisto di case. Il prezzo è infatti assai conveniente, perché non superano i venti-trenta mila euro. L'incentivazione più importante è quella di poter contare sull'aiuto concreto di persone del posto, come ad esempio il responsabile del progetto, il geometra Angelo Pierro.
Lui prende in carico l'ospite, lo accoglie, gli fa vivere delle esperienze legate al nostro territorio, gli fa vedere le case che possono fare al caso suo, lo ospita per qualche giorno, calandolo così nella realtà quotidiana del paese. La differenza non è economica, ma relazionale. Ci siamo resi conto che gli stranieri non sono alla ricerca di un business immobiliare, ma piuttosto di una vita nuova, hanno fame di esperienze nuove e relazioni autentiche", ha dichiarato in una recente intervista.
Solo un radicale cambio di tendenze e di vedute potrà invertire la rotta. A noi l'onere, se vogliamo salvare il futuro della nostra bella terra.
Stando alle previsioni che concernono la provincia di Foggia, tra circa otto anni potrebbero mancare ben 33.407 individui, di età compresa tra i 15 e i 64 anni. In pratica, la Capitanata dovrà fare a meno di circa 33 mila persone in età lavorativa.
Si tratta di una crisi demografica che accentuerà ancora di più il divario con le regioni del Centro-Nord, riportando all'attenzione fenomeni ormai in ascesa, come la scarsa natalità e una desertificazione progressiva di alcuni territori della provincia di Foggia, che già adesso risultano popolati solo da anziani.
E' un processo in atto che però è cominciato una ventina di anni fa: la situazione si fa sempre più preoccupante in alcuni paesi dislocati sul Gargano e sui Monti Dauni.
I giovani più qualificati emigreranno alla ricerca di occasioni lavorative e di una migliore qualità di vita. La politica cosa può fare? Tanto. Non è possibile, né tantomeno giusto, che vi siano paesi della Capitanata che rischiano di scomparire e che invece si sia costretti, nel 2022, ad emigrare ancora una volta nelle città e metropoli sia italiane che europee.
Bisognerebbe ripensare ad un modello economico che rimetta al centro le piccole medie imprese e le realtà di provincia che stentano a decollare.
In Puglia ci sono Sindaci virtuosi che promuovono il ritorno alla vita nei borghi. Uno di questi è Gianfilippo Mignogna, primo cittadino di Biccari (Fg).
"Abbiamo favorito un lavoro di promozione di case a basso costo attraverso un portale specifico, abbiamo diffuso e promosso il progetto "Case ad 1 euro" direttamente con la CCN, ricevendo oltre ventimila e-mail di contatto di persone interessate all'acquisto di case. Il prezzo è infatti assai conveniente, perché non superano i venti-trenta mila euro. L'incentivazione più importante è quella di poter contare sull'aiuto concreto di persone del posto, come ad esempio il responsabile del progetto, il geometra Angelo Pierro.
Lui prende in carico l'ospite, lo accoglie, gli fa vivere delle esperienze legate al nostro territorio, gli fa vedere le case che possono fare al caso suo, lo ospita per qualche giorno, calandolo così nella realtà quotidiana del paese. La differenza non è economica, ma relazionale. Ci siamo resi conto che gli stranieri non sono alla ricerca di un business immobiliare, ma piuttosto di una vita nuova, hanno fame di esperienze nuove e relazioni autentiche", ha dichiarato in una recente intervista.
Solo un radicale cambio di tendenze e di vedute potrà invertire la rotta. A noi l'onere, se vogliamo salvare il futuro della nostra bella terra.