Vita di città
Cani e bambini: Nannarella & Ludovica, storia di una grande amicizia
di Cristiana Lenoci
Cerignola - giovedì 27 agosto 2015
15.10
L'interazione uomo-animale, come quella tra cani e bambini, è alla base della pet-therapy, una terapia "dolce" che può essere impiegata su pazienti affetti da varie patologie per migliorare il loro approccio alla malattia e la partecipazione al processo di guarigione attraverso il coinvolgimento emotivo con un animale. In molti ospedali italiani la pet-therapy è una realtà consolidata: gli effetti terapeutici del contatto tra uomo e animale sono stati constatati e avvalorati dalla scienza.
Anche per chi non è ammalato, prendersi cura di un animale aiuta a placare l'ansia, ad allontanare gli stati depressivi, a superare i momenti di stress emotivo. Questa introduzione alla pet-therapy serve a noi della Redazione per parlarvi della prossima storia, l'amicizia tra una bambina di otto anni ed un cane femmina, il cui nome è Nannarella. A vederle insieme ci si rende davvero conto di come sia possibile che uomo e animale possano parlare lo stesso linguaggio e capirsi fino in fondo con gli sguardi e le carezze.
Ludovica è una bambina con una grande passione: gi animali, e tra questi in particolare adora i cani. Da quando è piccola non ha mai perso occasione per interagire con i pelosi a quattro zampe, senza avere il minimo timore di giocarci insieme. Ludovica e Nannarella, un dolcissimo cane meticcio di undici anni, si conoscono da tanti anni. Nannarella ha visto Ludovica nel passeggino, l'ha seguita mentre metteva i primi passi incerti. Una volta, o più di una, le ha rubato il pezzo di focaccia che stava per mangiare. Tante volte hanno corso insieme fino allo sfinimento, ora questo succede un po' meno perché Nannarella è vecchietta.
Ultimamente stanno spesso insieme: non è più il tempo delle corse e dei giochi sfrenati, ma delle coccole e dei lunghi discorsi. Più volte ho pensato, avendone la certezza, che le due amiche si capiscano. Ludovica si siede per terra, mentre Nannarella si sdraia e le poggia teneramente la zampa sul petto. La bambina comincia a parlarle dolcemente, Nannarella socchiude gli occhi come per godersi quell'estasi di tenerezza. Poi cominciano le carezze e gli sguardi del cane diventano sempre più dolci e riconoscenti, la bocca si schiude e la lingua ricambia le carezze con tanti bacini.
Nannarella si rilassa, Ludovica assume le sembianze di una mammina che accudisce, resta fuori tutto il resto del mondo, e guardare questa scena è davvero un piacere. "Accarezzare Nannarella mi piace molto, dà tanta calma e serenità", dice Ludovica. Una volta, ricorda Ludovica, faceva caldo e lei chiese a Nannarella se avesse sete. Il cane la guardò e abbaiò, era la sua risposta. Subito lei prese la ciotola e gliela mise davanti, tutta contenta che le avesse parlato. Nannarella, dal canto suo, scodinzolò soddisfatta di essere stata compresa.
Io credo che queste due amiche, uno splendido rapporto tra cane e bambina, abbiano tanto, ma proprio tanto da dirsi. Gli sguardi di intesa, le carezze e i sorrisi sono formidabili strumenti di comunicazione, così potenti che dovremmo usarli anche noi un po' di più al posto delle vuote parole.
Articolo realizzato da Cristiana Lenoci (www.iocelhofatta.com)