Territorio
Canale Lagrimaro, zona industriale Cerignola: passano gli anni, nulla cambia
Un video girato sul luogo e pubblicato sui social ne dimostra l'attuale degrado ambientale
Cerignola - sabato 29 aprile 2023
14.06
Nonostante le ripetute segnalazioni e le denunce di alcuni cittadini, che si sono pure rivolti agli inviati di "Striscia la Notizia" per verificare di persona la situazione critica in cui versa il Canale Lagrimaro nella zona industriale di Cerignola, a tutt'oggi il degrado ambientale della zona è sempre lo stesso.
Anzi, come succede ogni anno, con l'avvicinarsi della bella stagione i miasmi dell'acqua putrida sono destinati a raggiungere le zone periferiche della città, provocando allarme e fastidio nei residenti.
Alcune associazioni locali, come AmbientiAmo e Cittadinanzattiva più volte hanno richiamato l'attenzione delle istituzioni sulla questione "Lagrimaro".
Margherita Setteducati, che fa parte di Cittadinanzattiva APS da diversi anni, ha sintetizzato sul suo profilo social le diverse vicende che hanno riguardato questa zona degradata della zona industriale, sottolineando la negligenza di chi avrebbe dovuto occuparsene in passato e sollecitando un intervento tempestivo da parte degli attuali amministratori.
"Per la serie il canale degli orrori, arrivano le riprese direttamente dalla zona industriale di Cerignola. Ecco a voi il riassunto delle puntate precedenti. Dal 2010 cominciano a moltiplicarsi le denunce dei cittadini, con successiva denuncia di Cittadinanzattiva alla Procura della Repubblica.
Poi arriva Striscia la Notizia con Pinuccio, a mostrare le meraviglie del canale Lagrimaro a tutta la nazione. Le analisi da loro effettuate (per le prima volta in assoluto rese pubbliche) documentano senza ombra di dubbio la presenza di reflui industriali pericolosi per la salute dell'ambiente e dei cittadini.
Arriviamo poi all'intervento del parlamentare Giorgio Lovecchio, che recupera documenti di precedenti denunce, richiede interrogazione parlamentare, fa partire indagini che coinvolgono gli opifici della zona, vengono coinvolti i Ministri di competenza (Ambiente, Politiche Agricole, Salute).
Il canale è posto sotto sequestro, e le aziende della zona sono obbligate ad adeguare i sistemi di depurazione e gestione dei rifiuti di lavorazione.
Si attende la bonifica del canale, che però non è mai arrivata.
Passano gli anni, il canale è sempre putrido, continua ad essere alimentato da rifiuti illeciti, continua ad ammorbare ed inquinare l'aria della zona (e forse anche le falde), ma viene dissequestrato.
Saremmo grati a chi volesse fornire spiegazioni sulla situazione burocratica del canale e sulla situazione attuale dei progetti di bonifica. Per lo stato reale del canale ci vuole poco…basta andare sul posto per capire che tutte le puntate precedenti sono state una beffa!"
Ci associamo a queste legittime richieste di chiarimenti, perché la salute ambientale è direttamente correlata a quella delle persone.
Anzi, come succede ogni anno, con l'avvicinarsi della bella stagione i miasmi dell'acqua putrida sono destinati a raggiungere le zone periferiche della città, provocando allarme e fastidio nei residenti.
Alcune associazioni locali, come AmbientiAmo e Cittadinanzattiva più volte hanno richiamato l'attenzione delle istituzioni sulla questione "Lagrimaro".
Margherita Setteducati, che fa parte di Cittadinanzattiva APS da diversi anni, ha sintetizzato sul suo profilo social le diverse vicende che hanno riguardato questa zona degradata della zona industriale, sottolineando la negligenza di chi avrebbe dovuto occuparsene in passato e sollecitando un intervento tempestivo da parte degli attuali amministratori.
"Per la serie il canale degli orrori, arrivano le riprese direttamente dalla zona industriale di Cerignola. Ecco a voi il riassunto delle puntate precedenti. Dal 2010 cominciano a moltiplicarsi le denunce dei cittadini, con successiva denuncia di Cittadinanzattiva alla Procura della Repubblica.
Poi arriva Striscia la Notizia con Pinuccio, a mostrare le meraviglie del canale Lagrimaro a tutta la nazione. Le analisi da loro effettuate (per le prima volta in assoluto rese pubbliche) documentano senza ombra di dubbio la presenza di reflui industriali pericolosi per la salute dell'ambiente e dei cittadini.
Arriviamo poi all'intervento del parlamentare Giorgio Lovecchio, che recupera documenti di precedenti denunce, richiede interrogazione parlamentare, fa partire indagini che coinvolgono gli opifici della zona, vengono coinvolti i Ministri di competenza (Ambiente, Politiche Agricole, Salute).
Il canale è posto sotto sequestro, e le aziende della zona sono obbligate ad adeguare i sistemi di depurazione e gestione dei rifiuti di lavorazione.
Si attende la bonifica del canale, che però non è mai arrivata.
Passano gli anni, il canale è sempre putrido, continua ad essere alimentato da rifiuti illeciti, continua ad ammorbare ed inquinare l'aria della zona (e forse anche le falde), ma viene dissequestrato.
Saremmo grati a chi volesse fornire spiegazioni sulla situazione burocratica del canale e sulla situazione attuale dei progetti di bonifica. Per lo stato reale del canale ci vuole poco…basta andare sul posto per capire che tutte le puntate precedenti sono state una beffa!"
Ci associamo a queste legittime richieste di chiarimenti, perché la salute ambientale è direttamente correlata a quella delle persone.