Canale Lagrimaro Cerignola, il Sindaco bacchetta il PD
Le dichiarazioni del Sindaco di Cerignola per precisare responsabilità, proprietà, gestione e mancati interventi della Regione Puglia
Cerignola - giovedì 4 luglio 2019
19.50
Dopo il sequestro preventivo del Canale Lagrimaro effettuato il 2 Luglio ad opera del Nucleo Ecologico di Bari, nell'ambito di indagine coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica di Foggia, il Sindaco di Cerignola interviene sull'argomento mediante la striscia serale "Buonasera Cerignola". Nelle prime battute il Sindaco Metta precisa che il Comune di Cerignola, che non è proprietario del Canale, in più occasioni ha denunciato e segnalato la situazione agli organi competenti:
"Il Canale Lagrimaro è stato oggetto di numerose segnalazioni e denunce da parte di tanti soggetti, primo tra tutti l'Amministrazione Comunale di Cerignola. È giusto che si sappia che il Canale Lagrimaro non è di proprietà e non è gestito dal Comune di Cerignola, pertanto questa Amministrazione non ha alcun tipo di responsabilità. Il Canale Lagrimaro è gestito ed è di proprietà del Consorzio di Bonifica di Capitanata il quale è chiamato a rispondere della situazione di inquinamento".
Dopo aver precisato la proprietà ed i ruoli degli enti, il Sindaco di Cerignola entra nel pieno dell'argomento prospettando le soluzioni e le somme da impegnare.
"Secondo i calcoli che abbiamo fatto in via approssimativa, per risolvere il problema del Canale Lagrimaro occorrono dai tre ai quattro milioni di euro. Ritengo giusto il sequestro e doverose le indagini che svolgeranno i NOE di Bari e tutti i nuclei di polizia giudiziaria dotati degli strumenti idonei per accertare e identificare coloro che sversano abusivamente nel Canale Lagrimaro, ma la vera soluzione non è solamente il mero sequestro, bisogna sicuramente individuare i responsabili e reprimere questi abusi e poi, in un paese normale, dovrebbe intervenire l'autorità regionale da cui il Consorzio dipende per mettere a disposizione i soldi necessari non solo per la bonifica ma per la soluzione definitiva, quella che chiede il Comune di Cerignola da mesi… la tombatura del Canale. Anche il NOE di Bari, molto sagacemente, indica la tombatura come la soluzione definitiva del problema".
Il Sindaco Metta precisa che, dopo il sequestro, il Comune di Cerignola svolgerà il ruolo di garante tramite l'Assessore all'Ambiente, dott.ssa Anna Maria Mininni, perché nominato custode giudiziario.
"A tutti coloro che, per qualunque cosa succeda, si rivolgono al Sindaco di Cerignola come se fosse il Mago Zurlì, rispondo che noi siamo stati nominati custodi giudiziari quindi siamo il soggetto che la Magistratura ha individuato come "garante" della situazione, ma non siamo il soggetto che deve intervenire".
Nelle battute finali del "Buonasera Cerignola" il Sindaco entra in gamba tesa contro il PD di Cerignola perché lo stanziamento dei fondi per gli interventi utili alla soluzione dovrebbe arrivare dalla Regione Puglia, governata dal PD di Emiliano.
"Qualcuno del PD che adesso chiacchiera è pregato di rivolgersi al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Siete o non siete dello stesso partito? Allora per una sola volta risolvete il problema intervenendo e facendo stanziare questi soldi. Spendeteli questi soldi… ma spendeteli utilmente".
"Il Canale Lagrimaro è stato oggetto di numerose segnalazioni e denunce da parte di tanti soggetti, primo tra tutti l'Amministrazione Comunale di Cerignola. È giusto che si sappia che il Canale Lagrimaro non è di proprietà e non è gestito dal Comune di Cerignola, pertanto questa Amministrazione non ha alcun tipo di responsabilità. Il Canale Lagrimaro è gestito ed è di proprietà del Consorzio di Bonifica di Capitanata il quale è chiamato a rispondere della situazione di inquinamento".
Dopo aver precisato la proprietà ed i ruoli degli enti, il Sindaco di Cerignola entra nel pieno dell'argomento prospettando le soluzioni e le somme da impegnare.
"Secondo i calcoli che abbiamo fatto in via approssimativa, per risolvere il problema del Canale Lagrimaro occorrono dai tre ai quattro milioni di euro. Ritengo giusto il sequestro e doverose le indagini che svolgeranno i NOE di Bari e tutti i nuclei di polizia giudiziaria dotati degli strumenti idonei per accertare e identificare coloro che sversano abusivamente nel Canale Lagrimaro, ma la vera soluzione non è solamente il mero sequestro, bisogna sicuramente individuare i responsabili e reprimere questi abusi e poi, in un paese normale, dovrebbe intervenire l'autorità regionale da cui il Consorzio dipende per mettere a disposizione i soldi necessari non solo per la bonifica ma per la soluzione definitiva, quella che chiede il Comune di Cerignola da mesi… la tombatura del Canale. Anche il NOE di Bari, molto sagacemente, indica la tombatura come la soluzione definitiva del problema".
Il Sindaco Metta precisa che, dopo il sequestro, il Comune di Cerignola svolgerà il ruolo di garante tramite l'Assessore all'Ambiente, dott.ssa Anna Maria Mininni, perché nominato custode giudiziario.
"A tutti coloro che, per qualunque cosa succeda, si rivolgono al Sindaco di Cerignola come se fosse il Mago Zurlì, rispondo che noi siamo stati nominati custodi giudiziari quindi siamo il soggetto che la Magistratura ha individuato come "garante" della situazione, ma non siamo il soggetto che deve intervenire".
Nelle battute finali del "Buonasera Cerignola" il Sindaco entra in gamba tesa contro il PD di Cerignola perché lo stanziamento dei fondi per gli interventi utili alla soluzione dovrebbe arrivare dalla Regione Puglia, governata dal PD di Emiliano.
"Qualcuno del PD che adesso chiacchiera è pregato di rivolgersi al Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. Siete o non siete dello stesso partito? Allora per una sola volta risolvete il problema intervenendo e facendo stanziare questi soldi. Spendeteli questi soldi… ma spendeteli utilmente".