Cronaca
Canale Lagrimaro, 133 avvisi di garanzia
Imprenditori della zona industriale di Cerignola, ex dirigenti del Comune di Cerignola, responsabili di uffici ed il sospeso Sindaco del Comune di Cerignola
Cerignola - mercoledì 15 luglio 2020
19.10
Inquinamento del Canale Lagrimaro, posto sotto sequestro in data 2 luglio 2019. Sono 133 le persone che hanno avuto informazione di garanzia. Imprenditori della zona industriale di Cerignola, ex dirigenti del Comune di Cerignola, responsabili di uffici ed il sospeso Sindaco del Comune di Cerignola avv. Francesco Metta.
Stando agli accertamenti delle ultime ore da parte del Nucleo Operativo Ecologico di Bari risulterebbe che "l'inquinamento del canale Lagrimaro sia imputabile prevalentemente alla grande "arteria" interna di comunicazione costituita dalla fogna bianca comunale attraverso cui sono indiscriminatamente e sistematicamente immessi scarichi industriali di ogni tipo al fine di alleviarne i costi di smaltimento".
Stando a quanto constatato nel Canale Lagrimaro, la cui gestione è affidata al Consorzio di Bonifica di Capitanata, non confluivano solo le acque piovane prodotte dalla zona industriale ma anche i reflui delle stesse aziende. Dagli atti in possesso del Consorzio di Bonifica di Capitanata risulterebbe che il Comune di Cerignola non era autorizzato allo scarico nel Lagrimaro in virtù del fatto che, all'entrata in vigore del R.R.17/2013 (Regolamento per l'uso dei beni del demanio pubblico di bonifica e di irrigazione della Regione Puglia - Abrogazione del regolamento n. 12 dell'8 giugno 2012) del 7 agosto 2013, il Consorzio di Bonifica non rilasciò nessuna autorizzazione per lo scarico nel canale.
Alle aziende destinatarie degli avvisi di garanzia è stata intimata la chiusura del pozzetti sui piazzali, chiusura definitiva di tutti i pozzetti di comunicazione con la fogna bianca e la consequenziale bonifica del canale con l' eventuale ammenda. Agli ex Dirigenti del Comune di Cerignola, al dipendente comunale ancora in servizio l'informativa di garanzia per il reato 323 c.p. (abuso d'ufficio) mentre per il sospeso Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta l'informativa di garanzia per il reato di cui all'art. 81 co. 2 e 328 co. 1 del Codice Penale (rifiuto di atti d'ufficio e concorso).
Stando agli accertamenti delle ultime ore da parte del Nucleo Operativo Ecologico di Bari risulterebbe che "l'inquinamento del canale Lagrimaro sia imputabile prevalentemente alla grande "arteria" interna di comunicazione costituita dalla fogna bianca comunale attraverso cui sono indiscriminatamente e sistematicamente immessi scarichi industriali di ogni tipo al fine di alleviarne i costi di smaltimento".
Stando a quanto constatato nel Canale Lagrimaro, la cui gestione è affidata al Consorzio di Bonifica di Capitanata, non confluivano solo le acque piovane prodotte dalla zona industriale ma anche i reflui delle stesse aziende. Dagli atti in possesso del Consorzio di Bonifica di Capitanata risulterebbe che il Comune di Cerignola non era autorizzato allo scarico nel Lagrimaro in virtù del fatto che, all'entrata in vigore del R.R.17/2013 (Regolamento per l'uso dei beni del demanio pubblico di bonifica e di irrigazione della Regione Puglia - Abrogazione del regolamento n. 12 dell'8 giugno 2012) del 7 agosto 2013, il Consorzio di Bonifica non rilasciò nessuna autorizzazione per lo scarico nel canale.
Alle aziende destinatarie degli avvisi di garanzia è stata intimata la chiusura del pozzetti sui piazzali, chiusura definitiva di tutti i pozzetti di comunicazione con la fogna bianca e la consequenziale bonifica del canale con l' eventuale ammenda. Agli ex Dirigenti del Comune di Cerignola, al dipendente comunale ancora in servizio l'informativa di garanzia per il reato 323 c.p. (abuso d'ufficio) mentre per il sospeso Sindaco di Cerignola avv. Francesco Metta l'informativa di garanzia per il reato di cui all'art. 81 co. 2 e 328 co. 1 del Codice Penale (rifiuto di atti d'ufficio e concorso).