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Campagna elettorale a Cerignola: si inaspriscono i toni tra le coalizioni politiche

Botta e risposta tra il Sindaco Francesco Bonito e l’ex primo cittadino Franco Metta

Si sa, in campagna elettorale, tutto è (quasi) concesso, proprio come in guerra. Si accendono i toni e le polemiche da parte delle forze politiche in gioco, e nello specifico i protagonisti della querelle sono il Sindaco Francesco Bonito, autore di una lettera indirizzata a quattro candidati del centro-destra, e Franco Metta, promotore del movimento politico "Avanti Cerignola", che tali candidati ha invitato presso la sede del movimento il prossimo 20 settembre.

𝐋𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐚 𝐚𝐢 𝐜𝐚𝐧𝐝𝐢𝐝𝐚𝐭𝐢 𝐆𝐢𝐚𝐧𝐝𝐢𝐞𝐠𝐨 𝐆𝐚𝐭𝐭𝐚, 𝐀𝐧𝐧𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐅𝐚𝐥𝐥𝐮𝐜𝐜𝐡𝐢, 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐋𝐚𝐧𝐨𝐭𝐭𝐞 𝐞 𝐚𝐥𝐥'𝐨𝐧𝐨𝐫𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞 𝐅𝐫𝐚𝐧𝐜𝐞𝐬𝐜𝐨 𝐏𝐚𝐨𝐥𝐨 𝐒𝐢𝐬𝐭𝐨

Apprendo con molto stupore dell'iniziativa che i candidati del centrodestra hanno in animo di portare a termine: un saluto riverente alla corte dell'ex sindaco di Cerignola sciolto per infiltrazioni mafiose e dichiarato al contempo incandidabile dalla Corte d'Appello di Bari.

È una campagna elettorale cruciale, quella che stiamo vivendo, ed è perfino cruenta per il labirinto di posizionamenti interni ed esterni, dentro e fuori i partiti. Sicché talvolta si può correre il rischio, presi dalla trance agonistica, di valicare un perimetro, il cui rigoroso rispetto garantisce alla Politica di assolvere la sua nobile funzione. Temo – e lo rimarco con dolore per la storia dei candidati e per la caratura morale degli stessi – che stringere accordi elettorali, oltretutto attraverso manifestazioni pubbliche, con un ex amministratore colpito dall'onta dello scioglimento per mafia sia un passaggio troppo azzardato.

Non è mia intenzione utilizzare il tema delle mafie, della loro pervasività e ferocia, per mera campagna elettorale: a scanso di equivoci, rimarco l'assoluta onestà dei candidati – Giandiego Gatta, Marcello Lanotte, Anna Maria Fallucchi – che questa settimana incontreranno gli ex amministratori defenestrati per mafia. Siamo però in terra di Quarta Mafia, quella che – per citare la relazione semestrale della DIA- "si articola su più direttrici tutte finalizzate alla schermatura dei proventi illeciti attraverso il reinvestimento dei capitali".

Si tratta, in particolar modo per quanto concerne quella cerignolana, di una criminalità organizzata potente, ribattezzata "mafia degli affari", che è riuscita a penetrare nel tessuto politico contando sull'incapacità o sulla connivenza di coloro ai quali andrete a chiedere un voto e che vedono nella vostra visita una possibilità di riscatto, oltretutto testimoniato dal grande battage pubblicitario allestito per l'occasione. Fino a un anno fa, quando quegli apparati governavano Cerignola, non è esistita concorrenza, le gare pubbliche erano esclusivo appannaggio di un solo partecipante perché – appunto – le mafie strozzano l'economia, stritolano ambizioni diverse dalle proprie, affogano slanci contrari ai propri interessi. La Vostra visita a chi si è fatto portatore insano di quel modello è una legittimazione tout court di quello stesso modello che la città, alle scorse elezioni, ha scelto di mettersi alle spalle.

Questa vicenda, grave di suo, assume contorni ancora più foschi – o grotteschi, a seconda del punto di vista- se si considera la presenza dell'onorevole Francesco Paolo Sisto, persona di assoluto pregio e attuale sottosegretario alla Giustizia, il quale sarà ospite d'onore dell'incontro con gli ex amministratori sciolti per mafia. È senza dubbio uno sfregio e un atto irrispettoso nei confronti delle Istituzioni, dello Stato che si vuole rappresentare e nei confronti di una comunità, quella cerignolana, che sta pagando ancora – con 17 milioni di euro di debiti in bilancio – i disastri e le storture di una gestione connotata dall'infiltrazione mafiosa.

Augurando a tutti buona campagna elettorale, sono qui a rappresentarVi che, come sindaco di Cerignola, non rimarrò indifferente rispetto alla svendita dei valori della legalità e della trasparenza per una manciata di voti. Non consentirò che la nostra dignità di cittadini venga svilita da una campagna elettorale, anche perché, come ricordava Eraclito, "ogni giorno, quello che scegli, quello che pensi e quello che fai è ciò che diventi".

E noi, nella nostra #Cerignola, non vogliamo che la mafia diventi normalità.

(Francesco Bonito)


BOLLITO…….SBROCCA.

Che fosse un po' confuso e disorientato, totalmente incapace di affrontare lo stress di responsabilità comunali imponenti, lo sapevamo.

Che fosse irretito dalla impossibilità di far fronte alle verità, anche giudiziarie ( truffe all' Inps / acquisti sospetti di autovetture) che riguardando i Suoi intimi, lo sapevamo di certo.

Ma, ora, sull' esempio del Suo truculento sodale Emiliano, è passato alle intimidazioni più bieche.

Da BOLLITO a SBROCCATO IL PASSO È STATO BREVE.

Un personaggio con importante carica istituzionale prova a inquinare con invettive fantasiose la campagna elettorale.

Vorrebbe impedire iniziative elettorali, che non gradisce, insultando e minacciando; dando seguito allo "sputar sangue" del Suo Maestro in Regione.

Cede la terra sotto i suoi piedi, alla vigilia di una non più evitabile sconfitta epocale.

A tre anni dal compimento del complotto che per favorirlo portò all'iniquo scioglimento della mia amministrazione, ancora ciancia senza addurre un fatto, una circostanza vera, un episodio concreto.

E sono passati tre anni, senza che la congiura imbastita abbia individuato un fatto, un episodio, una minima illegalità.

Vorrebbe intimidirci.

Ci fa solo pena!

Quando non si hanno argomenti, si inveisce.

Specie quando quel poco di consenso acquisito con menzogne e calunnie, naufraga nella totale impossibilità di reggere il confronto con chi questa città ha migliorato, gestendo la pubblica amministrazione impeccabilmente.

Come dimostra la fine ( archiviazione) di tutte le pretestuose indagini, a decine promosse dai Suoi amici.

Tenta di inquinare la campagna elettorale nazionale, come ha già fatto con le amministrative.

Contando sulla complicità di alcuni suoi scombinati alleati, presenti nel fronte opposto. Che oggi, con ritardo, si accorgono del madornale errore commesso.

Lui da confuso e bollito, passa a prepotente e sbroccato.

Noi non abbiamo paura di Lui.

Continuiamo sulla nostra strada.

Nulla da rinnegare, nulla da rimproverarci.

Orgogliosamente nemici di chi complotta, mente e ora minaccia.

Ci vediamo giovedì alle 20. A Cerignola. Con Avanti Cerignola.

La rabbia di bollito/sbroccato, un motivo in piu' per esserci.

E per batterlo il 25 settembre.

Non abbiamo paura di dover "sputare sangue", come amano dire.

Fino all'ultima goccia siamo disposti a versarlo.

Ma il PD NON PASSERA'.

(Franco Metta)
  • campagna elettorale
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