Attualità
Matrimoni, la pandemia ha causato un calo del 90% del fatturato
Uno dei settori produttivi che ha maggiormente accusato le ripercussioni della pandemia registra una timida ripresa e spera nell'arrivo dell'estate
Cerignola - martedì 13 aprile 2021
17.33 Comunicato Stampa
L'indotto legato al matrimonio soffre da più di un anno di un notevole calo di fatturato a causa delle conseguenze legate alla diffusione del coronavirus. Chi pensa al matrimonio in tempo di pandemia può farlo purché disposto a rispettare le attuali disposizioni, si può scegliere il rito civile o religioso senza, però, i conseguenti e tradizionali festeggiamenti. «Un ecosistema – spiega Franco Petruzzelli delegato Regione Puglia Federmep (Federazione nazionale Matrimoni ed Eventi Privati) – che in Italia, tra wedding planner, catering, fotografi, fioristi, allestitori, mette insieme circa 50.000 imprese e professionisti, che danno lavoro stabile a circa 300mila persone e impiego stagionale ad altre 150.000. In epoca pre-pandemica erano circa 350.000 gli eventi privati che si svolgevano ogni anno, per un indotto primario di circa 15 miliardi di euro e indotto globale di 25 miliardi di euro. Dall'inizio della pandemia il calo di fatturato medio si attesta intorno all'90%».
Con l'avvicinarsi della bella stagione, auspicando un miglioramento sul fronte contagi e quindi un allentamento delle attuali misure restrittive, Come tanti lavoratori, anche i professionisti del settore degli eventi vogliono tornare all'opera in piena sicurezza, ma con la certezza di poter garantire i propri servizi grazie a linee guida e protocolli precisi. «Un protocollo definitivo non ancora esiste – afferma la Wedding Planner Lucia de Martino –. L'anno scorso ci siamo basati sulle indicazioni fornite a bar, ristoranti e locali: tracciamento, distanze, capienza ridotta, buffet non più in autogestione ma servito, niente balli, mascherine. I nostri matrimoni sono andati bene, non abbiamo avuto alcun contagio, ma adesso si sente parlare di obbligo dei tamponi per tutti gli invitati: sarebbe davvero un'ulteriore complicazione in quanto molte spose non condividono questa soluzione, ma che potrebbero dover accettare pur di coronare il loro sogno.»
Con l'avvicinarsi della bella stagione, auspicando un miglioramento sul fronte contagi e quindi un allentamento delle attuali misure restrittive, Come tanti lavoratori, anche i professionisti del settore degli eventi vogliono tornare all'opera in piena sicurezza, ma con la certezza di poter garantire i propri servizi grazie a linee guida e protocolli precisi. «Un protocollo definitivo non ancora esiste – afferma la Wedding Planner Lucia de Martino –. L'anno scorso ci siamo basati sulle indicazioni fornite a bar, ristoranti e locali: tracciamento, distanze, capienza ridotta, buffet non più in autogestione ma servito, niente balli, mascherine. I nostri matrimoni sono andati bene, non abbiamo avuto alcun contagio, ma adesso si sente parlare di obbligo dei tamponi per tutti gli invitati: sarebbe davvero un'ulteriore complicazione in quanto molte spose non condividono questa soluzione, ma che potrebbero dover accettare pur di coronare il loro sogno.»