Calcio femminile, giocatrici da dilettanti a professioniste: si accende il sogno di tre ragazze di Cerignola
Venerdì 1° Luglio 2022 è stata una data importante per lo sport italiano “al femminile”.
Cerignola - domenica 3 luglio 2022
17.00
E' senz'altro di un risultato storico, quello del riconoscimento di status delle calciatrici, da dilettanti a professioniste. Ciò significa che viene loro riconosciuto il "diritto" a considerare il calcio un vero e proprio lavoro e non un semplice passatempo.
Il salto di qualità delle giocatrici di calcio, che avviene in anticipo sulla data di inizio del prossimo campionato di serie A, è arrivato con la firma congiunta tra assemblea del club di A e sindacati di un nuovo contratto collettivo di lavoro.
Sulla base di questo nuovo "modello" verranno riscritti, da parte delle società del massimo campionato, tutti gli accordi con le giocatrici, che, come qualsiasi lavoratrice dipendente, potranno godere di malattia retribuita, tutela in caso di infortunio, diritto al mantenimento del posto dopo incidenti di gioco e maternità, contributi pensionistici.
Conquiste scontate nel 2022? Mica tanto, perché almeno serviranno a riaccendere i sogni di tante giovani che vogliono raggiungere livelli alti in questo sport.
La storia di Asia, Giorgia e Sara, allieve della Scuola Calcio Audace Cerignola
Hanno 14 e 15 anni, ma a parlarci si capisce subito che sono determinate ad arrivare in alto. Giorgia Mancino (15 anni) racconta per prima da dove è cominciata la sua passione per lo sport in generale, e per il calcio in particolare "La mia è una famiglia di appassionati di calcio: mio nonno è stato allenatore della squadra del Foggia, e ha trasmesso questa passione anche a mia madre e poi a me".
"In campo cerco sempre di farmi rispettare. Quando gioco per me non fa differenza se davanti ho un maschio o una femmina, tiro dritto puntando al risultato", le fa eco Sara Dileo (14 anni).
Presso la Scuola Calcio dell'Audace Cerignola ci sono circa dieci ragazzine che, come loro, hanno deciso di intraprendere lo sport del calcio scendendo direttamente sul campo, e confrontandosi direttamente con i coetanei.
"Il calcio mi trasmette energia positiva, è una valvola di sfogo per allentare stress e tensioni, e mi suscita più emozione rispetto ad altri sport", dice Asia Lenoci, anche lei quattordicenne e studentessa del Liceo Classico di Cerignola. Qualche anno fa ha giocato anche a tennis con ottimi risultati.
"Ci piacerebbe giocare in una squadra femminile cittadina e puntare a livelli più alti. Se questo non avviene nei prossimi anni, saremo costrette a lasciare l'Audace e ad andare fuori Cerignola. Alla scuola calcio Audace stiamo benissimo. Abbiamo trovato un ambiente davvero stupendo, fatto di rispetto, educazione e passione per lo sport. Vorremmo però ci fosse una squadra di ragazze per poter creare un clima di maggiore condivisione e, perché no, di amicizia", dichiarano le ragazze, parlando anche a nome delle altre allieve della scuola calcio.
Auguriamo a queste brave giocatrici di raggiungere i risultati che meritano nel calcio, e ora che i tempi sono maturi, confidiamo anche nella formazione una squadra di calcio femminile giallo-blu.
Il salto di qualità delle giocatrici di calcio, che avviene in anticipo sulla data di inizio del prossimo campionato di serie A, è arrivato con la firma congiunta tra assemblea del club di A e sindacati di un nuovo contratto collettivo di lavoro.
Sulla base di questo nuovo "modello" verranno riscritti, da parte delle società del massimo campionato, tutti gli accordi con le giocatrici, che, come qualsiasi lavoratrice dipendente, potranno godere di malattia retribuita, tutela in caso di infortunio, diritto al mantenimento del posto dopo incidenti di gioco e maternità, contributi pensionistici.
Conquiste scontate nel 2022? Mica tanto, perché almeno serviranno a riaccendere i sogni di tante giovani che vogliono raggiungere livelli alti in questo sport.
La storia di Asia, Giorgia e Sara, allieve della Scuola Calcio Audace Cerignola
Hanno 14 e 15 anni, ma a parlarci si capisce subito che sono determinate ad arrivare in alto. Giorgia Mancino (15 anni) racconta per prima da dove è cominciata la sua passione per lo sport in generale, e per il calcio in particolare "La mia è una famiglia di appassionati di calcio: mio nonno è stato allenatore della squadra del Foggia, e ha trasmesso questa passione anche a mia madre e poi a me".
"In campo cerco sempre di farmi rispettare. Quando gioco per me non fa differenza se davanti ho un maschio o una femmina, tiro dritto puntando al risultato", le fa eco Sara Dileo (14 anni).
Presso la Scuola Calcio dell'Audace Cerignola ci sono circa dieci ragazzine che, come loro, hanno deciso di intraprendere lo sport del calcio scendendo direttamente sul campo, e confrontandosi direttamente con i coetanei.
"Il calcio mi trasmette energia positiva, è una valvola di sfogo per allentare stress e tensioni, e mi suscita più emozione rispetto ad altri sport", dice Asia Lenoci, anche lei quattordicenne e studentessa del Liceo Classico di Cerignola. Qualche anno fa ha giocato anche a tennis con ottimi risultati.
"Ci piacerebbe giocare in una squadra femminile cittadina e puntare a livelli più alti. Se questo non avviene nei prossimi anni, saremo costrette a lasciare l'Audace e ad andare fuori Cerignola. Alla scuola calcio Audace stiamo benissimo. Abbiamo trovato un ambiente davvero stupendo, fatto di rispetto, educazione e passione per lo sport. Vorremmo però ci fosse una squadra di ragazze per poter creare un clima di maggiore condivisione e, perché no, di amicizia", dichiarano le ragazze, parlando anche a nome delle altre allieve della scuola calcio.
Auguriamo a queste brave giocatrici di raggiungere i risultati che meritano nel calcio, e ora che i tempi sono maturi, confidiamo anche nella formazione una squadra di calcio femminile giallo-blu.