Attualità
C’eravamo, ci siamo e ci saremo
Il video del team delle Malattie Infettive del Policlinico Riuniti di Foggia e la testimonianza di un’infermiera di prima linea come inno alla vita, oltre le paure e le difficoltà
Foggia - mercoledì 5 agosto 2020
16.34 Comunicato Stampa
Il Coronavirus è un nemico che può essere combattuto e sconfitto ad ogni età e nessuno va lasciato indietro. Questa è stata l'idea che ha ispirato il team degli operatori sanitari del reparto di Malattie Infettive universitaria in questi mesi difficili, di confronto con la sofferenza, di dubbi, di continui ripensamenti sulle strategie e le terapie da adottare, cimentandosi tutti insieme nell'aiuto ai pazienti, qualunque fosse la loro età, provenienza e quadro clinico. Ed è anche un monito per tutti noi a perseverare, a lavorare con umiltà e serietà, uniti nella lotta al nuovo Coronavirus e pronti ad affrontare le future emergenze sanitarie.
E' quanto comunicato dal video che gli stessi operatori sanitari, medici, infermieri e ausiliari delle Malattie Infettive del Policlinico Riuniti di Foggia hanno realizzato tutti insieme e dalle parole di testimonianza di Roberta Doto, Infermiera Professionale in prima linea del reparto, in segno di speranza e come inno alla vita, oltre le paure e le difficoltà.
"Ci mettemmo immediatamente al lavoro quel pomeriggio dei primissimi giorni di marzo – racconta Roberta Doto. Era emergenza e nel reparto di Malattie Infettive era necessario aprire urgentemente un'altra corsia Covid perché tutti i posti letto erano già occupati. Alle 11 del mattino successivo il nuovo reparto era pronto per accogliere i tanti pazienti che continuavano ad arrivare. E' stato lì che ho cominciato a comprendere la virulenza del Covid-19, quanto potesse far stare male chi, fino a due giorni prima, aveva solo un po' di febbre. Ad aggravare la malattia c'era il ritrovarsi improvvisamente soli in una stanza senza il conforto dei parenti. E con la paura per la sorte dei propri cari, magari anche loro positivi. Anche noi infermieri abbiamo avuto paura di essere contagiati e ci siamo sentiti travolti da una tempesta…ma, dopo la tempesta, spunta sempre l'arcobaleno. E sono stati i colori di quell'arcobaleno a farci andare avanti. Così abbiamo imparato a comunicare con i nostri pazienti con gli occhi e a curarli anche con i nostri gesti poiché la voce era ovattata dalle spesse mascherine. A volte lo stress e la stanchezza ci hanno sopraffatto. Ma tante sono state le manifestazioni di solidarietà e di vicinanza nei nostri confronti. Per affrontare questa nuova sfida abbiamo creato un gruppo, unito in un momento in cui ci sentivamo tutti ugualmente fragili. Forti di questa nuova unione, siamo pronti ad affrontare le sfide che verranno lavorando in squadra, perchè <La sera insegna ad attendere il giorno che arriva come sempre a chiudere i passaggi della notte> (Franco Battiato)"
E come dicono nel video, presentandosi, gli stessi operatori sanitari del team delle Malattie Infettive, dal Direttore Prof.ssa Teresa Antonia Santantonio, al Prof. Sergio Lo Caputo, al Dott. Bruno Caccianotti, alla Dott.ssa Marianna Ciarallo, al Dott. Sergio Ferrara, al Dott. Pietro Elia Conte, alla Dott.ssa Anna Carretta, al Dott. José Ramon Fiore, al Dott. Salvatore Sica, alla Dott.ssa Serena Bruno, al Dott. Graziano Minafra e alle Dott.sse in formazione specialistica Irene Bottalico, Marilù D'Errico, Marianna Rizzo, Laura Montemurro "Per la cura, per ogni cura, serve: la giusta medicina, il calore del sole, un desiderio realizzato, dimenticare tante cose, gli abbracci per quello che siamo, qualcuno che ci apprezzi, un regalo inaspettato, una sorpresa gradita, qualcuno per cui siamo insostituibili, non essere dimenticati, non essere lasciati mai soli, le risate per ogni sciocchezza che ci rendono più leggeri, saper apprezzare anche i temporali, un sogno nel cuore e la voglia di farcela!".
E' quanto comunicato dal video che gli stessi operatori sanitari, medici, infermieri e ausiliari delle Malattie Infettive del Policlinico Riuniti di Foggia hanno realizzato tutti insieme e dalle parole di testimonianza di Roberta Doto, Infermiera Professionale in prima linea del reparto, in segno di speranza e come inno alla vita, oltre le paure e le difficoltà.
"Ci mettemmo immediatamente al lavoro quel pomeriggio dei primissimi giorni di marzo – racconta Roberta Doto. Era emergenza e nel reparto di Malattie Infettive era necessario aprire urgentemente un'altra corsia Covid perché tutti i posti letto erano già occupati. Alle 11 del mattino successivo il nuovo reparto era pronto per accogliere i tanti pazienti che continuavano ad arrivare. E' stato lì che ho cominciato a comprendere la virulenza del Covid-19, quanto potesse far stare male chi, fino a due giorni prima, aveva solo un po' di febbre. Ad aggravare la malattia c'era il ritrovarsi improvvisamente soli in una stanza senza il conforto dei parenti. E con la paura per la sorte dei propri cari, magari anche loro positivi. Anche noi infermieri abbiamo avuto paura di essere contagiati e ci siamo sentiti travolti da una tempesta…ma, dopo la tempesta, spunta sempre l'arcobaleno. E sono stati i colori di quell'arcobaleno a farci andare avanti. Così abbiamo imparato a comunicare con i nostri pazienti con gli occhi e a curarli anche con i nostri gesti poiché la voce era ovattata dalle spesse mascherine. A volte lo stress e la stanchezza ci hanno sopraffatto. Ma tante sono state le manifestazioni di solidarietà e di vicinanza nei nostri confronti. Per affrontare questa nuova sfida abbiamo creato un gruppo, unito in un momento in cui ci sentivamo tutti ugualmente fragili. Forti di questa nuova unione, siamo pronti ad affrontare le sfide che verranno lavorando in squadra, perchè <La sera insegna ad attendere il giorno che arriva come sempre a chiudere i passaggi della notte> (Franco Battiato)"
E come dicono nel video, presentandosi, gli stessi operatori sanitari del team delle Malattie Infettive, dal Direttore Prof.ssa Teresa Antonia Santantonio, al Prof. Sergio Lo Caputo, al Dott. Bruno Caccianotti, alla Dott.ssa Marianna Ciarallo, al Dott. Sergio Ferrara, al Dott. Pietro Elia Conte, alla Dott.ssa Anna Carretta, al Dott. José Ramon Fiore, al Dott. Salvatore Sica, alla Dott.ssa Serena Bruno, al Dott. Graziano Minafra e alle Dott.sse in formazione specialistica Irene Bottalico, Marilù D'Errico, Marianna Rizzo, Laura Montemurro "Per la cura, per ogni cura, serve: la giusta medicina, il calore del sole, un desiderio realizzato, dimenticare tante cose, gli abbracci per quello che siamo, qualcuno che ci apprezzi, un regalo inaspettato, una sorpresa gradita, qualcuno per cui siamo insostituibili, non essere dimenticati, non essere lasciati mai soli, le risate per ogni sciocchezza che ci rendono più leggeri, saper apprezzare anche i temporali, un sogno nel cuore e la voglia di farcela!".