Territorio
Buoni spesa venduti a Gravina di Puglia. Furbizia o necessità?
Il Comune di Gravina di Puglia ha modificato la modalità di erogazione. Occorre tener presente che molti cittadini vivono momenti drammatici causati dll’impossibilità di effettuare pagamenti imminenti
Cerignola - lunedì 6 aprile 2020
13.28
Mentre a Cerignola gli uffici comunali stanno effettuando il lavoro di valutazione delle oltre 700 domande di "buoni spesa" pervenute a Palazzo di Città, nel Comune di Gravina di Puglia il Sindaco Alessio Valente ha modificato la modalità di erogazione.
L'Amministrazione Comunale di Gravina di Puglia, tra le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà per l'emergenza Coronavirus, aveva avviato la distribuzione dei buoni da oltre dieci giorni, prima ancora del provvedimento del Governo. Si è registrato, purtroppo, che molti beneficiari dei "buoni spesa" se li siano venduti.
"Mi segnalano furbetti pronti ad approfittare della situazione, rivendendosi i buoni spesa. Ve lo dico subito: vi mando in galera – ha dichiarato il Sindaco Alessio Valente su un video facebook – Ho saputo di qualcuno che si rivende i buoni. Per esempio se il buono ha il valore spesa di 100 euro se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli".
Queste le motivazioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale di Gravina di Puglia a modificare la modalità di erogazione. Dall' 1 aprile sui buoni spesa è riportato nome e cognome del beneficiario e, al momento della spesa, li si consegna con allegato un documento di identità perché non siano cedibili.
Sicuramente molti furbetti hanno trovato il modo per convertire in denaro il buono spesa ma, purtroppo, molti altri hanno praticato la stessa strada non per furbizia ma per necessità, parliamo di nuclei familiari che non riescono a pagare le utenze, i fitti di casa e altre imminenti scadenze. Se da un lato il buono spesa risulta essere la misura di sostegno alle famiglie in difficoltà più efficace ed immediata, anche se molti sono i banchi alimentari in città grazie alla Caritas, alle associazioni di volontariato e alla moltitudine di benefattori che stanno collaborando con il Centro Operativo Comunale, occorre anche tener presente che molti cittadini stanno vivendo momenti drammatici dovuti alle carenze economiche che causano l'impossibilità di effettuare pagamenti imminenti.
L'Amministrazione Comunale di Gravina di Puglia, tra le misure di sostegno alle famiglie in difficoltà per l'emergenza Coronavirus, aveva avviato la distribuzione dei buoni da oltre dieci giorni, prima ancora del provvedimento del Governo. Si è registrato, purtroppo, che molti beneficiari dei "buoni spesa" se li siano venduti.
"Mi segnalano furbetti pronti ad approfittare della situazione, rivendendosi i buoni spesa. Ve lo dico subito: vi mando in galera – ha dichiarato il Sindaco Alessio Valente su un video facebook – Ho saputo di qualcuno che si rivende i buoni. Per esempio se il buono ha il valore spesa di 100 euro se lo rivende a 70 euro. Stiamo effettuando i controlli".
Queste le motivazioni che hanno spinto l'Amministrazione Comunale di Gravina di Puglia a modificare la modalità di erogazione. Dall' 1 aprile sui buoni spesa è riportato nome e cognome del beneficiario e, al momento della spesa, li si consegna con allegato un documento di identità perché non siano cedibili.
Sicuramente molti furbetti hanno trovato il modo per convertire in denaro il buono spesa ma, purtroppo, molti altri hanno praticato la stessa strada non per furbizia ma per necessità, parliamo di nuclei familiari che non riescono a pagare le utenze, i fitti di casa e altre imminenti scadenze. Se da un lato il buono spesa risulta essere la misura di sostegno alle famiglie in difficoltà più efficace ed immediata, anche se molti sono i banchi alimentari in città grazie alla Caritas, alle associazioni di volontariato e alla moltitudine di benefattori che stanno collaborando con il Centro Operativo Comunale, occorre anche tener presente che molti cittadini stanno vivendo momenti drammatici dovuti alle carenze economiche che causano l'impossibilità di effettuare pagamenti imminenti.